Si parla di entrambe.
La coscienza e le decisioni dipendono dalla particolare configurazione che assumono le particelle del nostro cervello/corpo, che sono governate da precise leggi fisiche. La coscienza non può andare contro queste leggi fisiche per quanto è oggi noto.
La coscienza e le decisioni sono determinate dalla configurazione delle particelle del cervello. Questo dice la scienza.
Tu invece dici che la coscienza può influire sulla configurazione delle particelle del cervello e quindi prendere decisioni. Sulla base di cosa? Secondo quale teoria scientifica?
Non si capisce cosa vuoi dire.
1.La configurazione delle particelle del cervello determina l'emergere della coscienza e ogni nostro pensiero e decisione.
2. Tale configurazione dipende unicamente dalle leggi della fisica che non prevedono l'intervento di alcuna coscienza.
Quindi come possiamo avere il libero arbitrio?
La differenza che vedo io è che l'emergere della coscienza attraverso leggi fisiche non porta alla determinazione di ogni pensiero o decisione poiché la stessa indeterminazione quantistica lo rende impossibile.
Come diceva Heisenberg «Nell'ambito della realtà le cui condizioni sono formulate dalla teoria quantistica, le leggi naturali non conducono quindi a una completa determinazione di ciò che accade nello spazio e nel tempo; l'accadere è piuttosto rimesso al gioco del caso.»
Semplicemente la configurazione del cervello agisce assieme ad altri fattori nel determinare come una persona ha più probabilità di comportarsi, ma non può assicurare un completo determinismo.
Siamo d'accordo che sia la coscienza che ogni decisione dipende unicamente dalla configurazione delle particelle del nostro cervello?
Che questa configurazione segua regole deterministiche o casuali non cambia il quadro: la coscienza non è una variabile contemplata, e neppure il libero arbitrio.