Germania, cresce il sentimento anti-islamico dei colletti bianchi

[Orco Bisorco]

i tedeschi di oggi pensano solo a scopare come conigli e a fare soldi. Per il resto sono ignoranti come capre.

Alla resa dei conti è quello a cui pensano tutti, e molti ci sono arrivati senza leggersi molti libri e farsi molti problemi filosofico-politici, chiedersi se Dio esiste o farsi altre domande oltre 'cosa devo fare per vivere bene?'
Stringi stringi i moderni 'valori' della democrazia e della libertà si riducono a questo: ciascuno vuole avere il benessere e la possibilità di fare i propri porci comodi, ciascuno vuole la sua fetta più o meno grande di torta. E noi a cui pare una cosa limitante, triste, squallida siamo degli illusi coglioni o - nel migliore dei casi - pazzi pericolosi.

Probabilmente dovremmo incominciare anche noi a pensare solo a fare soldi e scopare, sarebbe tutto di guadagnato.

[Henry Morgan]

Probabilmente dovremmo incominciare anche noi a pensare solo a fare soldi e scopare, sarebbe tutto di guadagnato.

Il paradiso, ricordati delle vergini in paradiso.

[Orco Bisorco]

Il paradiso, ricordati delle vergini in paradiso.

Mah, a me le vergini interessano il giusto. Mi avrebbero convinto di più promettendomi delle esperte nel settore

[Colonna]

Pur non essendo islamico nè prossimo ad una conversione, credo che interventi (compresa la pubblicazione del libro) di Sarrazin, articoli sul "presunto" razzismo dei colletti bianchi e l'affermazione della Merkel alla conferenza dei giovani della CDU (“Il multiculturalismo in Germania è un completo fallimento“) non hanno alcun valore positivo, ma sono espressione di un "razzismo materialista-occidentale" fondato sul rifiuto delle razze comunemente intese e sull'imposizione dei disvalori della cosiddetta zivilisation borghese. In altri termini, è una operazione di influenza dell'opinione pubblica tedesca/europea che, unita all' allarmismo ingiustificato degli statunitensi su presunti attentati in Europa, costituisce un atto di guerra asimmetrica condotto contro la Turchia e l'Iran.

[Italiano]

Peccato che gli stessi immigrati rischino situazioni qualitativamente peggiori dal punto di vista economico dovendo in seguito ricorrere al welfare oppure si ritrovano a delinquere.

Gli immigrati europei si sono assimilati mentre quelli non europei sono rimasti nei ghetti welfare-dipendenti e criminogeni.

Mi ricordi certi virtuosi mitteleuropei di qualche anno fa che protestavano contro una sovrarappresentazione degli immigrati nel welfare (dato statistico verissimo) omettendo volontariamente che questi ultimi si trovavano spesso ad accettare lavori pericolosi, fisicamente usuranti e molto precari.

La gran parte è disoccupata ed inoltre molti sono figli/nipoti di immigrati nati li che non faticano nelle fabbriche e nei campi: questo era il punto rimarcato da Sarrazin.

La balla dell'integrazione ha favorito l'aumento ignobile dei profitti di chi ha scelto il capitalismo senza frontiere come modello economico e ha effettivamente reso vittime le persone che dovevano essere soggette ad integrazione.

L'integrazione di etnie aggressive e troppo diverse dagli europei non è mai stata possibile ma decenni fà forse ci credevano davvero: è incredibile che qualcuno ci creda ancora oggi.

[/quote]E per la presenza di ghetti dobbiamo ringraziare chi ha favorito la gerarchizzazione sociale delle città, chi predica l'accoglienza non vive a diretto contatto con gli immigrati.[/QUOTE]

I ghetti si formano perchè nessuno vuole vivere a contatto con la delinquenza e perchè popolazioni troppo diverse tendono ad autosegregarsi.

[Italiano]

Loro ci sono perché qualcuno li vuole per poterli sfruttare... l'unica soluzione è quella di rendere superflua la loro assunzione.

