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Separazione e divorzio non sono la stessa cosa. Si tratta di due scelte collegate tra loro, perché legate dalla fine della relazione tra due persone sposate, ma che hanno numerose differenze, sia a livello relazionale che legale e fiscale. Scopriamo quindi qual è la differenza tra separazione e divorzio, qual è tra le due la scelta migliore e anche qualche informazione in più sul tema, tra dati, storie e curiosità.

La separazione è il primo passo verso lo scioglimento del matrimonio: senza separazione infatti non è possibile procedere al divorzio.

Rispetto al divorzio la separazione è però una situazione momentanea, per cui sono previsti due finali: il ricongiungimento della coppia oppure il divorzio effettivo. Con la separazione infatti la coppia non mette fine al matrimonio, ma è come se lo sospendesse.

In questa situazione i coniugi non sono più obbligati a vivere nella stessa casa, né a mantenere il vincolo di fedeltà.

Ci sono diversi tipi di separazione, le diverse forme sono separazione consensuale, giudiziale e di fatto.
Con la separazione consensuale marito e moglie possono accordarsi in comune, davanti al sindaco, mentre con la separazione giudiziale sarà necessario accordarsi davanti ad avvocato e giudice. Nel caso della separazione di fatto invece non prevede accordi né consensuali né giudiziali, si tratta semplicemente della scelta di uno dei due coniugi di separarsi e andare via di casa.
Come abbiamo potuto intuire parlando di separazione, il divorzio è il definitivo scioglimento del rapporto matrimoniale, un’istituzione giuridica che attesta l’effettivo termine del matrimonio. Per divorziare è necessario andare davanti a un giudice e come per la separazione esistono diversi tipi di divorzio: il congiunto, ovvero quando entrambi i coniugi sono d’accordo sulle condizioni della fine del matrimonio, e il giudiziale, quando invece non si riescono a raggiungere gli accordi.

In Italia il divorzio è legale solo dal 1970 e da quel momento il numero di divorzi è stato sempre crescente, specialmente nel 2015, quando sono nati i divorzi e le separazioni brevi, anno in cui i divorzi sono aumentati del 57% circa. Non c’è una risposta unica a questa domanda, ma le tempistiche dipendono dalla procedura con la quale i due coniugi scelgono di separarsi.

Il divorzio breve ad esempio permette ai coniugi di divorziare in soli sei mesi dopo la separazione consensuale, e in un anno se la separazione è giudiziale. La differenza sostanziale tra separazione e divorzio è che con la separazione le due persone coinvolte sono ancora considerate coniugi, mentre con il divorzio questo legame si scioglie definitivamente.

Questo comporta che se due coniugi sono solamente separati non possono risposarsi e cominciare un nuovo matrimonio, ma possono comunque intraprendere un’altra relazione. Ciò vuol dire anche che due coniugi separati possono tornare insieme senza il bisogno di sposarsi nuovamente, mentre se una coppia divorziata vuole tornare insieme dovrà sposarsi di nuovo. La differenza tra separazione e divorzio comporta anche una diversa gestione per quanto riguarda gli assegni di mantenimento e nel caso ci siano bambini in famiglia anche per quanto riguarda l’affidamento.

Cambiano ovviamente anche i costi quando si tratta di separazione o di divorzio. La separazione consensuale ha costi minori rispetto alla separazione giudiziale, che è una vera e propria causa. Anche per quanto riguarda il divorzio i costi sono diversi, sia che si tratti di divorzio congiunto che giudiziale.

Tutte queste differenze ci fanno capire come in realtà non si possa rispondere in modo chiaro alla domanda se conviene la separazione o il divorzio. Ogni caso è a sé stante, le variabili sono tantissime, sia con i figli che senza, il consiglio è quello di affidarsi a professionisti competenti in grado di dare la giusta consulenza su cosa sia meglio fare caso per caso. Dal 1970 ad oggi il numero di divorzi e separazioni è sempre stato in aumento, anche se in questi ultimi due anni abbiamo assistito a un calo dei divorzi. Secondo l’Istat infatti nel 2020 ci sono stati -21.9% di divorzi e -18% di separazioni.

Questo calo però potrebbe essere anche causato dall’impossibilità di celebrare i matrimoni durante il periodo della pandemia, infatti sembra che nell’ultimo anno il numero di divorzi stia tornando in linea con i trend del 2019. Secondo gli ultimi dati disponibili forniti dall’Istat, è la Liguria la regione in cui ci sono stati più divorzi negli ultimi anni. Ad essa seguono Piemonte e Friuli Venezia Giulia.

Sappiamo anche che in Italia la maggior parte delle separazioni, circa l’85%, è consensuale, mentre i divorzi consensuali sono una percentuale minore, circa il 70%.