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Mostre 2022: fotografia & arte nella rappresentazione del corpo femminile

La pelle, sottile e traslucida come i marmi del Canova, è innervata come i petali dei fiori. La luce, che filtra da una finestra orientata a Nord, plasma i corpi femminili con drammatici effetti di chiaroscuro.

Ispirate alla pittura nord-europea del XVII secolo, a Rembrandt, Vermeer, Rachel Ruysch, le poetiche fotografie di Carla van de Puttelaar sono esposte per la prima volta a Milano nella personale dal titolo dal titolo Northern Lights (dal 31 marzo al 20 maggio Other Size Gallery), nell'ambito della Milano Art Week 2022. La fotografa olandese, classe 1967 e un dottorato in ritrattistica del 1600, nel suo lavoro affronta il tema più che mai attuale del corpo femminile. In un'epoca intrisa del culto del corpo, sottoposto a incessanti processi di manipolazioni e redesign, van de Puttelar ne propone una rappresentazione lontana dall'idealizzazione, dove una sottile mappa di segni, macchie, o lievi imperfezioni è lasciata libera di solcare la pelle, senza scalfirne la poetica bellezza. Tra le undici fotografie in mostra, ci sono i ritratti femminili della Rembrandt Series, confronto con i dipinti del maestro fiammingo commissionati dalla Rembrandt House di Amsterdam; quelli del progetto Galatea ispirato al mito greco dello scultore Pigmalione che, pregò Afrodite di rendere umana la sua scultura; e i fiori della serie Hortus Nocturnum, immortalati sul punto di appassire, e che, come scrive il curatore Claudio Composti, "subiscono lo scorrere del tempo e rappresentano, da sempre, la simbologia della caducità della vita e della bellezza che, appunto, sfiorisce. Epico memento mori, tipico degli still-life fiamminghi”.