Guerra in Ucraina - Crimini di Guerra Russi

[brunik]

Nella Popasna catturata, gli invasori annunciarono una caccia ai civili: Gaidai

KIEV. 14 maggio. UNN. Gli occupanti stanno deportando con la forza gli abitanti della Popasna catturata nella regione di Luhansk, ha detto su Facebook il capo dell'OVA di Luhansk Serhiy Haidai , riferisce UNN .


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"Nel Popasna catturato, gli orchi hanno annunciato una caccia ai civili. Non si sa cosa stia succedendo agli invasori che sono con gli invasori", ha detto Gaidai.


Secondo lui, la città è stata completamente distrutta. Più di un migliaio e mezzo di residenti che non volevano andarsene sono rimasti occupati.


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Secondo Gaidai, i villaggi delle comunità di Hirska e Popasnyanska vengono spazzati via dalla faccia della terra. "I russi hanno fissato un nuovo obiettivo: distruggere tutto ciò che circonda la già distrutta Popasna. I villaggi delle due comunità di Gorskaya e Popasnyanskaya sono inondati ogni giorno dal fuoco nemico. Le case private dei contadini ora sono solo scatole di mattoni distrutte dai proiettili .


Secondo lui, più di 50 case sono state distrutte in un giorno. Grattacieli bruciavano nelle città. "Sette in una volta a Severodonetsk, uno a Rubezhnoye e numerose distruzioni del settore privato. A Lysychansk, i razzisti sono entrati nell'edificio amministrativo dello stabilimento di prodotti tecnici in gomma", ha detto Gaidai.


"Gli occupanti hanno intensificato il fuoco a Rubizhne, stanno cercando di fare breccia nella periferia. I russi hanno preso d'assalto Zolotye e Komyshuvakha, ma non hanno avuto successo. Toshkivka e Orikhove vengono costantemente colpiti", ha detto il capo dello Stato regionale di Luhansk Amministrazione.

[brunik]

Circa 2.500 cadiroviani hanno combattuto contro l'Ucraina: il loro compito era il genocidio degli ucraini - intelligence

KIEV. 15 maggio. UNN. Circa 2.500 cadiroviani hanno preso parte all'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia. Il loro compito principale era intimidire e genocidiare gli ucraini. Lo ha riferito la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, riferisce UNN .


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Secondo il secondo livello dell'offensiva, i cadiroviti perquisirono appartamenti, maltrattarono ostaggi e civili, saccheggiarono e derubati.


Dopo che le truppe russe iniziarono a subire le prime perdite su larga scala, ai cadiroviti fu ordinato di fermare gli occupanti in ritirata e di sparare a dimostrazione di coloro che si rifiutavano di combattere.


I mercenari di Kadyrov, che sono stati vergognosamente respinti da Kiev e Chernihiv, si sono trasferiti nelle direzioni di Luhansk e Mariupol, dove hanno continuato a saccheggiare e girare video delle loro "prodezze" per TikTok.


È interessante notare che, nonostante il finto addestramento, lo spirito combattivo e l'equipaggiamento dei ticker di Kadyrov, anche al di fuori della zona delle ostilità attive, su 2.500 mercenari, circa 100 morirono, quasi 300 furono feriti e più di 60 fuggirono dall'Ucraina, lasciando armi e munizioni.


Aggiungiamo


Dall'inizio dell'invasione russa, le forze armate dell'Ucraina hanno distrutto circa 27.400 occupanti.

[Indra88]

[brunik]

Un altro civile ucciso dai russi, corpo ritrovato nell'oblast di Kiev





Roman Petrenko - Lunedì 16 maggio 2022, 169
Il 15 maggio, in una striscia di foresta vicino al villaggio di Vyshehrad, nella regione di Buchansk, nell'oblast di Kiev, le forze dell'ordine hanno trovato una vittima delle ostilità.
Fonte: Polizia della regione di Kiev
Dettagli: Il corpo di un civile era tra i cespugli ed era appena coperto di terra. Secondo i dati preliminari, l'uomo è morto per ferite da arma da fuoco alla schiena.
Il 28enne residente di Kolonshchyna si è scoperto che viveva con i suoi genitori nel villaggio di Kolonshchyna, vicino a Makarov. Scomparve durante l'occupazione russa.
Il corpo del civile è già stato inviato per un esame forense.
Promemoria: il 22 aprile si è appreso che nell'Oblast di Kiev le forze dell'ordine avevano trovato i corpi di 1.084 civili, il 75% era stato ucciso da armi leggere.

