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Ma no è assolutamente sbagliato!!! Basta che ti fermi a ragionare, Gesù non ha detto questo agli Apostoli. Quando gli ha dato gli insegnamenti relativi alla loro missione non ha detto niente del genere. Quindi non avendo espresso un ordine in tal senso (tipo ad es. la remissione dei peccati come parte essenziale del loro ufficio, o l'istituzione dell'eucarestia) vuol dire che era prevista una introduzione graduale del celibato. Celibato il cui principio è stato espresso in
«Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca.» ( Matteo 19,10-12)
Devi capire che un conto è un ordine: rimettete i peccati, fate questo sacrificio in memoria di me, ecc.. Un conto è un principio.
L'ordine è come una legge promulgata dal parlamento.
Un principio è come un articolo della Costituzione, che impegna a fare una legge quando ci saranno le condizioni.
Ad es. come avvenne per la legge che istituì le regioni, che fu fatta circa 30 anni dopo l'approvazione della costituzione.
Se così non fosse S.Paolo avrebbe dato un ordine che non risponde all'insegnamento pubblico di Cristo. Bisognerebbe allora ammettere che l'avrebbe ricevuto in segreto
ma ciò è incompatibile con la Dottrina cattolica e tutta la tradizione. Oppure che si sia arrogato il diritto di emettere un ordine di sua iniziativa, anche questo incompatibile
con tutta la dottrina e la tradizione...
San Paolo non ha dato nessun insegnamento che fosse in contrasto con gli insegnamenti, e i comportamenti del Figlio di Giuseppe il quale, come tu ben sai, aveva tra i dodici Simon Pietro, che sappiamo per certo avere una moglie e dei figli. E anche tutti gli altri erano quasi tutti sposati, infatti gli ricordano che hanno lasciato casa, mogli e figli, per seguirlo...
Solo tu ci vedi una contraddizione tra Paolo ed il Figlio di Giuseppe.
Anzi, voglio essere più schietto: solo tu ci vuoi vedere una contraddizione tra Paolo ed il Figlio di Giuseppe...
P.S.
Tra l'altro, mi spieghi perché, per 400 anni, ovvero fino al Concilio di Nicea, tutti i sacerdoti cattolici hanno potuto tranquillamente sposarsi? E, già che ci sei, come mai vi sono preti cattolici, di rito orientale, ovvero che operano in paesi tipo la Grecia (in cui i preti ortodossi possono mettere su famiglia) che, da cattolici, possono avere mogli e figli...? E' forse questa una legge che vale fino alle otto e tre quarti, e alle nove meno cinque non vale più...?
"... Molti preti cattolici sono anche sposati. Anche in Italia. Per esempio, i preti cattolici di rito orientale (greco-bizantino, siriaco, etc) possono sposarsi prima di diventare sacerdoti. Anche il matrimonio dei sacerdoti anglicani sposati che sono ritornati in comunione con la Chiesa cattolica rimane valido.In Sicilia i comuni di Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, Mezzojuso, Palazzo Adriano e Santa Cristina Gela costituiscono l’Eparchia di Piana degli Albanesi, ovvero una regione di rito cattolico bizantino; a Venezia è presente la più grande comunità armeno-cattolica del paese; in più di 30 città italiane vi è almeno una parrocchia di rito greco-cattolico della comunità romena. In tutte queste città non è raro trovare un prete che va a prendere i figli a scuola o fare due chiacchiere con la moglie del parroco. Anzi, in alcune di queste normalità è la norma visto che ci sono solo sacerdoti cattolici di rito orientale..."
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... Tu dai per scontata la tua cristianità ma senza la Chiesa il cristianesimo non sarebbe sopravvissuto oltre il IV o il V sec.. E il sacramento dell'ordine non dona i superpoteri ai sacerdoti.
Insomma... Parafrasando il Capoccione, anche tu pensi che ...
"... E' il Vangelo che diffonde il verbo, ma è la spada che lo difende..."
Io, invece, la penso in modo diametralmente opposto. Perché ho letto questo passaggio qui (1)
1)
Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. [21]Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù». [22]Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. [23]Gesù rispose: «E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. [24]In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. [25]Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. [26]Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. [27]Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! [28]Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».
