Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
A paraulas maccas urigas surdas
Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
https://www.limesonline.com/notizie-...valbard/128306
Il ministero della Difesa della Federazione Russa ha confermato il ritiro delle Forze armate moscovite dall’Isola dei Serpenti (Ucraina). Il ripiegamento è presentato da Mosca come un «gesto di buona volontà», volto a dimostrare che «la Russia non sta ostacolando gli sforzi delle Nazioni Unite di organizzare un corridoio umanitario per l’esportazione dei prodotti agricoli dall’Ucraina».
Kiev ha salutato l’annuncio russo come una grande vittoria ottenuta dalle Forze armate ucraine impegnate nella battaglia missilistica costiera nella notte del 29-30 giugno.
Perché conta: La Russia è costretta al ritiro dall’Isola dei Serpenti a causa delle enormi perdite subite. Mantenere il possesso dell’isolotto al largo del delta del Danubio è divenuto per Mosca troppo dispendioso sia in termini di sforzi bellici sia in termini di vite umane. La consegna di nuovi missili antinave di produzione americana Agm-84 Harpoon (120 chilometri di gittata) alle Forze armate ucraine di stanza a Odessa ha trasformato il conteso scoglio eusino in un grande bersaglio. Continuare ad allocarvi prezioso equipaggiamento destinato a essere puntualmente distrutto non ha più senso per gli strateghi russi. Meglio ritirarsi, ben sapendo che l’isola diverrà “terra di nessuno”. Al di là dell’aspetto simbolico, rioccupare questo pugno di terra sarebbe per le medesime ragioni probabilmente troppo dispendioso anche per l’Ucraina, già deprivata delle forze navali a inizio conflitto.
La Russia cerca di mascherare le recenti tribolazioni nel quadrante nord-ovest del Mar Nero – ad esempio il bombardamento ucraino dell’impianto di trivellazione di Čornomornaftogaz – come un rischio calcolato («compiti completati») e soprattutto un segno di disposizione al dialogo. La diplomazia moscovita ha infatti puntualizzato che «la palla è ora nel campo dell’Ucraina», accusando implicitamente Kiev della crisi alimentare imminente per non avere ancora sminato la costa del Mar Nero.
Con la cessazione delle ostilità attorno all’Isola dei Serpenti diviene praticabile l’esportazione di cereali attraverso la logistica dei cinque porti fluviali del basso Danubio: Brăila e Galați (Romania), Giurgiulești (Moldova), Reni e Izmail nel Budžak (Ucraina). Tutti i canali navigabili del grande delta possono ora essere imboccati con maggiore sicurezza dalle navi mercantili di piccola-media stazza.
Non si può nemmeno escludere che sottobanco sia avvenuta una contrattazione coronata da successo tra Mosca, Kiev e le cancellerie occidentali. Lo scambio alla pari di prigionieri di guerra (144 per 144 per lo più feriti e mutilati, anche membri del Reggimento Azov) e soprattutto il tempismo della volontà manifesta ad aprire i corridoi del grano suggeriscono una qualche relazione con la mediazione dell’Unione Europea per la rimozione del blocco selettivo alle merci russe applicato dalla Lituania contro l’exclave russa di Kaliningrad.
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https://www.limesonline.com/notizie-...sa-nato/128321
Dopo la conquista di Sjevjerodonec’k, le Forze armate della Federazione Russa e le truppe ausiliarie (Gruppo Wagner, milizie separatiste, kadyrovcy ceceni) stringono il cappio attorno alla città gemella di Lysyčans’k, ultimo importante centro dell’oblast’ di Luhans’k.
Le truppe moscovite hanno già tagliato le vie di rifornimento verso la città sopraelevata, preso il possesso dei suoi sobborghi (come Novodružes’k a nord, Vovčojarіvka a ovest, Bila Hora a sud) e attraversato il fiume Severskij Donec da Sjevjerodonec’k con mezzi anfibi – tutti i ponti sono distrutti – catturando l’eliporto. Ora si apprestano al combattimento urbano contro truppe ucraine stremate su più assi che conducono al centro cittadino.
Consapevole che la situazione sarebbe repentinamente precipitata, il governatore dell’oblast’ di Luhans’k Serhiy Hayday aveva invitato i cittadini a mettersi in salvo prima dell’inizio dei combattimenti urbani: «A causa della reale minaccia per la vita e la salute, chiediamo immediatamente un’evacuazione!». Anche ponendosi in contrasto alle più ottimistiche direttive del ministro della Difesa Oleksij Reznikov.
Lysyčans’k pare destinata alla capitolazione, generando un effetto domino nell’intero bacino del Donec. Le Forze moscovite stanno già avanzando verso la cittadina di Sivers’k più a ovest, puntando evidentemente all’ultima linea difensiva del Donbas Kramators’k-Bachmut, oltre la quale vi sarebbero solo campi aperti fino al grande fiume Dnepr che taglia in due da nord a sud l’Ucraina.