[brunik]

Nella regione di Kherson, gli occupanti hanno sparato di nuovo su un convoglio di civili, si sa che tre persone sono morte

KIEV. 18 maggio. UNN. Nella regione di Kherson il giorno prima gli occupanti russi hanno sparato su un convoglio di civili, uccidendo almeno tre persone, è stata aperta un'indagine, secondo l' UNN , citando dati della Procura generale.


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Secondo l'indagine, il 17 maggio 2022, le truppe russe vicino al villaggio di Davidov Brid hanno sparato da un sistema di tiro al volo "Hail" una colonna di auto civili con persone che cercavano di guidare verso il distretto di Berislav nella regione di Kherson. Almeno tre persone sono stati uccisi e altri sei feriti. natura e gravità ", si legge nella nota.


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L'UCP ha sottolineato che tali azioni rappresentano una minaccia diretta per la vita e la salute dei civili, contrariamente al diritto umanitario internazionale, che proibisce esplicitamente gli attacchi a civili e oggetti civili.


Sotto la guida procedurale dell'ufficio del procuratore regionale di Kherson, è in corso un'indagine preliminare su un procedimento penale per violazione delle leggi e dei costumi di guerra combinata con omicidio premeditato (parte 2 dell'articolo 438 del codice penale ucraino).


Aggiunta


Un caso simile si è verificato il 12 maggio. Poi il nemico di "Gradov" ha sparato a un corteo di civili mentre usciva dalla regione occupata di Kherson, il bambino è stato ferito.


Fonte: UNN

[brunik]

(ANSA) - ROMA, 17 MAG - Nel territorio temporaneamente occupato della regione di Lugansk, le forze russe hanno lanciato l'arruolamento forzato della popolazione locale.


Gli invasori minacciano di giustiziare i residenti maschi che si rifiutano di combattere contro l'Ucraina.


Lo ha annunciato il commissario per i diritti umani del parlamento di Kiev Liudmyla Denisova, riferisce Ukrinform.
"Gli occupanti russi stanno cercando nell'area uomini che si sono trasferiti in profondità nei territori occupati e in luoghi più sicuri dove fuggire dai bombardamenti. Fanno irruzione in appartamenti, famiglie e aree suburbane. I coscritti vengono portati via sotto la minaccia delle armi e in caso di qualsiasi resistenza, gli uomini sono minacciati di esecuzione", ha sottolineato il difensore civico.
Secondo Denisova, la mobilitazione forzata degli abitanti dei territori occupati è vietata dall'articolo 51 IV della Convenzione di Ginevra relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra. (ANSA).

[Canaglia]

Una considerazione ovvia ma necessaria: le prove dei crimini sono riscontrabili solo nel momento in cui i russi lasciano i territori occupati.
Che è poi quello che è accaduto a Bucha, Irpin e in tutta la cintura di Kiev.
Pertanto fin quando resteranno occupate nessuno può sapere con certezza quello che hanno combinato e stanno combinando a Mariupol e Kherson.
Di Kherson si parla meno che di Mariupol, ma mentre a Mariupol c'è stata una distruzione bellica in senso lato (cioè una battaglia distruttiva tipo Grozny, Aleppo ecc.), Kherson è invece più un'occupazione con risvolti simili a quanto visto intorno a Kiev

[Canaglia]

Ue: ci sono le prove che la Russia ruba il grano ucraino

"Putin sta usando il tema alimentare come un'arma, l'impatto si sente non solo sull'Ucraina ma in Africa e Asia: non abbiamo dubbi che le truppe russe rubano il grano ucraino o distruggono le scorte, si cono varie prove. Non possiamo dire cosa possiamo e vogliamo fare per contrastare la situazione perché è in corso una guerra ma sono in corso discussioni su come intervenire una volta che le navi hanno lasciato i porti". Lo ha detto un portavoce della Commissione Ue. "Bisogna sollevare la questione a libello globale e lo stiamo facendo, l'Egitto si è rifiutato di accettare grano rubato dall'Ucraina".

[brunik]

questo è l'art del NYT con tutte le foto e i video

https://www.nytimes.com/2022/05/19/w...xecutions.html


Nuove prove mostrano come i soldati russi hanno giustiziato uomini a Bucha
Testimonianze e video ottenuti dal New York Times mostrano come i paracadutisti russi abbiano giustiziato almeno otto uomini ucraini in un sobborgo di Kiev il 4 marzo, un potenziale crimine di guerra.