... solo se muore, produce molto frutto. Rifletti: quando la religione cristiana è letteralmente esplosa nel mondo allora conosciuto? E' accaduto ai tempi di Nerone, durante le persecuzioni di Diocleziano, ovvero proprio quando i cristiani venivano perseguitati, ed uccisi, a migliaia. Vi era uno storico romano che, in quei giorni, annotava: "Il sangue dei cristiani agisce come un concime che ne fa sorgere tantissimi altri...". Esattamente queste parole qui. Esattamente come preconizzato dal Figlio di Giuseppe il carpentiere.
Quando si è fermata questa espansione? Con Costantino, ovvero quando la Chiesa è divenuta religione di Stato, ovvero uno strumento di potere, e di controllo. E' lì che tutto si è arrestato.
Il tuo desiderio, alla bisogna, di mettere mano al fodero e sguainare la spada, perdonami, ha molto poco di cristiano... Si direbbe che tu, quel Libro, lo legga una pagina sì, e due no...
Oppure a testa in giù...
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... È una realtà sulla quale è doveroso fare sempre più luce e che i vertici ecclesiastici dovranno provare ad estirpare, per quanto possibile. Ma questo non autorizza ad esagerare la portata del fenomeno oltre la misura che realmente ha. Così come ciò non autorizza a trarre la conclusione, sulla base di considerazioni inficiate da una visione pseudo-freudiana, che lo "sfogo" del matrimonio per i sacerdoti preverrebbe aprioristicamente questi deprecabili casi.
Ammetto che un pedofilo, per ovvie ragioni, cerca sempre di infiltrasi in ambienti in cui ci siano bambini. Ve ne sono molti, ad esempio, anche tra gli allenatori di calcio. Come pure tra gli scout (laici). Sono terreni di caccia, per loro natura, privilegiati. E redditizi.
Resta il fatto che avere un sacerdote che abbia una sua famiglia, e con numerosi figli, che sa gestire in modo oculato, è oggettivamente un plus e, come dire, oggi come oggi, può dare tranquillità. E poi, lo sapete bene, non sono io il solo a pensarla così... (1)
1)
Il vescovo
[1]E' degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. [2]Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, [3]non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. [4]Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignitā, [5]perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrā aver cura della Chiesa di Dio? [6]Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. [7]E' necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo.
... quelle del buon Paolo, mi sembrano parole di buon senso. Di sicuro, con molto più senso degli arrampicamenti sugli specchi del nostro EMV...
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Originariamente Scritto da Serafino Visualizza Messaggio
Quindi, ve lo richiedo ancora: con che ca%%o di diritto il concilio di Nicea ha sancito il (finto) celibato dei sacerdoti. Sono forse essi più autorevoli del figlio di Giuseppe?
Mt 18, 18, 19:
"Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli"
Tutto ciò che legherai significa che potrà prendere decisioni....
Leggevo questo tuo passaggio, e mi ha fatto rivenire in mente quest'altro di passaggio... (1)
1)
Discussioni sulle tradizioni farisaiche
[1]In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: [2]«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». [3]Ed egli rispose loro: «Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostratradizione? [4]Dio ha detto:
Onora il padre e la madre
e inoltre:
Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
[5]Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, [6]non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. [7]Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
[8]Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.
[9]Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini».
... sei sicuro che, se ti ascoltasse, Lui non ti ridirebbe le stesse cose...?
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Insomma... Parafrasando il Capoccione, anche tu pensi che ...
"... E' il Vangelo che diffonde il verbo, ma è la spada che lo difende..."
Io, invece, la penso in modo diametralmente opposto. Perché ho letto questo passaggio qui (1)
1)
Tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa, c'erano anche alcuni Greci. [21]Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli chiesero: «Signore, vogliamo vedere Gesù». [22]Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. [23]Gesù rispose: «E' giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo. [24]In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. [25]Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. [26]Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà. [27]Ora l'anima mia è turbata; e che devo dire? Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo sono giunto a quest'ora! [28]Padre, glorifica il tuo nome». Venne allora una voce dal cielo: «L'ho glorificato e di nuovo lo glorificherò!».
