Milano, quella pistola puntata da un giovane contro l’autista Atm: "Adesso ti sparo"

[cimad5]

https://www.ilgiorno.it/milano/crona...m-95-1.7292960

Milano - La richiesta impossibile da esaudire: "Posso fumare a bordo?". La scontata replica: "No". E poi quell’arma che compare all’improvviso: "Ti sparo!". L’inquietante quanto surreale episodio, che riaccende ancora una volta i riflettori sulla sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, è andato in scena pochi minuti prima della mezzanotte di ieri in zona Famagosta, stando a quanto risulta al Giorno : nel mirino un autista Atm di 47 anni, in quel momento alla guida di un autobus della linea 95 che copre la tratta Corvetto-Barona. Ecco la ricostruzione dell’accaduto, messa nero su bianco nella denuncia presentata in mattinata al commissariato Ticinese. Per l'autista dell'Atm sono stati veri momenti di panico
Per l'autista dell'Atm sono stati veri momenti di panico
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Milano - La richiesta impossibile da esaudire: "Posso fumare a bordo?". La scontata replica: "No". E poi quell’arma che compare all’improvviso: "Ti sparo!". L’inquietante quanto surreale episodio, che riaccende ancora una volta i riflettori sulla sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, è andato in scena pochi minuti prima della mezzanotte di ieri in zona Famagosta, stando a quanto risulta al Giorno : nel mirino un autista Atm di 47 anni, in quel momento alla guida di un autobus della linea 95 che copre la tratta Corvetto-Barona. Ecco la ricostruzione dell’accaduto, messa nero su bianco nella denuncia presentata in mattinata al commissariato Ticinese.


Alle 23.58 , l’attenzione dell’autista viene attirata da quattro giovanissimi, quasi certamente minorenni, alla fermata di via Lope de Vega: l’uomo pensa che vogliano salire a bordo e ferma la marcia del mezzo. In due, una ragazza e un ragazzo, entrano e si siedono. Gli altri due, invece, si dividono: uno si piazza davanti all’autobus, impedendone di fatto la ripartenza; il secondo si avvicina alla porta anteriore e chiede di poter accedere al bus con la sigaretta accesa, offrendo pure all’autista di fare due tiri. Ovviamente, il conducente risponde di no. A quel punto, il ragazzo che sta davanti all’autobus si avvicina all’amico, tira fuori una pistola e la punta senza esitazioni contro l’autista: "Ti sparo!", l’esplicita minaccia a cui assiste pure un’altra passeggera.

Il dipendente Atm richiude le porte e riprende la marcia, non prima di aver allertato la sala operativa; alla seconda fermata utile, i due della comitiva che erano saliti a bordo scendono. Al capolinea di viale Faenza angolo via Tobagi, arrivano gli agenti di una Volante dell’Upg, che raccolgono le prime testimonianze e avviano le procedure per acquisire i filmati delle telecamere interne. In tarda mattinata, poi, l’autista si presenta in via Tabacchi per formalizzare la denuncia: ai poliziotti del commissariato spiega che l’arma era priva di tappo rosso. Tradotto: anche se nel caso si fosse trattato di una pistola-giocattolo, era stato rimosso il segno distintivo che la differenzia da una vera. E i ragazzi? Per l'autista dell'Atm sono stati veri momenti di panico
Per l'autista dell'Atm sono stati veri momenti di panico
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Milano - La richiesta impossibile da esaudire: "Posso fumare a bordo?". La scontata replica: "No". E poi quell’arma che compare all’improvviso: "Ti sparo!". L’inquietante quanto surreale episodio, che riaccende ancora una volta i riflettori sulla sicurezza a bordo dei mezzi pubblici, è andato in scena pochi minuti prima della mezzanotte di ieri in zona Famagosta, stando a quanto risulta al Giorno : nel mirino un autista Atm di 47 anni, in quel momento alla guida di un autobus della linea 95 che copre la tratta Corvetto-Barona. Ecco la ricostruzione dell’accaduto, messa nero su bianco nella denuncia presentata in mattinata al commissariato Ticinese.


Alle 23.58 , l’attenzione dell’autista viene attirata da quattro giovanissimi, quasi certamente minorenni, alla fermata di via Lope de Vega: l’uomo pensa che vogliano salire a bordo e ferma la marcia del mezzo. In due, una ragazza e un ragazzo, entrano e si siedono. Gli altri due, invece, si dividono: uno si piazza davanti all’autobus, impedendone di fatto la ripartenza; il secondo si avvicina alla porta anteriore e chiede di poter accedere al bus con la sigaretta accesa, offrendo pure all’autista di fare due tiri. Ovviamente, il conducente risponde di no. A quel punto, il ragazzo che sta davanti all’autobus si avvicina all’amico, tira fuori una pistola e la punta senza esitazioni contro l’autista: "Ti sparo!", l’esplicita minaccia a cui assiste pure un’altra passeggera.

Il dipendente Atm richiude le porte e riprende la marcia, non prima di aver allertato la sala operativa; alla seconda fermata utile, i due della comitiva che erano saliti a bordo scendono. Al capolinea di viale Faenza angolo via Tobagi, arrivano gli agenti di una Volante dell’Upg, che raccolgono le prime testimonianze e avviano le procedure per acquisire i filmati delle telecamere interne. In tarda mattinata, poi, l’autista si presenta in via Tabacchi per formalizzare la denuncia: ai poliziotti del commissariato spiega che l’arma era priva di tappo rosso. Tradotto: anche se nel caso si fosse trattato di una pistola-giocattolo, era stato rimosso il segno distintivo che la differenzia da una vera. E i ragazzi?