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BUCHA, Ucraina — È l'ultima volta che gli uomini vengono visti vivi: in due video, paracadutisti russi li fanno marciare sotto tiro lungo una strada a Bucha, un sobborgo di Kiev. Alcuni dei prigionieri ucraini sono ingobbiti, tenendo le cinture di quelli davanti a loro. Altri hanno le mani sopra la testa. "Cammina a destra, puttana", ordina loro uno dei soldati.

I video, filmati il ​​4 marzo da una telecamera di sicurezza e da un testimone in una casa vicina e ottenuti dal New York Times, sono la prova più evidente che gli uomini fossero sotto la custodia delle truppe russe pochi minuti prima di essere giustiziati.

"Gli ostaggi giacciono lì, contro il recinto", dice la persona che filma uno dei video. Conta: “Uno, due, tre, certo, quattro, cinque, sei…” In totale sono trattenute nove persone.

Un video ottenuto dal Times mostrava un gruppo di uomini ucraini condotto alla base russa improvvisata.
Il video finisce. Ma otto testimoni hanno raccontato al Times cosa è successo dopo. I soldati hanno preso gli uomini dietro un vicino edificio per uffici che i russi avevano preso in consegna e trasformato in una base improvvisata. Ci sono stati degli spari. I prigionieri non sono tornati.

Un video di drone girato il giorno dopo, il 5 marzo, ottenuto anche dal Times, è la prima prova visiva che conferma i resoconti dei testimoni oculari. Mostrava i cadaveri che giacevano a terra accanto all'edificio degli uffici in via Yablunska 144 mentre due soldati russi stavano di guardia accanto a loro. Tra i corpi era visibile un lampo di blu brillante: il prigioniero con la felpa blu.

Le riprese dei droni girate per l'esercito ucraino e ottenute da The Times hanno mostrato soldati russi in piedi accanto ai corpi degli uomini un giorno dopo l'esecuzione.
Una fotografia dei corpi degli uomini giustiziati che giacevano in un cortile, alcuni con le mani legate, faceva parte di una serie di immagini che hanno ricevuto l'attenzione globale all'inizio di aprile dopo che le forze russe si sono ritirate da Bucha. I leader russi ai massimi livelli hanno ripetutamente negato le irregolarità a Bucha e descritto le immagini come una " provocazione e fake ".

Ma un'indagine di una settimana del Times fornisce nuove prove - inclusi i tre video - che i paracadutisti russi hanno radunato e giustiziato intenzionalmente gli uomini fotografati nel cortile, coinvolgendo direttamente queste forze in un probabile crimine di guerra. I ministeri degli affari esteri e della difesa russi non hanno risposto alle richieste di commento sui risultati del Times.

Per scoprire cosa è successo a questi uomini, il Times ha trascorso settimane a Bucha intervistando un sopravvissuto, testimoni, coroner, polizia e funzionari militari. I giornalisti hanno raccolto video inediti del giorno dell'esecuzione, alcune delle uniche prove finora per tracciare i movimenti finali delle vittime. Il Times ha perlustrato i social media alla ricerca di segnalazioni di persone scomparse, ha parlato con i familiari delle vittime e, per la prima volta, ha identificato tutti gli uomini giustiziati e il motivo per cui la maggior parte di loro è stata presa di mira.

Erano mariti e padri, negozi di alimentari e operai che vivevano una vita civile ordinaria prima della guerra. Ma con le restrizioni agli uomini che lasciavano il paese, insieme alla determinazione di proteggere le loro comunità, la maggior parte degli uomini si unì a varie forze di difesa nei giorni prima di essere uccisi. Quasi tutti vivevano a pochi passi dal cortile in cui sarebbero poi sdraiati i loro corpi.

Ritorno a Bucha
I soldati russi sono entrati per la prima volta a Bucha alla fine di febbraio, giorni dopo l'inizio della guerra, mentre avanzavano verso Kiev. Le forze ucraine erano pronte per loro. Hanno devastato i paracadutisti russi in testa alla colonna in un'imboscata . Gli avvisi di morte e le interviste con prigionieri russi pubblicati da uno YouTuber ucraino indicano che almeno due unità di paracadutisti - il 104° e il 234° reggimento d'assalto aviotrasportato - hanno subito perdite.

