SI discorso condivisibile, ma ho il fondato dubbio che il sistema dell'informazione generalista ormai si sia avvitato su uno standard allarmistico al fine di contendere audience.
Vedasi la corsa al tampone anche di chi è assolutamente asintomatico, come risultato di un'ansia diffusa che complica ulteriormente la situazione.
Ma di preciso, che "guadagno" avrebbe lo stato italiano a mantenere delle limitazioni e fomentarle con l'informazione? Economicamente l'Italia ha solo un danno nel tenere certe limitazioni, quindi è interesse dello stesso toglierlo appena possibile.
Oppure hanno valutato che il danno che arriverebbe da un lockdown (che abbiamo pesantemente sperimentato) è nettamente maggiore da un limitato danno attuale? Oggi abbiamo evitato molto bene le problematiche sanitarie, quindi tenere stretto qualche settimana in più non fa male.
"La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile" (Corrado Alvaro)
E cosa pensi del fatto che con Omicron ci saranno probabilmente un grandissimo numero di persone contagiate asintomatiche e non rilevate da tamponi che verranno costretti ad un ulteriore dose vaccinale magari senza averne bisogno.
Non è rischioso vaccinare una persona già ricca di anticorpi a sua insaputa?
Non andrebbe fatto eseguire un esame anticorpale prima della dose vaccinale?
Capisco che fare un esame a tutti risulti difficile, ma almeno a chi vuole farselo privato pagando, perché un esame che dimostri una presenza di anticorpi naturali non ti esenta dall ulteriore dose come un guarito?
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"La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile" (Corrado Alvaro)
Questo è un altro esempio di come ci sia stato in tutta questa questione un incapponimento ideologico che poi ha portato tante persone a ritrovarsi etichettate come no-vax per il semplice fatto di essersi scontrate con queste forzature, storture, mancanza di buon senso che si sarebbe potuta evitare con poco.
Mio padre è una di quelle persone che poco dopo la prima dose ha preso il covid, stando parecchio male. Tuttavia io già conoscevo le informazioni relative alla terapia precoce a base di FANS e cortisone e senza alcun interesse a curarlo da parte del medico (ma aspettiamo, tachipirina e vediamo come va) ho consigliato l'assunzione dei suddetti farmaci e la guarigione è stata veloce.
Comunque un po' per una perdita di fiducia nel vaccino già dalla prima dose, un po' per come (nella sua formazione da ex operatore sanitario) trovava ridicolo che malgrado avesse preso il covid dovesse ancora comportarsi come un appestato, ha cercato informazione sull'eventualità di rimandare la seconda dose a patto di avere le difese immunitarie ancora stabili da dopo la guarigione.
Così ha avuto un colloquio con il professor Gasparini già membro del Consiglio Superiore di Sanità che si dice amareggiato che una serie di studi e prove cliniche che mostrano un chiaro rischio a vaccinare chi presenta anticorpi già alti sia stato ignorato con un'ignoranza e arroganza che non appartengono a "strategie sanitarie sensate" e ignorano anche i più elementari principi di precauzione che da sempre appartengono alla medicina.
Così mio padre si trova parte di un gruppo che ha già dato incarico ad un avvocato difenderli che chiede che vengano prima di tutto aggiornate le linee guida su come comportarsi in caso di pazienti che continuano ad avere anticorpi alti e non ancora calati alla luce degli studi che provano un aumento significativo del rischio post-vaccino in chi già presente alti livelli di anticorpi, che chiede che i medici vaccinisti mettano un minimo di empatia/curiosità scientifica/prudenza nel rapportarsi con tali pazienti (che invece hanno solo incontrato cattiveria, arroganza, menefreghismo, abuso verbale) , che chiede che tali pazienti vengano esonerati dalla vaccinazione temporaneamente continuando a monitorare i loro livelli di anticorpi.