... solo se muore, produce molto frutto. Rifletti: quando la religione cristiana è letteralmente esplosa nel mondo allora conosciuto? E' accaduto ai tempi di Nerone, durante le persecuzioni di Diocleziano, ovvero proprio quando i cristiani venivano perseguitati, ed uccisi, a migliaia. Vi era uno storico romano che, in quei giorni, annotava: "Il sangue dei cristiani agisce come un concime che ne fa sorgere tantissimi altri...". Esattamente queste parole qui. Esattamente come preconizzato dal Figlio di Giuseppe il carpentiere.
Quando si è fermata questa espansione? Con Costantino, ovvero quando la Chiesa è divenuta religione di Stato, ovvero uno strumento di potere, e di controllo. E' lì che tutto si è arrestato.
Il tuo desiderio, alla bisogna, di mettere mano al fodero e sguainare la spada, perdonami, ha molto poco di cristiano... Si direbbe che tu, quel Libro, lo legga una pagina sì, e due no...
Oppure a testa in giù...
Il tuo problema Serafino è che leggi la Bibbia.
La Bibbia non andrebbe mai letta. La Bibbia va studiata. Leggendo le note di Bibbie cattoliche e meditandoci sopra. Documentandosi per i casi non chiari, sempre riferendosi ad autori rigorosamente cattolici. Come pretendi di capire dei testi antichi senza l'aiuto di chi ne sa di più? Non è mica come leggere il giornale. Questo vale soprattutto per la citazione di S. Paolo, che vediamo più avanti, nel caso del testo che hai citato lo hai letto senza attenzione alle parole, non ci vuole molto a capire è tutto nelle parole, guarda:
Chi ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo onorerà.
Come vedi riguarda il rapporto personale tra un individuo e Dio. Non il rapporto di altri individui con Dio. Quindi uno puo decidere di sacrificare la sua vita per Dio ma non può decidere di sacrificare quella degli altri. Ergo, il martirio (il chicco che se muore da frutto) è una scelta strettamente personale. Se uno non difende la sua famiglia, il suo popolo, lo espone a un martirio che non hanno scelto liberamente. La legittima difesa, l'uso della forza da parte dello Stato, financo la guerra giusta, ove necessario, sono assolutamente legittime.
Perché, tieni presente che il Signore condanna l'omicidio in occasione di Caino, per le ragioni che lo hanno indotto a compierlo. L'omicidio vietato dal V comandamento, è quindi l'uccisione secondo lo spirito e le finalità di Caino.
L'espansione della Cristianità è andata molto avanti da Costantino! Purtroppo queste idee che ti hanno messo in testa certe letture che devi aver fatto (o che certe letture devono averti confermato circa la giustezza di ciò che hai pensato), sono frutto di una narrazione infingarda che vorrebbe tutti i cristiani o morti, o poveri. Questa è la verità.
Originariamente Scritto da Serafino
Ammetto che un pedofilo, per ovvie ragioni, cerca sempre di infiltrasi in ambienti in cui ci siano bambini. Ve ne sono molti, ad esempio, anche tra gli allenatori di calcio. Come pure tra gli scout (laici). Sono terreni di caccia, per loro natura, privilegiati. E redditizi.
Resta il fatto che avere un sacerdote che abbia una sua famiglia, e con numerosi figli, che sa gestire in modo oculato, è oggettivamente un plus e, come dire, oggi come oggi, può dare tranquillità. E poi, lo sapete bene, non sono io il solo a pensarla così... (1)
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Il vescovo
[1]E' degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. [2]Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, [3]non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. [4]Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignitā, [5]perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrā aver cura della Chiesa di Dio? [6]Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. [7]E' necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo.
... quelle del buon Paolo, mi sembrano parole di buon senso. Di sicuro, con molto più senso degli arrampicamenti sugli specchi del nostro EMV...
Che il celibato ecclesiastico sia la causa degli abusi nella Chiesa (che sono una parte minore della totalità degli abusi che invece avvengono per lo più in famiglia, giova ricordare)
è una emerita cazzata propagandata dai soliti nemici della Chiesa Cattolica.