I russi si ritirarono e si raggrupparono prima di tornare il 3 marzo, dirigendosi verso Yablunska Street, una lunga arteria che attraversa la città. Le riprese delle telecamere di sicurezza ottenute dal Times mostrano che i soldati, come quelli caduti in un'imboscata alla fine di febbraio, erano paracadutisti. Il video li mostra alla guida di veicoli, come i modelli BMD-2, BMD-3 e BMD-4, utilizzati quasi esclusivamente dalle forze aviotrasportate russe, secondo gli esperti dell'International Institute for Strategic Studies e del Royal United Services Institute .

I paracadutisti hanno pattugliato l'area, conducendo perquisizioni casa per casa e operando dentro e fuori da 144 Yablunska Street, un edificio per uffici di quattro piani che i russi hanno trasformato in una base e in un ospedale da campo.

A circa 300 iarde da quella base, in via Yablunska 31, Ivan Skyba, un costruttore di 43 anni, e altri cinque combattenti stavano presidiando un posto di blocco improvvisato quando i russi tornarono. Avevano una granata, giubbotti antiproiettile e un fucile tra di loro, ha detto Skyba al Times.

Avvisati via radio che i russi erano tornati a Bucha e si stavano muovendo nella loro direzione, si sono nascosti nella casa accanto al checkpoint, insieme alla proprietaria, Valera Kotenko, 53 anni, che aveva portato tè e caffè ai combattenti, ha detto Skyba.

Successivamente sono stati raggiunti da altri due combattenti, Andriy Dvornikov e Denys Rudenko, l'uomo che indossava la felpa blu nel video. Mentre i nove uomini si nascondevano, mandavano messaggi e chiamavano i propri cari. Il signor Rudenko ha inviato un messaggio al suo migliore amico dicendo che erano intrappolati. “Non chiamare. Componerò più tardi", ha scritto.

Gli uomini si sono rifugiati lì durante la notte. La mattina del 4 marzo si resero conto che una fuga era impossibile. "Siamo circondati", ha scritto il signor Rudenko al suo amico. “Per ora ci stiamo nascondendo. Stanno sparando da veicoli blindati e di grosso calibro”.

Il signor Dvornikov, un fattorino, ha chiamato sua moglie, Yulia Truba, alle 10:20, ha detto al Times. “Non possiamo uscire. Ti chiamerò quando chiamo", ha detto, prima di dirle di cancellare tutti i loro messaggi e di prepararsi per l'evacuazione. "Ti amo", ha detto.

Circa un'ora dopo, i soldati russi che stavano conducendo ricerche hanno trovato gli uomini e li hanno costretti tutti e nove, incluso il proprietario della casa, a uscire di casa sotto la minaccia delle armi, ha detto Skyba. I soldati hanno perquisito gli uomini alla ricerca di tatuaggi che potessero indicare l'affiliazione militare e hanno fatto togliere ad alcuni di loro giacche e scarpe invernali. Poi li hanno accompagnati alla base russa al 144 di Yablunska Street.

Quello che è successo dopo è stato descritto ai giornalisti del Times dal signor Skyba e da sette testimoni civili che anche le forze russe hanno radunato dalle case vicine e trattenute in un gruppo separato dai combattenti prigionieri.

I testimoni hanno detto di aver visto il gruppo di prigionieri nel parcheggio davanti alla base russa con le magliette infilate sopra la testa. Yura Razhik, 57 anni, che vive di fronte all'edificio degli uffici, ha detto che alcuni avevano le mani legate. I soldati russi li hanno fatti inginocchiare e poi hanno sparato a uno degli uomini, Vitaliy Karpenko, 28 anni, quasi immediatamente, ha detto Skyba. Il signor Razhik ha detto di aver anche assistito alla sparatoria.

Il signor Skyba e un altro prigioniero, Andriy Verbovyi, sono stati quindi portati all'interno dell'edificio, ha detto, dove sono stati interrogati e picchiati prima che il signor Verbovyi venisse colpito e ucciso. I soldati hanno riportato il signor Skyba al parcheggio, dove erano ancora trattenute le altre guardie del posto di blocco.

A un certo punto, una delle guardie del posto di blocco ha confessato ai russi che erano combattenti, ha detto Skyba, e quell'uomo alla fine è stato lasciato andare. Ora è indagato dalle autorità ucraine, secondo un comandante militare locale e gli investigatori; un documento del governo visto dal Times specifica che è per "alto tradimento".

