Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

[Draigo]

Non riesco a vedere dietro questa battuta d'arresto i segni di una strategia a lungo termine. Non c'è nessun "4d chess". La Russia è un paese profondamente occidentalizzato e, come tutti i paesi afflitti da questa piaga, decisamente rammollito, pacifista e femmineo, anche se proporzionalmente meno rispetto a noi. L'ipotesi più ragionevole è che Putin sperasse in un conflitto lampo, impiegando il minor numero di uomini possibili col minor numero di morti che il fronte interno, subissato dall'iperpotenza culturale egemone anglo-europea, potesse sopportare. La scommessa è stata persa.
L'Ucraina è una pese tecnicamente fallito, che perderà milioni e milioni di abitanti, in parte poiché entreranno in Russia, in parte con l'emigrazione. Se qualcuno mi dicesse oggi che in Ucraina ci sono 28 milioni di abitanti invece che 43 non mi stupirei affatto, ed è un numero destinato a decrescere in futuro. Che la Russia si accontenti di un conflitto a bassa intensità, logorando l'Ucraina piano piano, sperando che l'Occidente si stanchi di supportarla? Io spero che non stia seguendo questa strategia, perché non funzionerà, almeno non fino a quando tutti gli uomini ucraini elegibili per la leva verranno uccisi, un numero che si attesterà attorno a qualche milione, presumibilmente.

[Giò]

@Draigo, secondo te, qual è l'unico modo per uscire da questa situazione? Putin deve andare fino in fondo oppure deve cercare, appena possibile, lo spiraglio per intavolare una trattativa diplomatica e giungere ad un compromesso? A mio avviso, tra le due opzioni non gli resta che la prima, per come le cose si stanno mettendo, ma non escluderei che un possibile successo militare decisivo nei prossimi mesi, quando la mobilitazione parziale avrà prodotto i suoi effetti, possa essere considerato l'occasione per dire: "Va bene, ora se volete possiamo trattare". In quest'ultimo caso, mi porrei un problema di fattibilità: Zelensky mi sembra caricato a molla dall'amministrazione americana e dal governo inglese e temo che una mano tesa simile non la saprebbe/vorrebbe cogliere.

[Draigo]

Propendo per la prima. Bisognerà andare fino in fondo e disarticolare lo stato Ucraino.

[Arval]

Ma a questo punto, ripuntare su Kiev?

[Draigo]

Si sono sentite voci in questo senso. Probabilmente false, ma vedremo. Sarebbe interessante tornare a invadere il fronte da nord con 200.000 uomini invece che una sbrindellata truppa di 30.000, come fu il primo tentativo.

[Giò]

Dopo l'attacco ucraino al ponte di Kerch in Crimea, dietro al quale ci sarebbero i servizi segreti ucraini, oggi c'è stata la risposta russa: strike missilistici massicci che hanno colpito obiettivi in quasi tutta l'Ucraina. Principalmente, centrali elettriche, depositi di armi, munizioni e carburante, snodi ferroviari e vie di comunicazione. Problemi alla rete internet in svariate zone dell'Ucraina. A Kiev pare che sia stata colpita la sede del SBU e quella del Ministero dell'Interno. A distanza di un mese torna ad essere colpita la capitale e Leopoli è nuovamente sotto tiro. Sembra che la nomina del generale Surovikin abbia impresso un cambio di passo, anche se va detto che dopo la parziale distruzione del ponte crimeano una reazione era pressoché d'obbligo per Mosca.

[Giò]

Segnalo questo interessante articolo di Gian Micalessin. Risale al periodo di giugno/luglio, ma ai fini della ricostruzione storica del conflitto merita.

I retroscena del fallimento del colpo di mano russo a Kiev e dei negoziati in Turchia

Riprendiamo, ampliata, la parte iniziale del reportage di Gian Micalessin uscito su Analisi Difesa il 24 giugno perché riteniamo che i temi e le testimonianze riportate, quasi ignorate dai grandi media, abbiano un ampio rilievo nell’illustrare le vicende che hanno portato agli sviluppi attuali del conflitto in Ucraina.

https://www.analisidifesa.it/2022/07...-russo-a-kiev/

[Giò]

Il nuovo corso delle operazioni russe in Ucraina

(aggiornato al 28/10/2022)