La città del futuro è lineare

[Roberto il Guiscardo]

Le città cambieranno moltissimo nei prossimi decenni, e il cambiamento sarà guidato dai collegamenti, che subiranno una trasfomazione epocale. I treni come li vediamo adesso spariranno, e saranno sostituiti da capsule che corrono sparate a levitazione magnetica in tubi senz'aria per eliminare ogn possibile attrito. Queste capsule, con i passeggeri legati alle poltroncine come in aereo, correranno a 900 chilometr all'ora e copriranno l'Italia da un capo all'altro in meno di un'ora, massimo due ore per l tratto Milano-Palermo. Correranno al di sotto di una città lineare lunga centinaia di chilometri che si estende per tutta l'Italia, mentre al di fuori delle percorrenze principali torneranno i boschi e le coltivazioni. L'Italia cambierà totalmente aspetto da come si presenta adesso

Una delle possibili forme di questa immensa città lineare, dove abiteranno il 90% degli italiani: Una serie di edifici collegati da torri alte 25 metri a formare una rete esagonale. Le braccia della rete costituiranno i corpi delle abitazioni e degli uffici, lunghi circa 50 metri. Al livello della campagna, tutto risulterà libero e correranno le strade locali che raggiungeranno il resto del territorio circostante. Più sotto si sarà il livello dei tubi con le capsule viaggianti e al di sotto d questo livello un altro livello dove saranno sistemati tutti gli impianti tecnologici per il funzionamento della grande Città Lineare.

Le città attuali si ridimensineranno moltissimo: parte degli edifici, quelli costruiti dagli anni '60 in poi, verranno demoliti, mentre rimarrà solo il cuore antico che diventerà una specie di museo a cielo aperto, come è adesso Venezia.

La Città Lineare vista dall'alto:

[Roberto il Guiscardo]

Una sezione longitudinale di questa città lunga centinaia di chilometri:

[Roberto il Guiscardo]

Una sezione trasversale, con la vista dei livelli sotterranei, dove corrono le capsule ad alta velocità a levitazione magnetica e dove sono sistemati gli impianti tecnologici:

[Roberto il Guiscardo]

Le strade che correranno al livello della campagna, completamente libera dagli edifici, se non solo dalle torri che sostengono i livelli della città, saranno affiancate da filari di alberi che ne renderanno piacevole la percorrenza:

[Roberto il Guiscardo]

Le capsule correranno veloci e silenziose nei tubi a vuoto neumatico, mentre al di sopra la città vive la sua vita, e le stazioni di accesso saranno presenti in ogni punto, facilmente raggiungibili da tutti in pochi minuti:

[Roberto il Guiscardo]

I viaggi costituiranno il vero senso della Città, e le persone potranno spostarsi veloci per lavoro o per svago e tornare nella stessa giornata a casa, mentre al di sopra le abitazioni e gli uffici potranno godere di una natura incontaminata e di un bellissimo paesaggio verde tutto intorno:

[Roberto il Guiscardo]

[Roberto il Guiscardo]

Perché la scelta di una città lineare? Il motivo va ricertato proprio nella scelta del mezzo di trasporto superveloce: la città lineare, al contrario delle città attuali, consente di creare gli ingressi ai treni (o alle capsule, se si vuole) con accessi tipo metropolitana; quindi con minor costo e maggiore frequenza; per il tipo di sistema è possibile infatti creare linee per tragitti brevi (tipo metropolitana, appunto), con fermate addirittura ogni minuto.

Dal test eseguito nel novembre del 2020, sono stati percorsi 390 metri in 15 secondi; se si prevedesse una fermata ogni 2 chilometri, si potrebbe pensare che il tempo di percorrenza sia di non più di 1 minuto. Sarebbe possibile quindi dedicare almeno 4 tubi al servizio metropolitano (nel mio progettino ho abbozzato ben 16 tubi), con fermate ogni 2 chilometri nel tempo di un minuto l'una. La città lineare quindi, costruita al di sopra delle linee di percorrenza, renderebbe davvero questo tipo di viaggio al livello di trasporto metropolitano; di conseguenza il vantaggio di abitare in una città del genere consisterebbe appunto nell'enorme risparmio dei tempi di spostamento al suo interno, cosa che invece non sarebbe realizzabile nelle città attuali.