I soldati hanno discusso cosa fare con gli uomini rimasti. "Sbarazzati di loro, ma non qui, quindi i loro corpi non sono sdraiati", ha detto uno, secondo il signor Skyba.

Gli ostaggi sono stati fatti marciare circa 300 iarde a Via Yablunska 144

Un'esecuzione in cortile
Due soldati russi hanno portato il signor Skyba e gli altri prigionieri in un cortile sul lato dell'edificio, dove giaceva già il corpo di un altro morto, ha detto il signor Skyba. Il Times ha identificato quell'uomo come Andriy Matviychuk, 37 anni, un altro combattente scomparso il giorno prima. È stato colpito alla testa, secondo il suo certificato di morte.

Il signor Razhik e altri testimoni detenuti fuori dall'edificio degli uffici hanno visto i soldati portare i prigionieri fuori dalla vista, hanno detto. Poi risuonarono degli spari.

“Mi hanno sparato e sono caduto. Il proiettile mi è entrato nel fianco”, ha detto Skyba. Le foto che ha condiviso delle sue ferite mostrano una ferita d'ingresso e di uscita nella parte sinistra dell'addome. Un medico di Bucha che ha curato la sua ferita e un referto medico esaminato dal Times hanno confermato la lesione.

"Sono caduto e ho finto di essere morto", ha detto. “Non mi sono mosso e non ho respirato. Fuori faceva freddo e si vedeva il respiro delle persone".

Il signor Skyba giaceva lì mentre i soldati sparavano un'altra raffica contro uomini feriti che si stavano ancora muovendo. Ha aspettato per circa 15 minuti fino a quando non ha più potuto sentire le voci dei soldati. Poi è scappato.

Tetyana Chmut, il cui giardino confina con il cortile in via Yablunska 144, era tra i residenti detenuti e successivamente rilasciati dai russi, insieme alla sua famiglia. Più tardi, il 4 marzo, quando la signora Chmut è scappata dalla sua casa per ripararsi nel seminterrato di un vicino, ha visto i corpi giacere nel cortile. Una vicina della signora Chmut, Marina Chorna, ha visto i corpi due giorni dopo quando è emersa dal suo seminterrato dopo che le truppe russe che occupavano la sua casa se ne sono andate.

I corpi degli uomini uccisi nel parcheggio e all'interno dell'edificio sono stati portati nel cortile e, insieme alle altre sei vittime, vi sarebbero rimasti per quasi un mese.

Prove di un crimine di guerra
Quattro settimane dopo, dopo che le forze russe si erano ritirate da Bucha, i giornalisti del Times hanno visitato la scena delle esecuzioni. Il muro e i gradini dell'edificio erano butterati da fori di proiettili. Sull'altro lato del cortile, sparsi a pochi metri da dove giacevano i corpi, sono stati spesi bossoli 7,62x54R, usati nelle mitragliatrici della serie PK di progettazione sovietica e nei fucili da cecchino Dragunov comunemente usati dalle truppe russe. Il Times ha anche trovato un proiettile 7,62x54R non sparato all'interno dell'edificio.

Altre prove lasciate dai russi indicano due specifiche unità di paracadutisti che potrebbero aver occupato l'edificio. I documenti di trasporto per casse di armi e munizioni elencavano le unità 32515 e 74268, corrispondenti rispettivamente al 104° e 234° reggimento d'assalto aviotrasportato. Entrambe le unità hanno subito pesanti perdite durante il primo tentativo russo di entrare a Bucha a febbraio.

Gli investigatori del Servizio di sicurezza dell'Ucraina, o SBU, hanno anche fornito al Times l'immagine di una toppa recuperata dall'interno dell'edificio con l'emblema del 104° reggimento e un elenco di soldati russi recuperati dall'edificio. Cercando sui siti web dei social media russi e in altri database per il nome di ogni soldato, il Times ha scoperto che almeno cinque dei soldati nominati avevano collegamenti apparenti al 104° reggimento. Altri hanno pubblicato immagini di se stessi con in mano bandiere da paracadutista o con indosso uniformi da paracadutista. Alcuni hanno indicato la loro posizione come Pskov, la città che è il quartier generale sia del 104° che del 234° reggimento.

