Zio Vania.
Bello, quando lo potremo avere in Italia ?
https://tg.la7.it/esteri/mcdonalds-l...05-2022-172007
Mc Donald's lascia la Russia. Oggi l'annuncio ufficiale della storica catena di fast food statunitense: le sue attività saranno comprate da un acquirente locale con la promessa che non sarà utilizzato nè il nome nè il logo. Al suo posto, a partire da giugno, potrebbe apparire il nome "Zio Vanja" che appare con una lettera "B" gialla, che in russo si legge "V", di Vanja.
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
Ma noi ora falliremo, non ci saranno soldi per gli hamburger.
Le plus grand soin d’un bon gouvernement devrait être d’habituer peu à peu les peuples à se passer de lui.
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
Fassina chi ?
Però ha ragione.
https://www.affaritaliani.it/politic...li-796712.html
"Le sanzioni stanno aggravando le condizioni delle economie europee, mentre non hanno scalfito, anzi hanno migliorato le riserve in valuta della Banca centrale di Mosca. È sempre più evidente, anche il doppio conto bancario in Gazprombank aperto dall’Eni lo dimostra, che non possiamo permetterci una ‘lunga guerra’. L’invio di armi e le sanzioni sono state decise per la difesa dell’Ucraina. Da mesi, invece, si portano avanti per la ‘vittoria dell’Ucraina’, per la liberazione di tutti i territori occupati dalla Russia e, finanche, per il regime change al Cremlino".
"Si possono beffare tutte le persone per alcuni periodi di tempo e alcune persone per tutto il tempo, ma non si possono beffare tutte le persone per tutto il tempo". Abramo Lincoln
https://www.huffingtonpost.it/blog/2...23366-P5-S1-T1
La classe politica non sente la gravità. Non di spiagge e bagnini si tratta. I costruttori edili lamentano l’aumento del 25% dei costi delle materie prime. Sono a rischio gli appalti e le opere degli enti locali. È deserto nelle gare. Questo alert basterebbe a scuotere, a invitare a muoversi, a non sottovalutare la crisi impetuosa che sta montando, con la più alta inflazione nella storia dell’unione monetaria europea. Mentre si fa pressante la fiammata del prezzo del grano, l’aumento a raffica di Tari e Irpef comunali, affitti, la disoccupazione (con l’exploit dei contratti a termine, ma perché non s’introduce il reddito minimo come in Spagna?).
I prossimi mesi saranno apocalittici, ha detto il governatore della Banca d’Inghilterra. Il premier Draghi, tra quelli reticenti ad ammettere che la recessione è tra noi, ha varato qualche provvedimento (16,7 miliardi) da cui escono i denari che saranno distribuiti a pezzi di 200 euro, una tantum, a 31,5 milioni d’italiani.
Tre sono le perplessità.
La prima riguarda l’entità del bonus. 200 euro è una mancia. A fronte di bollette rincarate del 130%. Già pagate. Secondo dubbio, sui miliardi da distribuire. Perché non restituire i denari attraverso un conguaglio in bolletta? Si rendeva il dovuto proporzionalmente agli aumenti sostenuti perché sui rincari in bolletta c’è da registrare un patchwork per niente omogeneo (molte famiglie adottando soluzioni green non hanno avuto alcun salasso). Terza irresolutezza sono gli aiuti del governo solo accennati alle partite Iva (si parla di un fondo da istituire, sì, ma quando faranno il decreto attuativo?), già violentemente colpite dalla pandemia i cui effetti negativi si stanno scontando questo anno. Molte non si sono proprio riprese o hanno chiuso i battenti. Gli effetti della guerra sulle partite Iva, bollette a parte, si manifestano nell’assenza totale di lavoro, e dal ‘sotto costo’ delle parcelle professionali, unica condizione per sopravvivere (si vedano le massicce cancellazioni dall’Albo professionale degli avvocati). Draghi ha ricordato che se la situazione generale dovesse aggravarsi provvederebbe con altri sostegni. Ma la situazione è già grave, lo spiegano bene le agenzie internazionali prefigurando un ritorno agli anni Cinquanta. E il commissario europeo Gentiloni ha preavvertito che non sono ammessi scostamenti di bilancio e bonus a pioggia.
