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  1. #251
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    La Russia ammassa truppe a est

    13 Aprile 2022

    La Russia sta continuando a muovere le sue truppe. Le immagini satellitari del fine settimana fornite da Maxar Technologies mostrano come Mosca stia nuovamente ammassando uomini lungo il confine orientale ucraino. Un convoglio di mezzi corazzati e camion si staglia su un’autostrada nei pressi del villaggio di Vilkhuvatka, nei pressi di Kharkiv, mentre un altro convoglio si scorge a Bilokurakyne, nella regione di Lugansk.

    Altre foto mostrano invece aree di dispiegamento e attrezzature con alcuni veicoli che hanno la sigla Z nella base aerea di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Ma non è finita qui, perché nelle ultime ore il Cremlino starebbe ammassando anche aerei presso l’aeroporto occidentale russo di Lipetsk. Secondo quanto riferito da Radio Free Europe/Radio Liberty, che sostiene di aver visionato altre immagini satellitari, il numero di caccia e bombardieri accumulati nel citato scalo sarebbe raddoppiato dalla fine di marzo superando la quota di 30 velivoli.

    Preparativi in corso

    Vadym Denysenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, ha dichiarato che l’offensiva finale russa nella regione orientale del Donbass è già iniziata. “Dal mio punto di vista, questa grande offensiva è già iniziata. I russi stanno accumulando le loro forze continuano a ridistribuire le loro truppe e le loro attrezzature nelle regioni di Donetsk e Lugansk”, ha detto l’alto funzionario nel corso di un’intervista rilasciata alla Cnn. “Non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla così tanto in questi giorni, ma in generale potremmo dire che l’offensiva è già iniziata”, ha ribadito.

    Considerando le ultime notizie, è lecito supporre che Mosca possa pensare di effettuare due assalti, forse addirittura in contemporanea. Il primo, appunto, nel Donbass, con Kharkiv e Izyum in cima alla lista russa delle città da far cadere in maniera definitiva; il secondo sulla fascia costiera, a Kherson, per poi tentare un’ipotetica offensiva anche verso Mykolaiv (probabile) e Odessa (ipotesi più remota ma da non escludere del tutto). Per quanto riguarda gli aerei, c’è chi sostiene che la Russia potrebbe scatenare una sorta di “tempesta perfetta” usando tutti i mezzi a sua disposizione, compresi caccia e bombardieri (ed eventualmente flotta navale).

    Resistenza ucraina

    È stato segnalato anche un altro indizio a conferma della possibile, imminente offensiva finale dei russi nel Donbass. Si tratta di un convoglio lungo circa 12 chilometri che Mosca starebbe spostando verso il quadrante orientale dell’Ucraina. A detta degli analistsi, e dando un’occhiata alla cartina geografica, il primo obiettivo dell’attacco del Cremlino potrebbe, come detto, essere la città di Izyum. Dopo di che, attenzione anche Dnipro, considerata un altro “obiettivo strategico”.

    Più complessa la situazione a Mariupol, dove la resistenza ucraina continua a combattere pur essendo allo stremo. Mosca ha annunciato la resa di 1.026 soldati ucraini, tra cui 162 ufficiali, della trentaseiesima brigata di fanteria marina nell’area dello stabilimento metallurgico di Ilyich, circostanza che Kiev ha smentito. Secondo le autorità ucraine, come riportato dall’Agi, alcune unità della brigata ucraina sarebbero riuscite a spezzare l’accerchiamento russo e a unirsi agli uomini del reggimento Azov, trincerati nel complesso siderurgico Azovstal.

    https://it.insideover.com/guerra/la-...-perfetta.html
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  2. #252
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    Слава России!

