La maggior parte degli sport femminili, da spettatrice, non sono interessanti, perché le prestazioni migliori, fisiche e tecniche sono sicuramente maschili. A me piace il tennis, ma seguo l'APT, non la WTA. Se capita guardo con piacere la ginnastica ritmica, dove ahimé per malcompreso senso di parità (IMHO), sono stati ammessi i maschi.
Però le ragazze hanno diritto di praticare ogni sport, perfino quelli del tutto assurdi come la boxe, citata sopra. E chi li pratica da professionista cercare di vivere del proprio lavoro.
Ed il problema ovviamente non è che qualcuno, perlomeno in Occidente, possa/voglia limitare l'accesso delle donne allo sport, ma la mentalità vittoriana che percepisce lo sport femminile come qualcosa che mette la donna "fuori dal proprio spazio". In sé la cosa può non avere importanza. Ma è questa mentalità ad essere pericolosa, in generale. Soprattutto pericolosa per gli uomini stessi, in quanto restano pervicacemente fermi, quando le donne ormai sono andate molto avanti.