Secondo il sociologo Philip Jenkins, uno dei maggiori studiosi mondiali della questione degli abusi pedofili, il tasso di sacerdoti condannati per abusi su minori a seconda delle aree geografiche varia dallo 0,2 all’1,7% del totale, mentre per i ministri protestanti va dal 2 al 3%. Un rapporto del 2002 la Christian Ministry Resources, conclude che “i cattolici ricevono tutta l’attenzione nei media, ma il problema è maggiore nelle Chiese protestanti”.
Una misura all'incirca TRIPLA! Quindi come vedi il celibato non c'entra. Gli abusi si inquadrano nella storia del Peccato, non delle regole della Chiesa che sono sante.
Dalla Bibbia Martini-Sales, il commento di P. Marco Sales.
"Che abbia preso una sola moglie. Non vuol già dire che il vescovo debba aver moglie (S. Paolo stesso era celibe, I Cor. VII, 7, 8, 25), e neppure che non debba avere di più di una moglie (la poligamia è troppo contraria al Vangelo, perchè potesse essere necessario inculcare a Timoteo di non far vescovi i poligami), ma solo che, se ha moglie, non ne abbia presa più di una. Vale a dire non sia passato a seconde nozze. Tale è l'interpretazione dei Padri e di tutti gli esegeti cattolici. La ragione di questa proibizione va cercata nel fatto, che le seconde nozze, benché permesse, sono però riputate indizio di incontinenza, e non rappresentano più bene l'unione di Gesù Cristo colla Chiesa (unione di un solo con una sola, II Cor. XI, 2) a figurar la quale fu destinato il matrimonio. Dovendo il vescovo rappresentare Gesù Cristo, non può far ciò convenientemente , qualora abbia avute due mogli. Non si poteva, come è chiaro, esigere nei primi tempi, che tutti i vescovi fossero celibi ma siccome il celibato è convenientissimo sia alla santità del sacerdozio cristiano, e sia agli obblighi che esso impone, si comprende di leggieri come abbia potuto in seguito diventare una legge generale, almeno nella Chiesa latina, tanto più che già in antico la più parte degli ordinati viveva nello stato di continenza (Ved. Dict. Vac, Célibat ecclésiastique; Van Steenkiste, h. 1.)."
Come vedi caro Serafino, c'è da riflettere su questi argomenti logici:
1) S.Paolo era celibe. Quindi lui faceva qualcosa che poi non raccomandava di fare?
2) Se avesse raccomandato ai vescovi e ai sacerdoti di sposarsi ma una sola volta sarebbe stato assurdo perchè il Vangelo è già chiaramente contro la poligamia. Quanto meno avrebbe dovuto aggiungere "come ha detto Gesù..." ma detto così sembra che spunti fuori dal nulla questa proibizione della poligamia.
Anche qui, caro Serafino, come vedì è sempre necessaria la massima attenzione alle parole. S. Paolo non dice di sposarsi ma di sposarsi "una volta sola" e questo piccolo particolare doveva farti riflettere, ma la voglia di credere che ci sia scritto quello che vorresti induce queste disattenzioni. Capitano anche a me tante volte, ma le note cattoliche mi aiutano a vedere quei particolari.
3) Infine l'argomento storico. Il celibato è documentato fin dagli inizi della storia della Chiesa come vedi dalla citazione che l'autore fa di un testo. Quindi andarono da subito contro S.Paolo?
Dalla "Storia universale della Chiesa" del Card. Hergenrother:
"Gli ecclesiastici poi venivano scelti con ogni cura: non novizi nella fede, non ignoranti e viziosi, non infami presso il popolo (311). La Chiesa preferiva certo di gran lunga quelli sciolti da matrimonio e che vivevano nello stato verginale, conforme all'esempio di Cristo e dell'Evangelista S. Giovanni e alla dottrina di S. Paolo che insegna, i celibi essere molto più atti e spediti a servire il Signore (I Cor. VII, 33, 40). Ma siccome, per essere il celibato proibito dalle leggi imperiali, tornava quasi impossibile trovare ai ministeri ecclesiastici persone celibi e capaci, così la Chiesa il più delle volte si contentava a volere che i vescovi, i preti, i diaconi, e anche le diaconesse, non avessero contratto che una sola volta il matrimonio (Tit. I, 6; I Tim. III, 2, 12; X, 9). Tuttavia stante il gran conto che i primi cristiani facevano della mortificazione, si può ammettere per certo che non pochi di libera volontà si rimanessero celibi o si astenessero dalle mogli. Una legge ecclesiastica però sul celibato non vi era ancora". (Pag. 109).
