Ho letto di recente il libro di Sean Carroll, fisico teorico, The Big Picture, dove c'è una parte sul libero arbitrio.
Sebbene i ragionamenti dell'autore siano un po' confusi, pare che Carroll sostenga che il libero arbitrio in un certo senso esista. In sintesi le sue argomentazioni sono 2:
1) gli esseri umani non sono come il demone di Laplace: hanno informazioni limitate e non possono prevedere il futuro
2) esistono diversi linguaggi con cui si può descrivere la realtà a diversi livelli: c'è il linguaggio della meccanica quantistica per descrivere la realtà a livello di particelle fondamentali, e c'è un altro linguaggio per parlare di persone, fini, scelte, ecc.
A mio modo di vedere questi 2 argomenti non dimostrano in alcun modo l'esistenza del libero arbitrio: semmai possono essere usati per affermare che il l.a. è un'utile illusione nella nostra vita quotidiana, ma nulla più.
Non vedo come un universo che funziona in modo deterministico/casuale possa prevedere l'esistenza del libero arbitrio.
Cosa ne pensate?