Il risultato contemporaneo è che le sanzioni hanno abbattuto il nostro Pil. Per questo dal versante “foriere evenienze” ci saremmo aspettati qualcosa di strutturato, per esempio quel piano energetico che oltre un mese fa il premier promise di licenziare nel giro di una settimana e del quale oggi ancora non c’è traccia. Se è vero che il Sud, stando al recente summit “governativo” organizzato dalla Ministra Carfagna a Sorrento, può diventare, tra le tante missioni possibili, l’hub energetico europeo per l’arrivo del gas dall’Africa, chiediamo in quale data è previsto l’inizio lavori. Eppoi, quel fondo europeo simile al recovery per far fronte ai buchi dell’economia di guerra sono, forse, i 300 e passa miliardi di euro, da qui al 2027, previsti da Bruxelles? Pochini poiché, da sola, l’Italia ha un buco energia di 130 miliardi di euro per il 2022.
Inoltre dobbiamo intenderci quando si parlava mesi fa del fondo europeo per far fronte all’economia di guerra non s’intendeva il piano green per uscire dalla dipendenza dal gas russo. Ma denaro fresco da mettere in tasca a famiglie e imprese per i sacrifici sostenuti dal caro bollette. Comunque, stando sempre alle dichiarazioni di Gentiloni, no deficit no mance perché la guerra non è la pandemia, dubitiamo l’Europa darà soldi a fondo perduto. Inoltre il prezzo comune calmierato del gas all’approvvigionamento lo stiamo ancora aspettando, convinti che sarà un’attesa vana, quanto, al contrario, la faccenda comica del gas pagato in rubli, che dal no intransigente dell’Europa si è passati al si va bene non c’è alcun problema di Italia e Germania. Non si possono chiudere i rubinetti del petrolio e del gas in una nazione che è dipendente dall’estero (l’allarme sul prossimo inverno è stato rilanciato da Prodi ospite di Lucia Annunziata su Raitre, il quale non ha mancato di rilevare la sottovalutazione corrente del problema). A tal proposito stupisce l’eroismo, senza armi, dell’Italia. Pedissequamente sulla linea sanzionatoria ‘Muoia Sansone con tutti i filistei’, pensa di difendersi con provvedimenti spot, gli incentivi auto a 180 giorni è uno di questi, senza aver ben presente che la carenza di materie prime sta influenzando le linee produttive, innescando l’attesa del modello di macchina desiderato a 12-15 mesi, se va bene.
E visto che rimango convinto che dalle pesanti difficoltà si può uscire meglio di prima - i cittadini accettano di fare sacrifici ma gli si deve dare un traguardo, un sol de l’avenir ravvicinato -, e che il piano energetico dell’Europa, di centinaia di miliardi, fatto di (altri) prestiti, con obblighi imposti simmetricamente a tutti gli stati (mettere i pannelli solari) quando ogni nazione ha programmi diversi (chi più nucleare, chi meno carbone, chi nulla), darà risultati minimi, mi domando perché il governo non abbia ancora dato l’ok al cosiddetto Piano Bonaccini. Il presidente dell’Emilia Romagna, e molte associazioni di imprese e imprenditori del distretto delle piastrelle (utilizzatori industriali di gas) hanno chiesto lo sblocco immediato dei giacimenti nell’Adriatico. Pratiche burocratiche lunghe e complesse, si dice, ma non è compito del governo, e del Parlamento, cancellare le pastoie di ogni ordine e grado, dall’oggi al domani? Si va bè ci stanno i 200 euro di bonus.
[QUOTE=gianc;20184089]Zio Vania.
Bello, quando lo potremo avere in Italia ?
https://tg.la7.it/esteri/mcdonalds-l...05-2022-172007
Mc Donald's lascia la Russia. Oggi l'annuncio ufficiale della storica catena di fast food statunitense: le sue attività saranno comprate da un acquirente locale con la promessa che non sarà utilizzato nè il nome nè il logo. Al suo posto, a partire da giugno, potrebbe apparire il nome "Zio Vanja" che appare con una lettera "B" gialla, che in russo si legge "V", di Vanja.
anche Coca-Cola ha sospeso l'attività in Russia. Adesso c'è la Cool-Cola. Poi la Fancy (forse la Fanta?) e la Street (Sprite?).
Un trollaggio magnifico...
Nu jeans e na maglietta, 'na faccia acqua e sapone
M'ha fatte nnammura'. Ma tu me daje retta
Dice ca si guagliona. E nun'ha tiene ancora
L'eta' pe ffa' ll'ammore