Il politically correct dilagante fa una nuova vittima: i libri di Harry Potter. Il mago più famoso d'Inghilterra è stato definito da un'universita inglese "offensivo"
Insomma, secondo l’università britannica degli studenti universitari potrebbero avere danni emotivi dalla lettura e nel trattare tematiche, evidentemente considerate da qualcuno offensive, come a volerli proteggere da non si sa quali mostruosità contenute nei libri. La bizzarra trovata della Chester University, come c’era da aspettarsi, non ha trovato solo consensi, ma ha sollevato non poche critiche da parte dei conservatori. Il membro del parlamento Andrew Bridgen ha commentato duramente l’ultima follia Made in Britain.
“Prima di diventare film di successo, serie come Harry Potter, The Hunger Games e Northern Lights hanno fatto avvicinare milioni di bambini ai libri”, ha affermato al Daily Mail Bridgen, che prosegue critico: “I ragazzi sono in grado di capire da soli che i protagonisti devono affrontare delle prove, come nella vita reale. Capiscono che le storie senza tematiche difficili non riflettono la vita reale”. Dello stesso parere è Toby Young, Segretario Generale della Libertà di parola, che ha aggiunto: “Questi libri celebrano il coraggio e la resilienza dei personaggi, senza temere di correre dei rischi. Questo messaggio sta dicendo ai giovani che sono così fragili psicologicamente da restare traumatizzati dai contenuti di un libro. E non stiamo parlando delle 120 Giornate di Sodoma”.
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