La polemica di Einstein contro l'interpretazione di Copenhagen (Niels Bohr sopra tutti) della meccanica quantistica (Dio non gioca a dadi) consiste proprio nell'avversione naturale che aveva Einstein a 'rinunciare a capire i dettagli'.
Nell'ambito della m.q. in effetti sembra che nessuno fino ad oggi abbia saputo capire qualche dettaglio in più, e per molti fisici la cosa continua ad essere frustrante.
La teoria quasi universalmente accettata é che nessun dettaglio può essere MISURATO.
Potrebbe anche essere, con disappunto di Einstein, che nessun dettaglio in più possa essere CAPITO.
In ambiti meno microscopici, per cui meno soggiacenti alla disequazione di Heisemberg, direi che quanto ho scritto nei post fino al #9 é vero.
Accontentarsi di una statistica per valutare risultati di una teoria può essere temporaneamente il meglio di cui la scienza dispone, ma non può essere soddisfacente a lungo termine.