Di qui la scelta della Città lineare, come migliore abbinamento alle superlinee di viaggio e trasporto.

Nel mio esempio, delle 16 linee ipotizzate, 8 potrebbero essere dedicate ai viaggiatori, e altre 8 al trasporto merci.

[Roberto il Guiscardo]

Storicamente il concetto della Città Lineare nasce alla fine dell’Ottocento, grazie alla lettura critica posta dal sovraffollamento delle città e dalla crescita delle periferie industriali (processi di inurbamento, costante domanda di alloggi per gli operai, pessime condizioni igienico-sanitarie). Il primo esempio di progetto per una/la città lineare fu quello di Arturo Soria y Mata, a fine Ottocento.

I principi fondamentali della città lineare:
Arturo Soria y Mata (marzo/aprile 1882)

1) I problemi costruttivi di una città derivano da quello della locomozione;

2) Il progetto di una città deve precederne la costruzione;

3) Le forme geometriche delle strade e degli isolati dovranno essere preferibilmente regolari per risultare più belle, più agevoli e più economiche, nonchè più utili, delle forme irregolari;

4) Ripartizione del terreno: 1/5 per l’abitazione, 4/5 per la coltivazione;

5) Indipendenza e separazione delle case tra loro (a ogni famiglia una casa; in ogni casa un orto e un giardino);

6) Duplice allineamento. Tra il recinto del terreno e la facciata principale delle case deve correre uno spazio di almeno 5 metri;

7) La triangolazione (collegare tra loro le “città punto” con le città lineari);

8) I punti “difficili” possono variare la larghezza delle città lineari;

9) Il ritorno alla natura. L’esodo dalle città verso la campagna abbandonata;

10) Giustizia nella ripartizione della terra.


https://www.studocu.com/it/document/politecnico-di-bari/urbanistica-2618/la-citta-lineare-e-la-citta-giardino/5530353

[Roberto il Guiscardo]

I concetti informatori indicati da Soria oggi vanno rivisti in funzione dell'enorme progresso della tecnologia in questi 140 anni, per cui a mio parere, dei 10 punti da lui indicati, se ne salverebbero solo un paio. Infatti il principale problema nella edificazione di una città resta quello dei collegamenti da un punto all'altro (punto 1);

Per quanto riguarda il punto 2, pur concordando che occorra pensare la città prima di realizzarla (e oggi lo si fa con i Piani Regolatori più o meno particolareggiati), resta una indicazione generica. Oggi infatti vanno seriamente approfondite le problematiche dell'impiantistica, che nelle città moderne assume un aspetto molto più importante che nelle città di un secolo fa;

In quanto alle forme geometriche delle strade e degli edifici, pur concordando con la preferenza di quelle regolari, nasce a mio parere anche la necessità di non creare un ambiente banale e monotono, ma vivace e in molti punti caratterizzante la zona, facilitando la nascita di una identità locale che arricchisca la vita comunitaria;

I punti 4, 5 e 6 risultano decisamente obsoleti e da scartare;

Il punto 7 è abbastanza generico: è ovvio che vadano creati i collegamenti tra la Città Lineare e le città preesistenti;

I punti "difficili" a cui si accenna vagamente nel punto 8 andrebbero attentamente valutati, per non rischiare di snaturare la funzione stessa della Città Lineare;

Sul punto 9 concordo: gli abitanti di una Città Lineare sono molto più vicini alla campagna, e quindi alla natura, che risulta facilmente raggiungibile da ogni punto della città stessa;

L'ultimo punto, il 10, è prettamente caratteristico dell'epoca ottocentesca, agli albori della fase industriale, quando l'economia agricola era ancora prevalente nella vita di una comunità; quindi da scartare.