  3. #253
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    Eni in procinto di aprire un conto presso Gazprombank per aderire al meccanismo di pagamenti in rubli del gas russo

    Ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invitando le aziende a non piegarsi alle richieste della Russia, affermando che il meccanismo predisposto dal Cremlino comporterebbe una violazione delle sanzioni. Bruxelles ha però dato l'ok all'apertura dei conti preso Gazprombank

    Il gruppo Eni SpA si sta preparando ad aprire conti in rubli presso Gazprombank Jsc, consentendole di aderire alle richieste di Mosca che prevedono un meccanismo di conversione in rubli dei soldi pagati per acquistare il gas. Lo scrive l’agenzia Bloomberg citando persone che hanno familiarità con la questione. Il gruppo non ha voluto commentare. La mossa di Eni sarebbe preventiva, in attesa che governo italiano e autorità europee forniscano maggiori indicazioni sulla possibilità e le condizioni per utilizzare i conti per acquistare gas russo. Ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha invitando le aziende a non piegarsi alle richieste della Russia, affermando che il meccanismo predisposto dal Cremlino comporterebbe una violazione delle sanzioni. Bruxelles ha però dato l’ok all’apertura dei conti preso Gazprombank. Le prossime scadenze di pagamento del gas russo sono previste per metà maggio.
    Quattro acquirenti di gas europei avrebbero però già pagato in rubli e altri 10 hanno aperto i conti presso Gazprombank pur non avendoli ancora utilizzati. Eni vuole solo più chiarezza sulle linee guida e rispetterà le sanzioni, hanno affermato le fonti citate da Bloomberg. L’importante operatore tedesco Uniper , un massiccio acquirente tedesco di gas russo, ha anche affermato di ritenere di poter continuare a fare acquisti senza violare le sanzioni.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/202...russo/6572877/
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  4. #254
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    https://it.insideover.com/guerra/sco...e-segrete.html

    Su Mariupol in questo momento sventolano due bandiere. Una è russa ed è stata issata sul municipio, l’altra invece, innalzata nei punti più alti della città, ha un tricolore diverso: ci sono il blu e il rosso in basso, come nella bandiera della federazione russa, ma sopra non c’è il bianco bensì il nero. Si tratta dei vessilli della Repubblica Popolare di Donetsk, quella cioè autoproclamata nel 2014 assieme alla “gemella” di Lugansk e riconosciuta dalla Russia il 21 febbraio scorso. Putin ha considerato “liberata” Mariupol e in mano alle forze russe. Ma a chi andrà la città dopo il conflitto? Farà parte della Russia oppure sarà il porto principale di Donetsk? Oppure ancora sarà in qualche modo recuperata, anche per vie politiche, dall’Ucraina? Domande che rimandano a una questione sempre più sentita nel conflitto, quella cioè delle mappe.

    Fonte: https://it.insideover.com/

  5. #255
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    Citazione Originariamente Scritto da m96m Visualizza Messaggio
    https://it.insideover.com/guerra/sco...e-segrete.html

    Su Mariupol in questo momento sventolano due bandiere. Una è russa ed è stata issata sul municipio, l’altra invece, innalzata nei punti più alti della città, ha un tricolore diverso: ci sono il blu e il rosso in basso, come nella bandiera della federazione russa, ma sopra non c’è il bianco bensì il nero. Si tratta dei vessilli della Repubblica Popolare di Donetsk, quella cioè autoproclamata nel 2014 assieme alla “gemella” di Lugansk e riconosciuta dalla Russia il 21 febbraio scorso. Putin ha considerato “liberata” Mariupol e in mano alle forze russe. Ma a chi andrà la città dopo il conflitto? Farà parte della Russia oppure sarà il porto principale di Donetsk? Oppure ancora sarà in qualche modo recuperata, anche per vie politiche, dall’Ucraina? Domande che rimandano a una questione sempre più sentita nel conflitto, quella cioè delle mappe.

    Fonte: https://it.insideover.com/
    Secondo me, creeranno ufficialmente la Novorossya. Il dubbio è se, una volta creata, essa avrà uno status analogo a quello della Bielorussia o se invece farà richiesta di adesione alla Federazione russa, come avvenuto per la Crimea nel 2014.
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  6. #256
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    https://it.insideover.com/guerra/il-...i-scenari.html

    Dalle prime settimane di guerra, la data del 9 maggio era stata indicata come punto di una possibile svolta: la storica data trasformata in un coacervo di profezie più o meno verosimili. Ad onore del vero, la prima delle ipotesi che circolava a proposito di questa drôle de guerre vedeva nel 9 maggio una possibile fine del conflitto, limitando l’escalation guidata da Mosca a poco più di due mesi. L’ossessione di Vladimir Putin per i simboli, del resto, aveva portato in questa direzione: non a caso l’invasione dell’Ucraina è stata proclamata all’indomani del Giorno dei Difensori della Patria, un’altra ricorrenza militare simbolo per i russi. Le cose, invece, sono andate molto diversamente. A poche ore dalla tanto vaticinata ora X, gli scenari possibili sembrano ora essere essenzialmente tre.

