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Tragedia sulle piste da sci di Lorica, località montana nel comune di Casali del Manco, in provincia di Cosenza. All’apertura degli impianti sciistici, un uomo è stato travolto da una cabina, scivolando e battendo la testa violentemente, perdendo la vita. Il 60enne, Alessandro Marcelli, direttore d’esercizio degli impianti, si trovava a valle per effettuare delle verifiche alla cabinovia quando è avvenuto il terribile incidente.

Non è la prima volta che accadono incidenti simili nella stessa cabinovia, quando alcuni fa ci fu un altro decesso tra il personale, in seguito al quale l’impianto è rimasto chiuso fino a poco tempo fa. Secondo quanto ricostruito, l’ingegnere era intento a effettuare controlli di routine, quando per un malore o proprio per il movimento della cabina, che l’avrebbe colpito alla schiena, ha perso l’equilibrio, rovinando al suolo. Subito l’impianto è stato bloccato, e sono arrivati i soccorritori del 118, con un’ambulanza e un elicottero, ma non c’è stato nulla da fare per salvare l’uomo, morto subito dopo l’arrivo in ospedale.

Diversi operai sono rimasti sospesi in una cabina quando è stato bloccato l’impianto di risalita per permettere le operazioni di soccorso, e sono state avviate le operazioni di recupero con l’ausilio dei Vigili del Fuoco del nucelo Saf, Speleo alpino fluviale. Anche nel 2016, nello stesso impinato della cabinovia di Lorica, si è consumata una tragedia simile. A perdere la vita in quel caso fu un operaio di 31 anni, Enzo Bloise.

Il carrello di servizio sul quale si trovava insieme a un collega cadde improvvisamente. L’altro operaio rimase gravemente ferito. La Procura di Cosenza in quell’occasione dispose il sequestro della cabinovia, che rimase fermo a lungo, fino al mese scorso. In una nota di Ferrovie della Calabria, si legge quanto segue. “L’ingegnere Marcelli era il direttore delle infrastrutture e patrimonio delle Ferrovie della Calabria, e ora aveva assunto anche l’incarico di direttore di esercizio degli impianti di risalita di Lorica e Camigliatello. Tutta Ferrovie della Calabria si stringe intorno alla moglie e ai due figli che Alessandro ha lasciato prematuramente”.