Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
Mah, non credo si possa parlare di una tale coesione. La "coesione" nasce giusto dal fatto che chi è contrario al lupo sta ottenendo sempre più ragione, anche per via di vari eventi recenti; chi è favorevole al lupo allora cerca di salvare il salvabile, e nel mentre anche la propria faccia, con qualche fucilata selettiva. Tutto qua, ritengo; sacrificano qualche lupo per salvaguardare gli altri, con l'obiettivo di mettere a tacere la cosa. Lupi espiatori, li si potrebbe chiamare.
P.s.: qui siamo forse un poco OT?
Riporto anche qui, dato che è pertinente:
https://www.rsi.ch/news/svizzera/Ber...-15542257.htmlBerna potrebbe rappresentare Kiev a Mosca
Un accordo fra Svizzera e Ucraina è praticamente pronto, manca il via libera della Russia, che ritiene però "compromessa" la neutralità elvetica
Gli interessi dell'Ucraina in Russia così come i servizi consolari sono a un passo dall'essere rappresentati dalla Svizzera. Un'intesa con Kiev è praticamente conclusa, ma il passo mancante è significativo: non c'è ancora l'assenso di Mosca, che attraverso la sua ambasciata a Berna giudica "poco probabile" che si giunga a tanto.
La rappresentanza diplomatica, in una mail a RTS, dice due cose: che non risultano contatti al riguardo con la Confederazione e che la Svizzera, aderendo alle sanzioni, ha in parte compromesso la sua neutralità. Difficile quindi parlare di buoni uffici nella questione ucraina, anche se Berna svolge già il cosiddetto mandato di "potenza protettrice" nei rapporti fra il Cremlino e la Georgia.
Il dipartimento diretto da Ignazio Cassis, contattato dalla RSI, sostiene invece che i contatti ci sono stati e che il Ministero degli esteri russo è informato sia dell'accordo con Kiev che dei suoi contenuti. Il ministro ticinese non aveva mai nascosto la disponibilità elvetica a svolgere un ruolo di intermediario fra le due parti.
Verso un "no" da parte di Mosca
Una comunicazione ufficiale non è ancora stata diramata, ma interpellato dall'agenzia Reuters, il vicedirettore del dipartimento di informazione del Ministero degli esteri russo Ivan Nechaev ha dichiarato che "La Svizzera non può rappresentare gli interessi ucraini in Russia e quelli russi in Ucraina poiché la Confederazione non è più un paese neutrale", essendosi allineata alle sanzioni occidentali contro Mosca.
Se venisse effettivamente (e definitivamente) rifiutato, posso solo fare le mie congratulazioni all'eroico ignazio cassis e al suo Dipartimento. Non tanto per aver incassato il disconoscimento della neutralità svizzera (che in fondo è quello che vogliono ottenere da tempo, tra "neutralità attiva" di mussoliniana memoria e la sua nuova versione, la "neutralità cooperativa"), ma per il loro fallimento nel contemporaneo tentativo di "trarre vantaggio da quella neutralità che viene negata" (parafrasando 1984) proponendosi quali mediatori o rappresentanti delle relazioni diplomatiche.
Poche idee ma confuse, insomma.
Edit: aggiornamento:
https://www.rsi.ch/news/svizzera/La-...-15543556.html"La Svizzera non è un mediatore credibile"
La Russia non è incline ad accettare che Berna rappresenti gli interessi di Kiev a Mosca e viceversa - Un portavoce: "Non è più neutrale"
"Sfortunatamente, la Svizzera ha perso il suo status di Paese neutrale e non può agire come mediatore o rappresentante di interessi" o consolare: con queste parole pronunciate in una conferenza stampa a Mosca il viceportavoce del Ministero degli esteri russo Ivan Nechayev ha ulteriormente allontanato la possibilità che la Confederazione possa rappresentare in futuro gli interessi ucraini in Russia (e viceversa).
Il concetto era già stato espresso, con parole del tutto analoghe, anche dall'ambasciata russa a Berna, interpellata dalla RTS. Il Dipartimento federale degli affari esteri, alla RSI, aveva dal canto suo confermato di aver di fatto raggiunto un'intesa con Kiev, che però necessita ovviamente
Secondo Nechayev, la Confederazione "ha adottato le sanzioni occidentali illegali" contro la Russia e sostiene "il regime nazista ucraina e la campagna russofobica" in atto. Non può quindi offrire i buoni uffici che tradizionalmente caratterizzano la sua diplomazia sin dal conflitto franco-tedesco del 1870-1871 e che attualmente garantisce nei casi più noti fra la stessa Russia e la Georgia e fra gli Stati e l'Iran, ma anche fra lo stesso Iran e il Canada, l'Egitto e l'Arabia Saudita.
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
Per ora si sta solo prendendo una buona dose di critiche di vario genere, anche se penso che non basteranno.
Per esempio, dai un'occhiata ai commenti...
Sui giornali svizzero-tedeschi fatico a vedere commenti, su quelli svizzero-francesi che ho trovato, bene o male il tenore è quello.
Commento dei lettori piu' azzeccato:
Il commento del portavoce russo è uno smacco ed una macchia indelebile alla tradizione neutrale che la Svizzera ha costruito con anni di sapiente intermediazione.
L'incompetenza di Cassis e della maggioranza del CF è palese a tutti e a tutto il mondo e viene giudicata proprio dalle reazioni internazionali delle potenze che hanno liberato l'europa dal fascismo/nazismo. L'ucraina continua a chiedere armi e soldi che finiscono sicuramente in qualche ingranaggio corrotto.