I milioni di turchi importati in Germania nel dopoguerra sono rimasti anche dopo che la loro utilità per la ricostruzione era terminata e così i loro famigliari e discendenti.

Sono diventati fonte di voti in cambio di welfare.

[Squalo]

Gli immigrati europei si sono assimilati mentre quelli non europei sono rimasti nei ghetti welfare-dipendenti e criminogeni.

Mah... da quel che ho potuto vedere c'è una netta separazione su base etnica (il quartiere dei turchi, degli slavi, degli italiani e via dicendo) oppure gli immigrati tendono a vivere nella medesima zona urbana legati principalmente dall'appartenenza di classe.

Ovviamente dipende da che paese si parla perché cambia molto il tipo di approccio al problema, a titolo d'esempio posso dirti che diversi immigrati italiani e spagnoli sono riusciti concretamente ad assimilarsi, ma per il resto...

La gran parte è disoccupata ed inoltre molti sono figli/nipoti di immigrati nati li che non faticano nelle fabbriche e nei campi: questo era il punto rimarcato da Sarrazin.

Appunto per questo parlavo di economia post-industriale, l'epoca delle cittadelle industriali è finita da un bel pezzo... la struttura economica che ha accolto le famiglie di origine di questi immigrati nella sostanza non esiste più e quelli che arrivano oggi sono utili giusto per calmierare i salari.

L'integrazione di etnie aggressive e troppo diverse dagli europei non è mai stata possibile ma decenni fà forse ci credevano davvero: è incredibile che qualcuno ci creda ancora oggi.

Ho conosciuto diversi europei che tendono ad essere aggressivi... come ci sono filippini e persone provenienti dal Corno d'Africa che sembrano molto tranquilli.

I ghetti si formano perchè nessuno vuole vivere a contatto con la delinquenza e perchè popolazioni troppo diverse tendono ad autosegregarsi.

L'autosegregazione tende ad aumentare per ragioni culturali ma bisogna calcolare pure la classe sociale. Difficilmente un operaio che lavora sui cantieri potrà aspirare ad essere vicino di casa di un medico o di un avvocato.

Bisogna poi considerare la pesante urbanizzazione che caratterizza sempre più l'intera Europa.

[Squalo]

I milioni di turchi importati in Germania nel dopoguerra sono rimasti anche dopo che la loro utilità per la ricostruzione era terminata e così i loro famigliari e discendenti.

Sono diventati fonte di voti in cambio di welfare.

Su questo ti do ragione... la presenza di immigrati provenienti dal bacino del Mediterraneo era limitata ad un determinato lasso di tempo... attorno la metà degli anni '70 il governo tedesco pagò una somma discreta per sbarazzarsi di questi lavoratori ma coloro che scelsero la via del ritorno (italiani compresi) furono pochissimi.

Non conosco il rapporto voto/welfare... ma a memoria ricordo che l'accesso alla nazionalità tedesca fosse molto restrittiva.

[Italiano]

Mah... da quel che ho potuto vedere c'è una netta separazione su base etnica (il quartiere dei turchi, degli slavi, degli italiani e via dicendo) oppure gli immigrati tendono a vivere nella medesima zona urbana legati principalmente dall'appartenenza di classe.

I quartieri degli immigrati turchi ed altri mediorientali sono tuttavia quelli diventati ghetti.

Ovviamente dipende da che paese si parla perché cambia molto il tipo di approccio al problema, a titolo d'esempio posso dirti che diversi immigrati italiani e spagnoli sono riusciti concretamente ad assimilarsi, ma per il resto...

E' quello che intendevo: l'immigrazione intraeuropea si è rivelata assimilabile mentre quella extraeuropea invece no.

Appunto per questo parlavo di economia post-industriale, l'epoca delle cittadelle industriali è finita da un bel pezzo... la struttura economica che ha accolto le famiglie di origine di questi immigrati nella sostanza non esiste più e quelli che arrivano oggi sono utili giusto per calmierare i salari.