Questa testardaggine che sembra basarsi sul principio che perfino una persona non vaccinata rappresenta un rischio elevatissimo tanto da giustificare le persone come soggetti da inoculare senza farsi domande, senza dialogare con loro, senza aggiornare le proprie conoscenze, non trova giustificazione nemmeno nei dati di cui parlavamo fino a prima. Sapendo che molti vaccinati sono tutt'ora scoperti a causa di come omicron buca i vaccini con un aumento dell'inefficienza passati 40 giorni dall'inoculazione, non si capisce come si possa considerare altissimo il rischio di valutare attentamente studi e ipotesi che potrebbero salvare la salute e la vita di alcune persone al netto di un minimo rischio di lasciare alcuni di loro "scoperti", ma sempre meno di quanto non stia facendo la vaccinazione ora.
Si tratta solo di un piccolo esempio di quanto poco "buon senso" sia stato usato in tutta la gestione pandemica, assumendo un atteggiamento che sembra più fondato sul dogma e l'iperbole che non la prudenza con la quale la scienza solitamente espone i suoi assunti.
All'inizio della pandemia l'iperbole era la capacità del virus di contagiare a distanza di chilometri, tanto da aver chiuso in casa le persone quando la stessa OMS consigliava invece di fare passeggiate mantenendo la distanza per non compromettere il sistema respiratorio che sarebbe stato provato dal respirare i tipici agenti che si trovano nelle abitazioni come CO2, PM10, TVOC per lungo tempo.
E abbiamo visto l'assurdità delle persone che si permettevano di filmare dai balconi chi faceva pochi metri senza nemmeno sapere che andavano a fare la spesa o tornavano da buttare la spazzatura o portavano il cibo alla madre non-autosufficiente. E il tutto è diventato ridicolo quando si è cominciato a mandare droni ed elicotteri in cerca di gente in spiaggia o nei boschi a chilometri di distanza da qualsiasi altro essere umano.
All'arrivo dei vaccino lo stesso fanatismo dogmatico che non ha nulla a che fare con la scienza è stato riversato su un farmaco che non ha le capacità magiche attribuitegli tanto da credere che lasciare anche solo un individuo nel pianeta privo di tre dosi si rischi la fine della specie umana. E questo lo stanno osservando benissimo anche tanti medici, specializzati in immunologia o prevenzione dei contagi, virologi, ricercatori...
Aggiungo che il green pass è l'ennesima manifestazione di questo fanatismo privo di basi medico-scientifiche.
La riprova è che possiamo non concordare sulle percentuali di successo o sui dati ma tante cose, supportate da basi scientifiche, hanno sempre dimostrato un variabile rate di successo.
Le mascherine, i vaccini, i lockdown, il contigentamento, i tamponi.
Ma le cavolate no.
Non c'è prova che chi ha impedito ai cittadini di farsi anche solo una passeggiata e ha multato anziani che andavano ad accudire i cavalli in campagna, ha in qualche modo prevenuto anche un solo contagio.
Ad esempio
E sicuramente non c'è alcuna prova che il green pass abbia prevenuto anche solo un contagio, specialmente alla luce del fatto che tutti i focolai in luoghi chiusi come ristoranti, bar, università di dicembre sono stati causati da chi aveva il green pass. E anzi io sostengo, per motivazione che ho già esplicato nel mio precedente post, che il green pass abbia AUMENTATO notevolmente i contagi. E che il super green pass darà il colpo di grazia agli ultimi non contagiati.
Una delle questioni che più stridono e fanno pensare alla malafede è il fatto che il governo sia riluttante a equiparare i guariti ai vaccinati, quando:
- La guarigione dà una protezione più ricca e duratura rispetto a quella da vaccino (che è limitata alla sola spike)
- La guarigione da omicron protegge anche da delta, mentre i vaccini…
Anche oggi, sui giornali, si parla di come il governo stia valutando di riportare a 9 mesi il GP dei tridosati, perché stanno nella merda per via della scadenza a marzo dei primi, ma i guariti non vengono citati, per cui si presume che il loro GP resti valido solo 6 mesi.
Cioè:
- Vaccino: GP 9 mesi
- Guarito (protezione più alta del vaccino): GP 6 mesi, poi ti devi comunque vaccinare
La scienza, proprio
Sembra che il governo sia allergico ai guariti e li voglia costringere a vaccinarsi a ogni costo.