Quello con la sigaretta era con ogni probabilità un sudamericano di 16-17 anni, mentre quello armato dovrebbe essere un coetaneo italiano. L’indagine per risalire ai due, che se identificati saranno chiamati a rispondere delle accuse di minacce aggravate e interruzione di pubblico servizio, partirà verosimilmente dall’analisi delle immagini registrate dal circuito di videosorveglianza installato a bordo della 95. Un caso analogo era avvenuto meno di due settimane fa, il 14 gennaio.

Il conducente quarantaquattrenne della 47 non aveva fatto salire fuori fermata due ragazzini in via Bisceglie, proseguendo la corsa come prevede il regolamento. Tuttavia, l’uomo, che nel frattempo aveva terminato il servizio, era stato intercettato e aggredito poco dopo in piazza Ohm: uno gli aveva chiesto conto a muso duro del suo comportamento; l’altro lo aveva colpito con un pugno in faccia, provocandogli la frattura della mandibola. Gli aggressori? Minorenni italiani, nelle descrizioni del ferito.

[animal]

Buongiorno!
Nonostante a Dario non interessi ripeto che e' sempre importante la provenienza ed il contesto di crescita di questi geni.
Che siano italici o stranieri interessa solo in parte ma vorremmo sapere da che familie provvengono e piacerebbe che le stesse venissero giudicate responsabili degli atti dei loro virgulti!

[cimad5]

Buongiorno!
Nonostante a Dario non interessi ripeto che e' sempre importante la provenienza ed il contesto di crescita di questi geni.
Che siano italici o stranieri interessa solo in parte ma vorremmo sapere da che familie provvengono e piacerebbe che le stesse venissero giudicate responsabili degli atti dei loro virgulti!

Buongiorno
Anche secondo me è importante.
In famiglie che hanno la possibilità/capacità di prestare attenzione ai figli, trasmettendo non dico chissà quali regole o valori, ma semplicemente dando l'esempio di comportarsi correttamente, è molto meno probabile che avvengano episodi del genere.
Poi di solito i ragazzi giovani tendono ad essere un pochino "agitati", probabilmente perché iniziano a produrre troppo testosterone, ma usare armi proprio non va. Chi usa armi per me dovrebbe fare dieci anni di lavori forzati.


PS: chiedo scusa che il post iniziale del thread ripeta più volte la notizia, non so cos'ho combinato.

[animal]

Örmai lo Sdado, ne esistesse uno, dovrebbe per legge rendere responsabili i genitori per i crimini commessi da giovani sino ai 21 anni.
Con particolare riguardo a risse, minacce graffiti su muri e treni, danni alla cosa pubblica!
Il danno quantificato dovrebbe essere pagato per la meta' in solido dalla famiglia e l'altra meta' dal ragazzo tramite lavori utili.
In alternativa la galera proporzionata al numero di giorni necessari a ripristinare il danno moltiplicato 10!
E passaporto sequestrato per 5 anni!

[cimad5]

Örmai lo Sdado, ne esistesse uno, dovrebbe per legge rendere responsabili i genitori per i crimini commessi da giovani sino ai 21 anni.
Con particolare riguardo a risse, minacce graffiti su muri e treni, danni alla cosa pubblica!
Il danno quantificato dovrebbe essere pagato per la meta' in solido dalla famiglia e l'altra meta' dal ragazzo tramite lavori utili.
In alternativa la galera proporzionata al numero di giorni necessari a ripristinare il danno moltiplicato 10!
E passaporto sequestrato per 5 anni!

Questo è un tema interessante.

[animal]

Questo è un tema interessante.

ariciao! Vedo da qui una nebbia terribile verso Milano.....poveretti.
Detto questo penso che la civilta' di una nazione la si veda dalla pulizia delle strade e dalla livrea intatta dei treni.
Chi offende queste due cose dovrebbe essere severamente punito

[Vladimir Ilyich]

Örmai lo Sdado, ne esistesse uno, dovrebbe per legge rendere responsabili i genitori per i crimini commessi da giovani sino ai 21 anni.
Con particolare riguardo a risse, minacce graffiti su muri e treni, danni alla cosa pubblica!
Il danno quantificato dovrebbe essere pagato per la meta' in solido dalla famiglia e l'altra meta' dal ragazzo tramite lavori utili.
In alternativa la galera proporzionata al numero di giorni necessari a ripristinare il danno moltiplicato 10!
E passaporto sequestrato per 5 anni!

Ottima idea: giustizia riparativa. Magari sudando imparerebbero qualcosa.

[animal]

Ottima idea: giustizia riparativa. Magari sudando imparerebbero qualcosa.

penso che un partito che la promuovesse riceverebbe il 10% dei consensi!

[Vladimir Ilyich]

penso che un partito che la promuovesse riceverebbe il 10% dei consensi!

Mi premurerò di farla inserire nel programma del partito - veramente, non sto prendendo in giro

[animal]

Mi premurerò di farla inserire nel programma del partito - veramente, non sto prendendo in giro

ti faro' lo spin writer...si dice cosi?
so anche come fare per impedire che la gente butti via bottiglie, sacchetti etc...condom e mutande pero' no!