Nell concilio di Elvira, che si celebrò circa nel 306, si ritrova la prima legge ecclesiastica del celibato per tutti i chierici che servivano all'altare: che se già ammogliati erano entrati nel clero, dovevano astenersi dalle mogli, pena la deposizione. (Op. cit. Vol 1 pag. 166)
Originariamente Scritto da Serafino
Discussioni sulle tradizioni farisaiche
[1]In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: [2]«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo!». [3]Ed egli rispose loro: «Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostratradizione? [4]Dio ha detto:
Onora il padre e la madre
e inoltre:
Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte.
[5]Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, [6]non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. [7]Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
[8]Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.
[9]Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini».
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... sei sicuro che, se ti ascoltasse, Lui non ti ridirebbe le stesse cose...?
Quel brano è seguito da:
"10Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! 11Non ciò che entra nella bocca rende impuro l'uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende impuro l'uomo!»."
Come vedi Gesù si riferisci alle tradizioni farisaiche della purezza, e la deduzione che l'insegnamento sia contro ogni tradizione e contro la stessa religiosa positiva (quella che si è storicamente istituita con propri riti, credenze) è del tutto sbagliata.
Gesù ha fondato una Chiesa con tanto di Papa. Con un preciso meccanismo gerarchico.
Purtroppo le tue sono credenze del filone gioachimita, un'eresia che vede nella storia della Salvezza il succerdersi di un'età del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E quest'ultima vedrebbe la fine della Chiesa, dei dogmi, e la fine della società retta da regole. Le solite cazzate gnostiche.
Ultima modifica di emv; 24-09-22 alle 21:43
IN PALESTINA È GENOCIDIO! ROSA E OLINDO LIBERI SUBITO!
FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE! BASTA ECOFOLLIE GREEN!
“Sorgi, Dio, difendi la tua causa.”
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"
La Bibbia non andrebbe mai letta. La Bibbia va studiata. Leggendo le note di Bibbie cattoliche e meditandoci sopra....
Beh, forse, il problema, più che il mio, è il tuo... 😎 Ora capisco perché c'è stato un lunghissimo periodo in cui la chiesa ha perseguitato chi si azzardasse a tenere in casa una bibbia di sua proprietà. É stato un sistema perfetto per intortare, e dar ad intendere che Cristo fosse morto dal freddo, per millenni, a milioni di fedeli. Della serie: nel Sancta Sanctorum, ci posso entrare solo io, sommo sacerdote, unico intermediario con #i@. Quando ne uscirò, tu dovrai dare ascolto solo a me. Che fungeró da altoparlante... 📢 Senti @emv, ma stai serio...? Mi sembri scappato fuori da un libro sul Medioevo. 🐴
Hai delle uscite così spuazzanti che, ti assicuro, alle volte ho un dubbio che tu sia in realtà un troll... 🙄
Purtroppo le tue sono credenze del filone gioachimita, un'eresia che vede nella storia della Salvezza il succerdersi di un'età del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. E quest'ultima vedrebbe la fine della Chiesa, dei dogmi, e la fine della società retta da regole. Le solite cazzate gnostiche.