Sottomettersi agli USA e alla EU solo per non contraddirli ma andando contro ogni logica di neutralità è un sacrilegio e una colpa grave. Un vero e proprio tradimento della Patria. Vogliamo votare per saldare il principio di vera e completa neutralità nella Costituzione al più presto!
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
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https://www.rsi.ch/news/svizzera/Il-...-15545245.htmlIl "no" russo non sorprende la Svizzera
Ignazio Cassis non esclude però che la posizione sui buoni uffici elvetici per l'Ucraina possa cambiare
La Russia non ne vuole sapere dei buoni uffici elvetici nei suoi rapporti con l'Ucraina. Il "no" espresso da Mosca attraverso la propria ambasciata e in conferenza stampa per bocca del viceportavoce del Ministero degli esteri non sorprende Ignazio Cassis, a Locarno giovedì: "Sapevamo che la richiesta dell'Ucraina di rappresentare gli interessi consolari dei suoi cittadini in Russia e anche un po' quelli diplomatici non era facilmente accettabile dal Cremlino, ma eravamo onorati che Kiev ci facesse questa domanda", ha spiegato.
Il capo del Dipartimento degli affari ritiene però che si possa anche trattare di una questione di timing e che "un no oggi potrebbe non essere un no anche domani".
Per la Russia la Svizzera non può più essere considerata un Paese neutrale, avendo aderito alle sanzioni occidentali, "una cosa che sentiamo da quando abbiamo preso questa decisione", afferma Cassis, che ha quale scopo di "indebolire economicamente la Russia perché cessi questa guerra".
"Non credo che rispetto alla guerra in Ucraina si possa mantenere una posizione di neutralità assoluta", ha aggiunto dal canto suo la presidente del Consiglio nazionale Irène Kälin, lei pure al Festival. Secondo la prima cittadina elvetica, la Confederazione ha agito nel rispetto dei suoi principi e del diritto internazionale.
Oh, finalmente stanno ammettendo che hanno preso parte in questa guerra.
E per nulla, dato che l'applicazione svizzera delle sanzioni non ha avuto praticamente alcun effetto, se non quello descritto nell'articolo. Per un poco di palcoscenico hanno buttato via ciò che veramente avrebbero potuto fare per cambiare le cose.
Illusorio però pensare che prima del 2025 la Russia permetterà alla Svizzera di rappresenzare gli interessi ucraini... ammesso che l'Ucraina nel frattempo non passi (giustamente, dato che non ha mica tempo da perdere) a chiedere all'Austria, e sperando che la Russia stessa non chieda all'Austria di sostituire la Svizzera in Georgia... quello sarebbe un colpo anche più brutto per i rappresentanti degli Esteri di Berna...
Sulla Verde Irène Kälin, che proclama l'attinenza ai principi svizzeri e al diritto internazionale, immagino si riferisca al fatto che la Svizzera ha applicato le stesse sanzioni nel caso di tutte le aggressioni militari. Che so, l'Arabia Saudita contro lo Yemen, ad esempio?
Il topo Ignazio e' dello stesso partito dei liberali radicali quelli che esprimono il sindaco di Chiasso che permette l'obbrobrio di questa statua
Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....
Intanto c'è già che vuole fare il salto di qualità...
https://www.tio.ch/svizzera/politica...-und-zu-der-esSanzioni svizzere alla Cina? «Non svegliamo il can che dorme»
C'è chi chiede una linea dura contro Pechino. E chi invece non vuole mettere a rischio la neutralità (e gli affari)
BERNA - Dopo la pausa estiva, la Commissione Affari Esteri (APK) del Consiglio degli Stati si riunirà nuovamente lunedì prossimo. Importanti saranno le deliberazioni sulla legge sugli embarghi e sull'opportunità di consentire alla Svizzera di decidere autonomamente le sanzioni contro individui, organizzazioni e Paesi in futuro.
Sul tavolo, ci sono da tempo possibili sanzioni contro la Cina. Le operazioni militari attorno a Taiwan potrebbero dare una spinta al dossier? Come riporta SRF, le opinioni su quale debba essere la reazione elvetica alle tensioni nel Pacifico sono tutt'altro che concordi.
Secondo il socialista Eric Nussbaumer occorre una presa di posizione forte: il consigliere nazionale auspica senza mezzi termini delle sanzioni economiche. Gli interessi svizzeri in Cina non devono prevalere sull'impegno nella promozione dei diritti umani nel mondo, di cui la Confederazione si fa da sempre portatrice.
Il collega Andreas Glarner la vede in modo diverso. Per il consigliere nazionale Udc sarebbe «molto maldestro svegliare il can che dorme» in Cina. L'anno scorso, l'Ue ha imposto sanzioni a un'azienda cinese e a tre funzionari cinesi per violazione dei diritti umani. Tuttavia, la Svizzera ha sempre fatto bene a «non interferire negli affari esteri» e dovrebbe salvaguardare la sua reputazione di stato neutrale.
Come Nussbaumer e Glarner anche il consigliere agli Stati Erich Ettlin (Centro) è membro del gruppo parlamentare di amicizia Svizzera-Taiwan e del gruppo Svizzera-Cina. Auspica una via di mezzo: una Svizzera che non adotti tutte le sanzioni dell'UE ma decida autonomamente caso per caso. Ettlin sottolinea che l'adozione di sanzioni dell'UE contro la Cina in questo momento sarebbe intesa come una reazione diretta alla situazione di Taiwan, e la considera sproporzionata. Pertanto la tempistica di eventuali sanzioni andrebbe «valutata attentamente».
Cioè i socialisti vogliono le sanzioni e i centristi no? Ma come funziona da quelle parti?