    Fonte: https://it.insideover.com/

  7. #257
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    Il discorso integrale di Putin (tradotto in italiano) all'ormai consueta parata del 9 maggio:

    https://tg24.sky.it/mondo/2022/05/09...o-parata-video
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  8. #258
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    Un'altra lettura del discorso del presidente Putin

    Lunedì 9 maggio, prima della parata militare moscovita che celebra la vittoria nella Grande Guerra Patriottica, come viene definita in Russia la Seconda Guerra Mondiale, il presidente della Federazione, Vladimir Putin, ha tenuto un discorso molto atteso data la contingenza del conflitto in Ucraina.

    Il leader del Cremlino si è soffermato sulla retorica “antinazista”, com’era logico aspettarsi vista la giustificazione dell’invasione e gli anni di propaganda interna, che ha puntato il dito sul presunto “nazismo” ucraino foriero di un “genocidio” della popolazione russofona in Ucraina che non ha basi effettive per essere definito tale.

    L’accento è stato infatti dato a quanto accaduto, e sta accadendo, in Donbass: Putin si è rivolto “alle nostre forze armate e alle milizie del Donbass” affermando che stanno combattendo “per la Patria, per il suo futuro, perché nessuno dimentichi le lezioni della Seconda Guerra Mondiale. In modo che non ci sia posto, nel mondo, per carnefici, punitori e nazisti!”.

    Sempre la regione dell’oriente ucraino ha fornito al presidente russo lo spunto per lanciare quella che è sembrata, di primo acchito, una dura invettiva contro la Nato, gli Stati Uniti e l’Occidente: secondo il Cremlino, infatti, l’Alleanza ha “preparato apertamente le operazioni militari in Donbass”, pertanto Mosca si è trovata costretta a reagire con una guerra preventiva, definita “tempestiva” e “giusta” perché ha anticipato una futura aggressione occidentale.

    Nel discorso, che viene effettuato ogni anno in quella occasione, l’Ucraina è stata citata solo in modo marginale, dando enfasi al contesto strategico generale che ha portato alla guerra e quindi facendo leva sul sentimento di orgoglio nazionale. Non c’è stato nessun riferimento alla “guerra totale”, che alcuni osservatori paventavano nei giorni precedenti la ricorrenza, né una dichiarazione di guerra a Kiev, che avrebbe comunque permesso di avere un contesto giuridico particolare per l’agire di Mosca.

    Tra le righe del discorso, però, si è potuta leggere un’accezione particolare, che è sempre mancata nei precedenti interventi pubblici presidenziali riguardanti il conflitto. Lì dove Putin afferma che la Russia è stata costretta ad agire prendendo “una decisione forzata”, possiamo leggere una sfumatura meno perentoria della giustificazione del conflitto. Anche quando si afferma che la Russia è “equa” e si è sempre mostrata garante della sicurezza internazionale, mentre “i Paesi della Nato non ci hanno ascoltato” sembra di percepire un invito a che si ascoltino e si prendano in esame le istanze di Mosca.

    Possiamo provare a motivare questa lettura partendo dall’analisi dell’andamento del conflitto: la Russia, in questo momento, non sta perdendo, ma non è nemmeno in grado di poter vincere la guerra. Il sostegno occidentale a Kiev, di tipo militare e finanziario, la resistenza dell’esercito ucraino, organizzato in tattiche “semi-simmetriche” che mescolano guerriglia e scontri simmetrici (tra unità militari anche di grosse dimensioni), ha sorpreso il Cremlino che, molto probabilmente, si è reso conto di essere davanti a un conflitto di attrito che dissanguerà le sue risorse belliche e finanziarie.

    Le operazioni nel Donbass, infatti, non procedono velocemente come ci si aspettava: la manovra a tenaglia su Kramatorsk stenta a compiersi, e gli ucraini sono anche riusciti in queste ore a organizzare una controffensiva nell’area di Kharkiv che ha fatto perdere terreno all’esercito russo, forse allontanando la possibilità di quella “grand strategy” che avevamo ipotizzato osservando l’intensità dei bombardamenti russi sulle città dell’est ucraino come Dnipro.

