Originariamente Scritto da
Jack B.
non so quanti potremmo accoglierne, ma propongo di capovolgere la domanda: quanti ce ne servirebbero?
cerco di riordinare un po' il discorso.
ci sono due punti da discutere
1.quanti migranti ci servono?
2.cosa fare coi migranti africani? in particolare con quelli che vengono coi barconi
mi pare chiaro che i punti siano questi due perche` un conto e` parlare degli immigrati in generale, un altro e` parlare degli immigrati nordafricani, che son quelli che stanno sul cazzo a molti, perche` son negri, spacciano, sfruttano la prostituzione etc etc.
partiamo dal punto 1
io non so quanti migranti ci servano, questo articolo dice 400mila all'anno https://espresso.repubblica.it/economia/2021/12/10/news/alla_nostra_economia_servono_400_mila_immigrati_l_ anno-328666041/
non so se sia accurato o meno, prendiamo per buono il numero di 200mila (la meta` di quello che dice l'espresso).
a mio parere, dovremmo adattarci e ricevere 200mila migranti all'anno, o almeno provarci avendo quello come obiettivo (poi magari non lo raggiungiamo, ma almeno abbiamo un target).
ovviamente non si partirebbe "pronti via" con 200mila migranti all'anno, ma magari il primo anno 20mila, il secondo 50 mila, etc etc fino ad arrivare a pieno regime quando il sistema e` messo a punto, rodato, e si vede che funziona (si stabiliscono prima gli obiettivi in base al quale si dice "funziona/nonfunziona")
nota bene che questi migranti possono essere cinesi, filippini, rumeni, tedesci o nigeriani.
dovremmo dare la priorita` a chi ha le migliori possibilita` di adattarsi, magari prima quelli comunitari poi quelli extracomunitari (quindi prima tedeschi e rumeni, poi filippini e nigeriani), magari chi conosce la lingua, chi ha gia` un parente, chi ha gia` un lavoro (immagino ben pochi).
dovremmo subordinare il permesso di soggiorno al lavoro, se arrivi hai 6 mesi per trovare lavoro, se non lo trovi ti mandiamo via (cosa ovviamente difficile)
dovremmo anche assicurarci di poterli assimilare (assimilare, non integrare, nel giro di una generazione devono diventare italiani, cioe` devono piacergli la pasta e la pizza, devono conoscere dante e petrarca, devono tifare la nazionale italiana, e tutto cio` che fa di una persona "un italiano").
al fine di assimilarli dovremmo evitare di creare delle zone dove vivono solo migranti filippini o solo migranti nigeriani etc (anche questo immagino sia molto difficile).
etc etc etc
io ritengo che gli immigrati NON debbano ricevere la cittadinanza ed il diritto di voto, o meglio che li debbano ricevere secondo le condizioni attuali.
non ci vedo niente di male a vivere e lavorare in un altro paese e non poter votare li`, ovviamente a patto che i miei diritti vengano difesi anche se non posso votare (ad esempio, io non posso votare, ma vivo e lavoro in italia quindi ho diritto di mandare i miei figli a scuola, ho diritto di usare gli ospedali etc etc).
mi aspetto che di tutti questi migranti, una piccola minoranza (probabilmente i migranti comunitari) ottenga lavori "buoni" (medici, avvocati, ingegneri etc) , e la stragrande maggioranza (probabilmente gli extracomunitari) ottenga lavoracci (fornaio, cameriere, monnezzaro etc).
tutto cio` richiede soldi, ma sarebbe un investimento: investiamo su 200mila migranti all'anno perche` cio` significa che nel giro di qualche anno anni avremo 2 milioni di persone in piu` che pagano le tasse e la nostra economia sara` in uno stato migliore.
le linee guida che bisogna accettare (cioe` ci mettiamo d'accordo adesso e non si rompono le palle al riguardo visto che queste cose sono state accettate e gli obiettivi sono stati delineati) per implementare questa politica a mio avviso sono
-lo scopo e` proteggere e sviluppare la nostra economia (che e` solo un mezzo per sviluppare il nostro tenore di vita)
-nel farlo, dobbiamo assolutamente mantenere inviolati i capisaldi della nostra cultura: stato di diritto, divisione dei poteri, liberta` personali, diritti umani
-dobbiamo accettare che la nostra societa` ed i nostri costumi cambieranno (il rapporto con i migranti, qualsiasi sia la loro provenienza, e` a doppio senso: loro cambiano diventando italiani, e anche l'italia cambia)
in realta` quest'ultimo punto non e` neanche una nostra scelta: la nostra cultura cambia costantemente, e` cambiata enormemente rispetto al passato anche recente.
ad esempio anni fa era vietato andare in spiaggia in bikini, le donne non potevano votare, era vietato essere omosessuali, c'era il delitto d'onore, etc etc.
un sacco di gente 60 anni fa sarebbe stata shockata di sapere che i propri nipotini avrebbero festeggiato halloween, o cantato canzoni americane, avuto dei tatuaggi, mangiato un kebab con gli amici etc etc, eppure oggi queste cose ci sembrano normali e sappiamo che non hanno "peggiorato" la nostra vita, anzi ci incazzeremmo parecchio se qualcuno ce le togliesse.
veniamo al punto 2: cosa fare dei migranti nordafricani.
dobbiamo scoraggiare le partenze il piu` possibile, agendo alla fonte del problema: instabilita` politica ed economica, carestie, siccita` etc nelle zone calde da cui partono le migrazioni.
cio` e` possibile con lavoro diplomatico di squadra (squadra "europa" e squadra "occidente") e con l'investimento nelle zone disagiate (il famoso "aiutiamoli a casa loro").
significa ancora una volta investire altri soldi, di nuovo e` un "investimento", cioe` spendo soldi oggi per avere un ritorno domani.
questo ancora non basta, bisogna anche aprire dei canali di immigrazione legale, al momento inesistenti, ad esempio potremmo riservare il 5%, il 10% di quei 200mila che abbiamo deciso di accogliere ogni anno, a migranti africani.
dovremmo avere un sistema per raccogliere le domande, verificare e scremare il piu` possibile i candidati, e rendere chiaro che questo e` l'unico modo in cui possono venire in italia, altri modi verranno respinti.
dovremmo anche avere accordi con le zone di partenza, libia etc, ma NON dovremmo chiudere gli occhi sui metodi brutali utilizzati dalla libia nella gestione dei migranti.
anche questo non bastera`: ci sara` ancora gente che viene col barcone.
quelli che vengono col barcone non devono essere lasciati in mare, devono essere salvati dal mare, divisi con gli altri paesi europei e rimandati a casa.
ovviamente non mi aspetto che tutto questo sia facile, e non mi aspetto neanche che tutto questo "risolva il problema definitivamente" (come ho scritto sopra, qualcuno continuera` a venire), soprattutto se non vengono affrontati i problemi alla base di queste migrazioni (come ho detto instabilita` politica ed economica, carestie, siccita` e tutto cio` che e` causato dalla crisi climatica).
mi aspetto pero` che il problema venga mitigato, e che se ne riesca anche a trarre qualche vantaggio e non solo gli svantaggi, e soprattutto mi aspetto che perlomeno si provi ad agire proattivamente e non solo ad aspettare passivamente in balia degli eventi.