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Milano - ​Più controlli e più controllori nelle principali stazioni ferroviarie lombarde. Ad intensificare la lotta contro chi viaggia senza biglietto è Trenord, che ha deciso di aumentare il numero di operatori dedicati al contrasto dell’evasione tariffaria, oltre che all’assistenza dei pendolari, e di concentrarne l’azione prioritariamente in alcuni scali: quelli dai quali transita ogni giorno il maggior numero di persone. L’obiettivo dell’azienda ferroviaria lombarda è individuare i cosiddetti portoghesi già sulle banchine, evitando che salgano sui treni. Una a volta a bordo, infatti, tutto si complica e cresce significativamente la probabilità che la semplice richiesta di mostrare il biglietto provochi, in chi ne è sprovvisto, reazioni violente nei confronti del capotreno. Da qui la scelta di anticipare i controlli: "Il 95% dei problemi di sicurezza in treno è causato da persone salite senza titolo di viaggio e dalla stessa categoria di passeggeri ha origine l’80% degli alterchi che sfociano in aggressioni fisiche e verbali" fanno sapere da Trenord. Secondo i dati forniti dall’azienda in occasione dell’ultima audizione in Regione, nel 2021 sono state 8.558 le segnalazioni relative a intemperanze, minacce, aggressioni, furti e atti vandalici lungo le linee e i convogli regionali di un sistema che ogni giorno mette in programma 2.174 corse e trasporta 461mila persone.

Nel dettaglio , la squadra dedicata al contrasto dell’evasione e all’assistenza dei pendolari è stata appena rinforzata: dal primo di marzo si è passati da 65 a 103 operatori. "Abbiamo avviato la Fase 2 del piano intrapreso lo scorso luglio" sottolineano da Trenord. Come detto, i controlli si concentreranno prioritariamente su 8 stazioni: le tre stazioni milanesi di Porta Garibaldi, Cadorna e Bovisa più quelle di Varese, Lecco, Brescia, Pavia e Cremona. Quest’ultima a luglio non era contemplata nell’elenco. Il potenziamento del piano anti-evasione origina dai risultati ottenuti in questi primi 8 mesi di sperimentazione. Stando a quanto riferisce la stessa Trenord da luglio ad oggi sono stati effettuai "tremila servizi di presidio, fra azioni di assistenza, operazioni di controlleria a terra, supporto alle forze dell’ordine per il controllo di Green Pass e Green Pass rafforzato e, infine, gestione di situazioni di emergenza". "Già nella prima fase, tenendo come base le 7 stazioni situate in punti nevralgici del sistema ferroviario lombardo – fanno sapere sempre dall’azienda dei treni regionali –, il progetto ha visto le squadre di Trenord raggiungere in tutto 83 stazioni in Lombardia e altre 9 nelle regioni limitrofe. Complessivamente sono stati oltre 1.100 i servizi svolti nella provincia di Milano, 321 in quella di Varese, 226 a Pavia, 211 a Brescia, 203 a Lecco, ai quali si aggiungono presìdi straordinari nelle altre aree della Lombardia o in stazioni fuori regione raggiunte dalle corse Trenord, come Verona, Alessandria, Novara, Vercelli, Piacenza". In 59 casi gli operatori hanno garantito assistenza ai passeggeri in occasione di criticità che hanno interferito col servizio, raggiungendo le stazioni interessate da problemi di circolazione o scioperi. Per quanto riguarda – invece – l’attività anti-evasione, da luglio ad oggi le squadre di Trenord hanno individuato, nelle stazioni, "oltre 16mila passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio". In alcuni casi i portoghesi sono stati allontanati dalle banchine ed è stato loro impedito di salire a bordo dei treni, in altri casi hanno invece provveduto a mettersi in regola, acquistando il biglietto o pagando la relativa multa. "Tali risultati – concludono da Trenord – confermano il filtro a terra come strategico. E l’avvio della Fase 2 consentirà di estenderli e consolidarli".