Ti ringrazio di questa tua informazione. Non ho la più pallida idea di chi sia questo Gioachimio, ma lo prendo per buono lo stesso, e sul mio profilo, d'ora in poi, mi definiró come:
Nazi-Maoista-Gioachimista
😃👍
P. S.
Quando, obtorto collo, mi dovetti precipitosamente riconvertire alla religione cristiana (da ateo convintissimo che ero) cominciai una fitta serie di colloqui con dei religiosi. Cercai di parlare con gente che, gli stessi sacerdoti seri e stimati, consideravano molto più ferrati di loro. In particolare, mi colpì le ultime parole che mi disse un monaco eremita, uno di quelli che se ne sta per lunghissimi periodi a pregare, lontano da tutto e da tutti. Dopo una giornata passata a discutere insieme, mi disse:
- Devi capire, Serafino, che uno può anche essere anche il più grande teologo di questo mondo, ma non averci comunque capito un ca$$o di quello che ci sta scritto nel Vangelo e nella Bibbia. Perché é solo #i@ che decide chi debba comprende queste cose, e chi no - 👁️👁️
E questo fa il paio con un passo del Vangelo in cui il Figlio di Giuseppe il falegname dice esattamente le stese cose... 🕊️
@emv, il punto in cui mi dici che un cristiano non deve essere necessariamente povero, per essere un bravo discepolo, mi dà molto da pensare. E penso di aver capito, nel tuo caso, quale sia la tua pietra d'inciampo... Qui, mio caro, il pacchetto va accettato così com'è. Punti, virgole e trattini compresi.
Beh, forse, il problema, più che il mio, è il tuo... �� Ora capisco perché c'è stato un lunghissimo periodo in cui la chiesa ha perseguitato chi si azzardasse a tenere in casa una bibbia di sua proprietà.
É stato un sistema perfetto per intortare, e dar ad intendere che Cristo fosse morto dal freddo, per millenni, a milioni di fedeli. Della serie: nel Sancta Sanctorum, ci posso entrare solo io, sommo sacerdote, unico intermediario con #i@. Quando ne uscirò, tu dovrai dare ascolto solo a me. Che fungeró da altoparlante... �� Senti @emv, ma stai serio...?
Hai alzato il gomito?
Originariamente Scritto da Serafino
Mi sembri scappato fuori da un libro sul Medioevo. ��
Sarebbe un errore scappare dal Medioevo.
Originariamente Scritto da Serafino
Hai delle uscite così spuazzanti che, ti assicuro, alle volte ho un dubbio che tu sia in realtà un troll... ��
Perché sei un presuntuoso che non ha l'umiltà di leggere con attenzione. E come non sei capace a leggere un post, figuriamoci leggere la Bibbia.
Originariamente Scritto da Serafino
Ti ringrazio di questa tua informazione. Non ho la più pallida idea di chi sia questo Gioachimio, ma lo prendo per buono lo stesso, e sul mio profilo, d'ora in poi, mi definiró come:
Nazi-Maoista-Gioachimista
����
Ho cercato di darti delle traccie per capire i tuoi errori. E' inutile che scrivi di non sapere cosa vuol dire gioachimita. Non ho fatto del nozionismo perchè te l'ho scritto per esteso di cosa si tratta.
Ma potrei liquidarti dicendoti che dici un mare di cazzate.
Originariamente Scritto da Serafino
P. S.
Quando, obtorto collo, mi dovetti precipitosamente riconvertire alla religione cristiana (da ateo convintissimo che ero) cominciai una fitta serie di colloqui con dei religiosi. Cercai di parlare con gente che, gli stessi sacerdoti seri e stimati, consideravano molto più ferrati di loro. In particolare, mi colpì le ultime parole che mi disse un monaco eremita, uno di quelli che se ne sta per lunghissimi periodi a pregare, lontano da tutto e da tutti. Dopo una giornata passata a discutere insieme, mi disse:
- Devi capire, Serafino, che uno può anche essere anche il più grande teologo di questo mondo, ma non averci comunque capito un ca$$o di quello che ci sta scritto nel Vangelo e nella Bibbia. Perché é solo #i@ che decide chi debba comprende queste cose, e chi no - ��️��️
E questo fa il paio con un passo del Vangelo in cui il Figlio di Giuseppe il falegname dice esattamente le stese cose... ��️
@emv, il punto in cui mi dici che un cristiano non deve essere necessariamente povero, per essere un bravo discepolo, mi dà molto da pensare. E penso di aver capito, nel tuo caso, quale sia la tua pietra d'inciampo... Qui, mio caro, il pacchetto va accettato così com'è. Punti, virgole e trattini compresi.
