I fatti di questi giorni, tra cui lo spettro di una guerra in Europa che potrebbe allargarsi con conseguenze ancora difficilmente quantificabili, riporta in superficie un problema che non è ancora stato risolto e nemmeno adeguatamente affrontato.
Nel mondo è in corso una costante corsa agli armamenti, che non ha mai visto una reale battuta d'arresto.
Troppe armi nelle mani di troppo poche persone hanno il potere di sconvolgere gli equilibri sociali ed economici del pianeta, sempre a danno delle persone più deboli, che anche in alcuni paesi industrializzati, tra cui anche l'Italia, vedono venir meno dei servizi di base, mentre lo stato si concede di spendere decine di miliardi di euro per mantenere la propria forza militare.
Il mondo occidentale capitalista è un'oligarchia economica e militare.
Ormai è anche crollata l'illusione che le armi servano a mantenere la pace. Fino a quando esisterà un bottone da premere è solo questione di tempo che arrivi un pazzo che lo utilizzerà.
L'unica via per la pace è un cambio radicale di paradigma, che porti a comprendere che non esisterà mai pace in un mondo in cui ogni nazione ha un esercito.
Il periodo di pace in cui viviamo dopo la fine della seconda guerra mondiale è illusorio, derivante dal fatto che in Europa è rimasto tutto tranquillo per decenni. Nel resto del mondo, invece, dal '46 ad oggi non c'e stato un solo anno senza che vi sia stata una guerra.
Putin ha dato un brutto scossone a chi credeva che il mondo fosse in pace ed ora la paura di una guerra è tornata anche nella "civile" Europa.
È arrivato il momento, troppo tardi probabilmente, per agire verso un progressivo disarmo su scala globale, fino ad arrivare allo scioglimento di qualunque alleanza di tipo militare.
A portare avanti questo deve essere una società civile rappresentata da chi non ha interessi economici e politici nel settore degli armamenti e vista così sembra una rivoluzione impossibile da attuare, ma necessaria.
Un mondo popolato da 7,5 miliardi di persone non può permettersi di adottare politiche territoriali e militari nate quando sul pianeta eravamo meno di un terzo della popolazione attuale.
Ormai è chiaro che non sia più possibile andare avanti in questo modo.
Secondo te Putin e i suoi oligarchi che ti direbbero?
Secondo me direbbero: andate avanti voi che a me scappa da ridere.