Questo stato - nostalgico - molto profondo non mi abbandona mai, non importa cosa io faccio, a cosa penso, dove mi trovo, esso è sempre presente.
Ho questa sensazione che il mondo non sarà mai come prima.
Non è che prima fosse perfetto, anzi era pure brutto per certi versi, ma ora è diventato ancora peggio.
Se scorro la mia vita pre-Covid la vedo a colori vintage, poco nitidi, silenziosi, senza alcun accento sui particolari di rilievo.
Ogni ricordo legato a quell’era è così dolce, così importante.
Chiudo gli occhi e gli eventi cominciano a prendere forma, diventare vivi e colorati, a muoversi.
Mi vedo camminare verso qualche metà, niente di speciale a primo acchito, ma non è così, tutte quelle mete erano uniche e non si ripeteranno mai.
Pian piano i ricordi diventano sempre più intensi, si arricchiscono di particolari nuovi, di attimi lunghissimi, i colori sono di nuovo vivaci e reali.
Tutti questi ricordi sono così intensi e troppo vicini, mi sembra che potrei prendermi per mano, fermarmi e fermare tutto.
La nostalgia fa il suo solito percorso, mi pervade e ho lacrime sugli occhi.
Tutto ciò che vedo intorno mi dice che nulla sarà come prima, la serenità, una certa serenità, a cui non pensi mai finché ce l’hai non tornerà mai.
Tanti giorni grigi non hanno cancellato i ricordi bellissimi, ma li hanno allontanati nel passato più profondo, come se fossero accaduti non due o tre anni fa, ma secoli fa.
Mi viene in mente un giorno meraviglioso, era estate, abitavo in una via tranquilla, popolata da gente tranquilla, guardavo alla finestra, le tende delle finestre del palazzo di fronte a lottare con il vento che faceva di esse quel che voleva.
Osservavo le loro forme - insolite, buffe, appiccicate al muro del palazzo, in piedi in un attimo di calma, stiracchiate in lunghezza come se volessero fuggire altrove o gonfie di vento, come se fossero vele di una barca.
Provavo un senso di serenità più serena del mondo.
Mi ricordo che in un giorno così, dopo aver guardato le “vele”, uscii e andai in un negozio di seconda mano che distava pochi metri da casa mia.
Non so perché, ma io amo i negozi di seconda mano, mi piace girare e guardare la merce a cui qualcuno ha concesso un’altra possibilità, una specie di salvezza.
Guardo tutto, ma tocco e compro solo cose speciali.
Una volta comprai un vestito bellissimo, non so nemmeno come sia finito lì, un vestito così bello di uno stilista famoso.
L’ho indossato qualche volta e mi sono sentita speciale.
Anche quei attimi non torneranno mai più.
Tutti noi abbiamo perso qualcosa che non tornerà mai più ed è questo mai più ha un significato fortissimo, eterno e anche molto triste, inlacrimato direi, resterà nei nostri cuori come un raggio di sole in un cielo particolarmente azzurro di una giornata limpida e silenziosa.
Mi ricordo tante domeniche assolate, le lunghe passeggiate sotto gli alberi vecchi e forti, il laghetto con i cigni, la fontana nel mezzo di una piazza piena di gente: tutti seduti sugli scalini a chiacchierare, ascoltare la musica, a bere qualcosa, tutti così tranquilli e rilassati.
Non conoscevo nessuno, ma ero una di loro.
Non ci saranno più domeniche così.
Tutto ciò che perdiamo acquista un valore speciale.
Voi provate la nostalgia qualche volta o no?