    Anche sul fronte meridionale le operazioni terrestri vanno a rilento, e non si assiste a quei potenti colpi in profondità (utilizzanti artiglieria, razzi e cacciabombardieri) che caratterizzano la dottrina russa del warfighting, mentre le operazioni navali, come sappiamo, sono state messe in seria crisi dalla perdita – insostituibile – dell’incrociatore Moskva che fungeva da nave comando ed era in grado di coprire una vasta porzione di spazio aereo grazie alla sua dotazione missilistica. Il risultato di questa perdita particolare lo abbiamo avuto sotto gli occhi di recente: gli ucraini, nella giornata di venerdì 6 maggio, hanno organizzato un’incursione aerea, con caccia Sukhoi Su-27 e Ucav (Unmanned Combat Air Vehicle), sull’Isola dei Serpenti, occupata dai russi nei primi giorni di guerra. Qualcosa che sarebbe stato praticamente impossibile da effettuare se l’incrociatore non fosse affondato.

    Mosca sembra quindi voler cercare una via d’uscita, se pur in modo molto superficiale, e lo fa dal palco della piazza Rossa. Via d’uscita che potrebbe esserle offerta proprio da quell’Europa considerata marginale se non del tutto irrilevante dal Cremlino durante tutto l’arco temporale di questa crisi, grazie alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron, che sempre nella giornata di lunedì, da Strasburgo, ha affermato che “la pace non si costruirà sull’umiliazione della Russia” e che essa va stabilita “con Ucraina e Russia attorno al tavolo, ma non con la negazione, l’esclusione di uno o dell’altro, oppure con l’umiliazione”. Il leader francese ha anche detto che “quando la pace tornerà sul suolo europeo, dovremo costruire nuovi equilibri di sicurezza, senza cedere alla tentazione dell’umiliazione o dello spirito di vendetta”.

    Una mano tesa che però non sarà offerta se Mosca non dovesse rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di Kiev, qualcosa che è stato ribadito anche durante il colloquio telefonico di martedì 10 tra Macron e il presidente cinese Xi Jinping, in cui entrambi i leader hanno concordato su questa posizione affermando anche la necessità urgente di raggiungere un cessate il fuoco.

    Mosca del resto non trova pieno sostegno da parte di Pechino, che più volte ha espresso preoccupazioni per questo conflitto, ma soprattutto ha interessi in Europa molto importanti che non intende troncare per appoggiare totalmente la guerra della Russia, che si trova sempre più isolata. Forse è proprio l’atteggiamento ambiguo cinese, e la consapevolezza che un conflitto prolungato permetterebbe alla Cina di fare razzia delle risorse russe, ad aver ridimensionato la retorica bellica del Cremlino.

    https://it.insideover.com/guerra/una...nte-putin.html
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  9. #259
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    https://www.repubblica.it/esteri/202...ini-349878432/

    Inizia la resa dei soldati ucraini (soprattutto membri del famoso battaglione/reggimento Azov) asserragliati nell'acciaieria Azovstal a Mariupol.
    Ieri sono stati evacuati i primi militari che, a quanto pare, dopo un breve passaggio nei territori delle repubbliche separatiste, sono stati scambiati con dei prigionieri russo-separatisti in mano agli ucraini. Non si sa quali saranno i prossimi passaggi nell'immediato, ma pare che si vada verso l'evacuazione definitiva dello stabilimento.
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  10. #260
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    Predefinito Re: Crisi russo-ucraina [3d unico]: notizie e commenti

    Citazione Originariamente Scritto da Giò Visualizza Messaggio
    Una mano tesa che però non sarà offerta se Mosca non dovesse rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di Kiev, qualcosa che è stato ribadito anche durante il colloquio telefonico di martedì 10 tra Macron e il presidente cinese Xi Jinping, in cui entrambi i leader hanno concordato su questa posizione affermando anche la necessità urgente di raggiungere un cessate il fuoco.
    Questo è il punto che unisce tutti i capi di stato: non vogliono perdere pezzi.

    Sarebbero capaci di torturare le loro popolazioni in tutti i modi per non derogare a questo principio.
    Puoi rispondermi solo se mi tagghi, grazie.

    Utenti non taggabili: the fool, pippo palla e pertica, Querion, Scipione

 

 
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