Kiev può consolarsi con importanti e simbolici successi litoranei nel quadrante nord-ovest del Mar Nero. Dopo aver gravemente danneggiato la piattaforma estrattiva offshore dell’azienda crimeana Čornomornaftogaz, un’altra offensiva missilistica e d’artiglieria notturna condotta con sistemi d’arma occidentali (missili antinave Agm-84 Harpoon, obici Caesar francesi) ha forzato i russi all’abbandono dell’Isola dei Serpenti. Lo scoglio eusino occupato nei primi giorni di conflitto diventa ora “terra di nessuno”, non più teatro di probabili e furiose battaglie. Le imbarcazioni straniere potrebbero tornare a imboccare con maggior sicurezza i canali navigabili del delta del Danubio per consegnare carburanti e ritirare derrate alimentari ucraine dai cinque porti fluviali del basso corso – Brăila, Galați, Giurgiulești, Reni, Izmail – nell’attesa di un eventuale (e rischioso) sminamento del porto marittimo di Odessa.
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La grande battaglia del Mar Nero. Cosa sta facendo Mosca
https://it.insideover.com/guerra/la-...ndo-mosca.html
Anche Lysychansk è in mani russe e prima del previsto, suppongo che ormai le truppe ucraine in ritirata senza armamento pesante stiano ripiegando sulla linea Kramatorsk/Artemovsk per cercare di formare lì un'altra linea di difesa che probabilmente potrebbe essere una delle ultime prima di dover retrocedere fino al Dnepr.
Io farei attenzione anche al settore di Kharkov che potrebbe rimettersi in moto a breve, mentre a sud l'offensiva ucraina su Kherson latita...
Direi che la sostituzione delle addestrate truppe ucraine cadute con i territoriali stia nettamente indebolendo la tenuta delle linee di difesa ucraine, intanto la Rosgvardia ruota i suoi reparti al fronte per mantenerli in piena efficienza.
La storia è maestra di vita ma non ha allievi. (A. Gramsci)
Mosca annuncia la conquista del Lugansk, Kiev frena: «A Lysychansk si combatte ancora»
https://www.open.online/2022/07/03/g...uista-lugansk/
Di tutte le possibili reazioni ad un insulto, la più efficace è il silenzio - Santiago Ramòn y Cajal
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Tessera N° 29 Fronda ForumerZ di POL
Segretaria liquidatrice di Italia Morta
https://www.rid.it/shownews/5048
Lysychansk è caduta molto più velocemente di severodonetsk.
Inoltre la chiusura e conquista russa di una sacca a nordest delle due città comporta un significativo raccorciamento del fronte il quale fa comodo ai russi, ma tipicamente fa più comodo alle truppe in assetto difensivo e quindi agli ucraini. Gli ucraini hanno formato una nuova linea di difesa, e bisogna vedere se è altrettanto efficace di quelle precedenti che hanno tenuto in scacco le forze russe per molto tempo.
Kramatorsk, ovvero l'ultima città-fortezza prima del dniepr, tuttavia è ancora molto lontana, lontanissima fino a che l'avanzata russa procede a questi ritmi
Far ragionare un idiota non é impossibile, é inutile
Aspettiamo di vedere il riposizionamento dei circa 30.000 soldati russi che circondavano il saliente di Severodonetsk/Lysychansk sul fronte molto più corto ora intorno a Siversk e Artemovsk, Entrambi i contendenti hanno linee più corte ora ma l'attaccante ha sicuramente guadagnato di più son la eliminazione del saliente e soprattutto la qualità delle nuove linee fortificate ucraine nonchè l'efficenza delle truppe e il loro morale che sembra non più ai massimi livelli vista la velocità della ritirata da Lysychansk.
Ci vorrà penso una settimana per vedere come si evolve la situazione.
La storia è maestra di vita ma non ha allievi. (A. Gramsci)
https://www.lindipendente.online/202...k-e-sloviansk/
Dopo la conquista di Lysychansk nel Lugansk, ora la Russia punta a conquistare le città strategiche della regione di Donetsk – Kramatorsk e Sloviansk – attraverso la presa di Seversk, cittadina che si trova a una ventina di chilometri da Lysychansk. Secondo quanto afferma un esponente della repubblica filorussa di Lugansk, Vitaly Kiselev, il controllo di Seversk, attaccata da due direzioni, consentirebbe ai russi di sviluppare un’offensiva contro Kramatorsk e Sloviansk, garantendo il controllo di quasi tutto il Donbass. Intanto il presidente ucraino Zelensky ha commentato il ritiro delle forze di Kiev da Lysychansk: «ritorneremo grazie alle nostre tattiche e all’aumento nella fornitura di armi moderne», ha affermato nel suo abituale discorso serale alla popolazione.
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