Infatti.

Ho conosciuto diversi europei che tendono ad essere aggressivi... come ci sono filippini e persone provenienti dal Corno d'Africa che sembrano molto tranquilli.

Non parlo dei singoli individui ma di comunità etniche che oltre ad essere inassimilabili per eccessiva distanza etno-culturale dagli autoctoni, lo sono anche per la propensione alla violenza e alla criminalità oltre che per l'ostilità verso gli autoctoni stessi.

L'autosegregazione tende ad aumentare per ragioni culturali ma bisogna calcolare pure la classe sociale. Difficilmente un operaio che lavora sui cantieri potrà aspirare ad essere vicino di casa di un medico o di un avvocato.

Ovvio, infatti le classi operaie autoctone sono quelle che pagano tutto il prezzo dell'immigrazione senza ricavarci nulla. Aggiungi il fatto che certe etnie immigrate rimangono al fondo della scala sociale e non riescono a scalarla: un altro punto rimarcato da Sarrazin.

Bisogna poi considerare la pesante urbanizzazione che caratterizza sempre più l'intera Europa.

Vero. L'Europa è uno dei continenti più sovraffollati e urbanizzati al mondo se escludiamo il territorio dell'ex-unione sovietica: un altra ragione (oltre alla terzomondizzazione e sostituzione etnica egli europei) per considerare una scelta demente quella di aprirsi all'immigrazione di massa da altri continenti.

Siamo già in troppi noi autoctoni.

[Squalo]

I quartieri degli immigrati turchi ed altri mediorientali sono tuttavia quelli diventati ghetti.

Onestamente non capisco da cosa è caratterizzato per te il ghetto, se lo vedi come un immenso quartiere dormitorio oppure altro...

Per esempio io molti anni fa ho vissuto nove mesi per necessità in un quartiere a fortissima componente slava e con una minore presenza di turchi dove gli appartementi venivano snobbati a causa della loro presenza e da tutti era considerato come "ghetto".

E' quello che intendevo: l'immigrazione intraeuropea si è rivelata assimilabile mentre quella extraeuropea invece no.

Ad essere stretti nel discorso sono riusciti ad assimilarsi nel momento in cui sono arrivate immigrati che loro giudicano come "peggiori"...

Non parlo dei singoli individui ma di comunità etniche che oltre ad essere inassimilabili per eccessiva distanza etno-culturale dagli autoctoni, lo sono anche per la propensione alla violenza e alla criminalità oltre che per l'ostilità verso gli autoctoni stessi.

Il processo di assimilazione di cui si parla ora concerne una quantità di persone enorme e tende sempre più ad aumentare. Se prendessi 50000 polacchi e li sparpaglierei per l'Italia è scontato che questi tra 100 anni saranno italiani a tutti gli effetti come il resto della popolazione, il problema che qui si parla di voler assimilare milioni e milioni di persone...

Ovvio, infatti le classi operaie autoctone sono quelle che pagano tutto il prezzo dell'immigrazione senza ricavarci nulla. Aggiungi il fatto che certe etnie immigrate rimangono al fondo della scala sociale e non riescono a scalarla: un altro punto rimarcato da Sarrazin.

Ma te credi che agli industriali e più in generale alla borghesia freghi qualcosa della sorte dei loro connazionali costretti a vivere fianco a fianco con gli immigrati?

Ci sono possibilità di scalare la scala sociale se l'ambiente che alcuni gruppi hanno attorno è apertamente ostile?

Vero. L'Europa è uno dei continenti più sovraffollati e urbanizzati al mondo se escludiamo il territorio dell'ex-unione sovietica: un altra ragione (oltre alla terzomondizzazione e sostituzione etnica egli europei) per considerare una scelta demente quella di aprirsi all'immigrazione di massa da altri continenti.

Siamo già in troppi noi autoctoni.

Punti di vista che non sto qui a sindacare... la mia paura è quella di divenire un immenso sud America.