Originariamente Scritto da
cimad5
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Capita di sentir dire da uomini con il gusto della provocazione che se le donne fossero brillanti come i maschi non ci sarebbe così tanto divario di figure storiche illustri. Poi c'era Stendhal, che nel 1800 diceva che se un genio nasceva donna la sua opera non sarebbe mai venuta alla luce perché glielo avrebbero impedito. È così che l'umanità si è persa - e perde ancora - chissà quanti talenti solo perché sono nati donna. Fra queste c'era Maria Anna Mozart, sorella maggiore di Wolfang Amadeus Mozart della quale si sta discutendo cautamente fra gli storici della musica da quando un accademico in pensione ha segnalato qualcosa su cui è necessario fare chiarezza. Martin Jarvis è un ex direttore d'orchestra e docente della Charles Darwin University e sta esaminando dal 2007 gli spartiti originali dei concerti per violino del grande musicista nei quali ha notato qualcosa di strano. Alcuni manoscritti hanno una differente grafia e una sequenza invertita nel nome, Amadeus Wolfgang anziché Wolfgang Amadeus, con cui invece sono firmati gli spartiti originali con l'altra grafia. La conclusione spiazzante alla quale è giunto Jarvis è che la firma che porta "Amadeus" come primo nome sarebbe l'identificativo con cui firmava le sue composizioni la primogenita dei Mozart, Maria Anna, detta Nannerl, che voleva dire "benedizione di Dio". Il soprannome le era stato dato dopo che di sette figli erano sopravvissuti miracolosamente solo lei e Amadeus, nonostante anche loro fossero stati così gravemente malati che una volta alla ragazzina affetta da febbre tifoidea fu data l'estrema unzione. L'accademico ipotizza che quella mano sia della sorella di Amadeus e non di qualcun altro perché in alcune lettere che si sono scambiati i due fratelli Mozart lui si complimenta con lei per il lavoro di composizione che descriveva "straordinario", lavoro di cui non c'è traccia. Il professore Jarvis non è nuovo a questo tipo di indagini: nel 2011 ha ipotizzato che Johann Sebastian Bach avesse firmato anche le composizioni di sua moglie Anna Magdalena Wilcke. Stavolta però l'ipotesi sui Mozart sta prendendo piede con più convinzione perché sono molti gli esperti di musica convinti che Maria Anna Mozart fosse il migliore talento di famiglia. Nannerl era nata a Salisburgo il 30 luglio 1751 e poiché suo fratello nascerà solo quattro anni dopo suo padre Leopold, musicista anche lui, si concentrò prima su di lei per farne una musicista precoce. La bambina era straordinariamente dotata, esistono documenti dell'epoca in cui viene descritta come "la migliore pianista d'Europa" risalenti a quando aveva solo 12 anni, e si è esibita da sola al pianoforte e al clavicembalo fino a quando anche suo fratello, che la venerava, ha avuto l'età per accompagnarla. Nel 1762 i fratelli Mozart si esibirono insieme a Vienna alla corte dell'imperatrice austriaca Maria Teresa, un evento che ne fece due piccole star richieste in tutta Europa fino a quando la ragazza non raggiunse i 18 anni. A quel punto suo padre mise fine alla sua carriera e concentrò tutti i suoi sforzi e il suo investimento sul figlio maschio, con i risultati che sappiamo. Probabilmente Leopold Mozart ritenne, a ragion veduta, che nel 18esimo secolo una donna non avrebbe mai potuto aspirare a una carriera musicale, e per paura che si potesse trovare in difficoltà in futuro decise di trovare un marito a Nannerl. Lei era innamorata del precettore Franz Armand d'Ippold, ma nonostante Amadeus appoggiasse la scelta della sorella il padre non diede l'approvazione alle nozze e preferì sistemarla con il Barone Johann Baptist von Berchtold di Sonnenburg, con cui la giovane musicista si trasferì a Sankt Gilgen, un villaggio a 6 ore di carrozza da Salisburgo. Con il marito Nannerl ebbe tre figli (di cui uno morì presto) ma il padre aveva comunque fallito l'intento di tutelarne il futuro perché il barone morì nel 1801 e lei tornò a Salisburgo con i due figli sopravvissuti, Leopold e Jeanette, dove diventò un'insegnante di pianoforte. Quando anche il padre Leopold morì nel 1787, Maria Anna e il fratello non nuotavano nel denaro per cui entrarono in urto per la divisione dell'eredità. Purtroppo i rapporti fra loro, che erano stati sempre di grande complicità, si erano già raffreddati dopo le nozze di lui con Constanze, che pare non andasse molto d'accordo con la cognata, e non si vedevano da molto quando nel 1791 il grande compositore morì a 35 anni. Secondo alcune fonti Maria Anna, alla quale si era avvicinato molto Franz, uno dei due figli di Amadeus, smise di insegnare a 74 anni perché aveva perso la vista. Morì nel 1829, trentotto anni dopo il fratello, e fu sepolta nell'Abbazia di San Pietro di Salisburgo a fianco di Johann Michael Haydn, anche lui musicista ma anche lui con un fratello più celebre, Franz Joseph Haydn. Nel 2016 l'attrice e produttrice Sylvia Milo ha scritto e messo in scena The Other Mozart, un'opera teatrale profetica in cui racconta la storia dimenticata di Maria Anna Mozart, il talento perso per sempre della musica a cui forse, un giorno, la storia renderà giustizia.