��
Sei un soggetto che stufa. Mi dispiace ma la tua è falsa umiltà, non sei un povero di spirito, non sei un piccolo, se è questo che vuoi dire. Devi scendere dal piedistallo, perché sei rimasto ancora ateo, se vuoi saperlo.
IN PALESTINA È GENOCIDIO! ROSA E OLINDO LIBERI SUBITO!
FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE! BASTA ECOFOLLIE GREEN!
“Sorgi, Dio, difendi la tua causa.”
"Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"
... Sei un soggetto che stufa. Mi dispiace ma la tua è falsa umiltà, non sei un povero di spirito, non sei un piccolo, se è questo che vuoi dire. Devi scendere dal piedistallo, perché sei rimasto ancora ateo, se vuoi saperlo.
Questa, lo confesso, mi scappa proprio da un fianco... Quanto, se non di più, di quella famosa costola...
Premetto che questo articolo proviene da un sito dei TdG che, come dire, hanno il dente avvelenato contro la C.C.A.R. (non del tutto a torto...) ma qui, quello che importa, è se quanto scodellato da costoro, corrisponde al vero, oppure no... (*)
"... Nel 1559 papa Paolo IV fece pubblicare il primo Indice dei libri proibiti, un elenco delle opere di cui la Chiesa vietava ai cattolici la lettura, la vendita, la traduzione e il possesso perché considerate cattive o pericolose per la fede e l’integrità dei costumi. Questo Indice proibì le traduzioni della Bibbia in lingua volgare, compresa quella del Brucioli. Chi contravveniva era colpito con la scomunica. L’Indice del 1596 fu ancora più restrittivo: stabilì che non si dovevano più concedere autorizzazioni per la traduzione e la stampa di Bibbie in volgare. Tali Bibbie dovevano essere distrutte.
A causa di queste restrizioni, a partire dalla fine del Cinquecento si moltiplicarono i roghi con cui le Bibbie venivano bruciate sui sagrati delle chiese. Nell’immaginario collettivo le Scritture divennero un libro degli eretici, un’idea che sopravvive tuttora. Furono distrutte quasi tutte le Bibbie e i commentari biblici delle biblioteche pubbliche e private, e per circa duecento anni nessun cattolico tradusse una Bibbia in italiano. Le uniche Bibbie che circolavano nella penisola, di nascosto per evitarne il sequestro, erano quelle tradotte da studiosi protestanti. Fu così che, come afferma lo storico Mario Cignoni, “di fatto la lettura della Bibbia da parte dei laici cessò del tutto per secoli. La Bibbia divenne un libro quasi sconosciuto e milioni di italiani passarono la loro vita senza averne letta personalmente neanche una pagina”..." (CONTINUA NEL LINK SOPRA)
... perdonami, ma questo tu frequente rinfacciarmi che insisto a leggere la %ibbia, a riportarti questo o quel passo delle $critture che contraddicono a quanto vai insegnando, dovrebbe essere del tutto legittimo. Altrimenti, oggi come ieri, dovremmo pendere (solo ed esclusivamente) dalle tue labbra...
Se permetti, anche no...
Non te ne avere a male, ma faccio un fischio a casaccio alla mia claque improvvisata, che magari qualcuno è interessato alla faccenda...
... lo faccio non tanto, e non solo, per sbertucciarti... , ma perché potrebbe essere fonte di ispirazione per altri, in questi giorni tumultuosi.
*) Non sono un Testimone di Geova: quelle poche volte che ho tempo, e mi lascio infino€€hiare da qualcun di loro, in qualche parco, dopo pochissimo, me scappano sempre via...
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Siccome sulle questioni celibato e castitá non saprei cosa sentenziare , posso solo dire che ,
dopo aver affrontato il fascino del potere evocativo delle parole scritte e dette , ho risolto riconoscendomi una particolare morbositá spirituale che tuttora mi fa tracotare o mi riporta in me ,asseconda di come mi alzo la mattina.