L'esecuzione dei combattenti catturati e del proprietario della casa a Bucha "è il tipo di incidente che potrebbe diventare un valido motivo per perseguire i crimini di guerra", ha affermato Stephen Rapp, ex ambasciatore generale degli Stati Uniti per problemi di crimini di guerra. I prigionieri, essendo stati disarmati e presi in custodia dai russi, erano "fuori dal combattimento", secondo le leggi di guerra, ha detto il signor Rapp. Secondo le Nazioni Unite e il Comitato Internazionale della Croce Rossa, tali leggi implicano che i prigionieri devono essere trattati con umanità e protetti dai maltrattamenti in ogni circostanza.

Oltre ai soldati che hanno sparato agli uomini, i loro comandanti potrebbero essere accusati se fossero a conoscenza delle uccisioni e non avessero agito per prevenire o punire la condotta, ha detto il signor Rapp.

Una ricerca disperata
Il 4 marzo, dopo che gli uomini hanno smesso di rispondere alle chiamate e ai messaggi di testo, i loro fratelli, mogli, madri e amici hanno iniziato un'agonizzante ricerca per loro. Le forze russe hanno pattugliato le strade di Bucha, quindi i parenti sono andati online, chiedendo informazioni sui social media.

Un biglietto fotografato accanto a un corpo non identificato, e diffuso su Telegram, forniva dettagli sulla persona a chiunque potesse cercarlo. L'uomo è stato poi identificato come Valera Kotenko. La nota recita: “Città di Bucha, via Yablunska 144. Indossa una maglietta nera e pantaloni da jogging blu con tre strisce bianche.Credito...Polizia regionale di Kiev

"Mio nipote Denys (con berretto e occhiali) ha smesso di rispondere tre giorni fa", ha scritto su Facebook Valentina Butenko, zia del signor Rudenko . "Qualcuno sa qualcosa di lui?"

"Aiuta a trovare quest'uomo", ha scritto Elena Shyhan con una foto di suo marito, Vitaliy. "La sua famiglia è molto preoccupata, ma non stiamo perdendo la speranza".

Nel frattempo, i corpi degli uomini sono rimasti nel cortile. Una volta che i russi sono fuggiti quasi un mese dopo, l'immagine grafica della scena ha catturato l'attenzione del mondo e quella delle famiglie che si affannavano per trovare indizi.

Liudmyla Nakotechnaya, la madre del signor Dvornikov, ha visto la foto su Facebook . Il suo commento diceva: “Oh mio dio! Oh mio Dio! Mio caro figlio!”

Anche la signora Shyhan ha visto l'immagine. Ha modificato il suo post di settimane prima con una sola riga: "Smetti di cercare. L'abbiamo trovato".

Benjamin Foley, Aleksandra Koroleva e John Ismay hanno contribuito al reporting. Dmitriy Khavin ed Emily Sternlicht hanno contribuito alla produzione di video e Oksana Nesterenko ha contribuito alla ricerca.

[bimbogigi]

Gli occupanti hanno sparato su uno degli ultimi due ospedali per la popolazione nella regione di Luhansk - Gaidai

KIEV. 28 aprile. UNN. Gli occupanti russi hanno sparato su uno degli ultimi due ospedali, che fornisce assistenza alla popolazione colpita nella regione di Luhansk, ha affermato sul Telegram il capo dell'OVA di Luhansk Sergei Gaidai , scrive l' UNN .


Citazione


"Tre piani dell'ospedale di Severodonetsk sono stati danneggiati, luce e acqua sono scomparse", ha detto Gaidai.


Secondo lui, i russi hanno sparato all'istituto medico il 27 aprile intorno alle 11:00.


"Ci sono solo due ospedali rimasti nella regione di Luhansk, che forniscono assistenza alla popolazione colpita ... Come puoi vedere, l'esercito russo ha in qualche modo limitato le capacità di uno di loro", ha affermato il capo dell'OVA.


Dettagli


Secondo Gaidai, tre piani dell'ospedale sono stati distrutti. "Su uno di loro, un proiettile ha colpito direttamente il reparto. Una donna che era lì è morta sul colpo. A proposito, è stata ricoverata in ospedale la scorsa settimana con ferite da schegge alle gambe", ha detto il funzionario.


Anche sul territorio dell'istituto medico, secondo Gaidai, il locale caldaia e i magazzini sono stati danneggiati. Luce e acqua sono scomparse dall'ospedale dopo i bombardamenti.


"I medici continuano a fornire assistenza alla popolazione", ha affermato.

ricominciano come glio sopedali in siria ??