Consegnato il primo lotto di caccia J-10C al Pakistan 31/03/2022 | Andrea Mottola

Lo scorso 11 marzo, presso la base aerea di Kamra/Minhas (Punjab), si è svolta la cerimonia di consegna ufficiale e di inserimento in servizio del primo lotto di 6 caccia multiruolo monomotore J-10C DRAGON di produzione cinese al 15° Squadrone dell’Aeronautica del Pakistan. Gli aerei pakistani – ufficialmente designati J-10CE/CP e tutti consegnati in configurazione monoposto – includono un pacchetto di missili aria-aria PL-10 a corto raggio a guida infrarossa e PL-15 a medio-lungo raggio con seeker radar attivo e motore a razzo basato su doppio pulsoreattore, mentre non è chiara la fornitura di eventuale munizionamento di precisione aria-sup, tra cui i missili antinave YJ-83K e antiradiazioni YJ-91. Nonostante la designazione differente, quindi, la variante consegnata al Pakistan dovrebbe includere tutte le dotazioni in termini di propulsione - motore turboventola WS-10B – avionica - radar AESA e IRST presente sul muso – e strutturali - sonda fissa per il rifornimento in volo e prese d’aria di tipo DSI - previsti per la variante utilizzata da Aeronautica e Aviazione Navale cinese. Come detto, si tratta del primo lotto di un numero mai ufficialmente comunicato di velivoli – le cifre oscillano tra i 25 e i 36 apparecchi – consegnato dopo 8 mesi dalla firma del contratto che ha reso il Pakistan il primo cliente estero del caccia cinese, sebbene si parlasse di tale acquisizione dal 2009. L’acquisto dei J-10C, oltre a consolidare ulteriormente il rapporto strategico tra Pechino e Islamabad, viene considerato da quest’ultima una sorta di risposta alle recenti acquisizioni indiane, in primis quella relativa ai 36 RAFALE. Tuttavia, le prestazioni dei caccia cinesi rappresentano sempre un’incognita, non essendo mai state testate in combattimento, senza dimenticare l’ancora scarsa esperienza industriale cinese nella produzione di sistemi ed equipaggiamenti complessi – in primis i sistemi propulsivi e gli apparati avionici – presenti sui propri velivoli, e non solo. Una carenza solo parzialmente colmata dall’ultratrentennale capacità di “reverse engineering” o di copie di sistemi sovietico/russi e occidentali (lo stesso J-10 adotta in modo evidente molte delle soluzioni configurative, strutturali e progettuali dell’israeliano LAVI). In secondo luogo, l’acquisizione dei J-10C porrà alcuni problemi non indifferenti nella gestione di una quinta linea logistico-manutentiva della flotta aerea da combattimento pakistana, linea che va ad aggiungersi a quelle di JF-17, F-16 e degli ultracinquantenni F-7/MiG-21 e MIRAGE III/5, seppure questi ultimi siano in dismissione e sostituiti proprio dai nuovi caccia cinesi.




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