Georges de La Tour, “Il pagamento delle quote”, 1625-1627 ca. olio su tela, Leopoli National Art Gallery, Ucraina

Il pittore francese Georges du Mesnil de La Tour (1593 – 1652) per i contrasti di luce ed ombra in ambienti interni con figure umane illuminati dalla fiamma di una candela, fu influenzato dagli schemi artistici introdotti da Caravaggio nella pittura barocca.

"Giocare" con la luce e le ombre stimola la curiosità, fa acuire la vista per scoprire cosa si cela nella semi-oscurità.

Questo dipinto coglie il momento in cui il creditore, raffigurato in piedi sulla sinistra dell’opera, regola i conti con i propri debitori. L’espediente del lume di candela che illumina la scena, focalizza l’attenzione dello spettatore sulle mani, il registro dei conti, i denari, sulle persone intente ed attente alla corretta contabilizzazione del dare e dell’avere.


particolare

La prima immagine mi evoca due parabole evangeliche raccontate da Gesù: una narrata dall'evangelista Luca ed un'altra dall'evangelista Matteo.

Luca (19, 11-28): "Un uomo di nobile famiglia partì per un paese lontano, per ricevere il titolo di re e poi ritornare. Chiamati dieci dei suoi servi, consegnò loro dieci monete d’oro, dicendo: 'Fatele fruttare fino al mio ritorno' ". ...

Matteo (25, 14 - 30): "Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro". ... Un talento equivaleva a circa seimila denari. In questa parabola appare persino il vocabolo “banchieri”: trapezítai, in greco.

Questo dipinto de La Tour mi fa anche pensare al recente libro titolato “Tra cielo e terra”, un saggio scritto da Carlo Bellavite Pellegrini, docente di finanza aziendale all’Università Cattolica di Milano.

L’autore ha incrociato l’economia e la finanza dei nostri giorni con dati e numeri biblici.

Per esempio, le norme riguardanti l’istituto socio-sacrale del giubileo ebraico secondo le disposizioni contenute nel capitolo 25 del Levitico. Nell’anno giubilare c'era un evento particolare dal punto di vista economico e finanziario: la cancellazione dei debiti. Ma cosa significava esattamente? Quali erano gli obiettivi che con tale strumento si volevano perseguire?

Anzitutto c’è da dire che non c’è riscontro che i debiti venissero annullati in attuazione delle disposizioni bibliche, avulse dai criteri che regolavano la vita economica e sociale di Israele. Il giubileo si proponeva come finalità essenziale quella di disciplinare i comportamenti dei creditori nel periodo tra un giubileo e il successivo.

Le terre date in garanzia dei debiti, o le persone che erano state date, o si erano date in schiavitù per far fronte a un debito, potevano essere riscattate a un prezzo che il testo del Levitico fissa esplicitamente: tanto più elevato quanto più lontana era la data del successivo Giubileo”. La norma appare un sorprendente testo di analisi finanziaria scritto più di 2500 anni fa.

Altro esempio: la strategia adottata dall’ebreo Giuseppe, divenuto viceré egiziano, per risolvere una crisi economica; vedi Genesi capitolo 39 e seguenti.

Nella Bibbia c'è anche la questione del prezzo di un campo che viene vagliata secondo l’attuale paradigma del “pricing di un asset reale”, oppure il tema, frequente anche a livello biblico, dei contratti e dei mandati, che parlano nel nostro tempo di “Corporate Governance”.

Il prof. Bellavite Pellegrini nella sua trattazione comparativa procede nei capitoli in modo quasi narrativo facendo sfilare tutti i crocevia dell’economia, oltre a quelli già citati:dal rendimento coi suoi rischi alla moneta-prestito-interesse, dai debiti-crediti-donazioni ai patrimoni e alla famiglia, dal lavoro-salario-incentivo-ferie alla giustizia-equità, fino alla sostenibilità e alle risorse ambientali.