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Nel balcone di casa aveva allestito una vera e propria postazione di tiro e per circa un mese, appostato al quinto piano tra via Friuli e via Muratori zona Porta Romana, a Milano, avrebbe sparato sui passanti, sulle auto in sosta (su cui avrebbe apposto delle immagini pornografiche) ma anche su finestre dei vicini e vetrine dei negozi. Tutto sempre e solo con fucili e pistole a piombini ad aria compressa. Venerdì 8 aprile per lui - L.B, avvocato giuslavorista milanese di 51 anni - sono iniziati i guai: gli agenti del commissariato Porta Monforte guidati da Manfredi Fava lo hanno indagato per danneggiamento e tentate lesioni.

I detective sono arrivati al professionista dopo una serie di sopralluoghi e incrociando testimonianze presenti nelle denunce e traiettorie dei proiettili esplosi. Venerdì è scattata la perquisizione d'iniziativa della sua abitazione alla ricerca di armi ed esplosivi. Una volta nell'appartamento i poliziotti hanno trovato e sequestrato 4 pistole e 4 fucili ad aria compressa, oltre a pallini di piombo e ferro.

Nell’appartamento, inoltre, sono stati trovate anche alcune tute mimetiche e abiti da donna che il 51enne - secondo quanto riferito da via Fatebenefratelli - avrebbe utilizzato per travestirsi prima di compiere le sue azioni. Non solo, durante la perquisizione sono saltate fuori delle sagome di cartone bucate - simili ai bersagli presenti nei poligoni - con le quali si sarebbe allenato a colpire. Dietro agli episodi (circa una ventina solo nell'ultimo mese, in un caso con un ferito lieve) non ci sarebbe nessun motivo sensato. L'uomo, inoltre, non avrebbe cercato di giustificarsi davanti ai poliziotti. Il 51enne, infine, è stato segnalato al centro psicolosicale di zona; gli esperti valuteranno le sue condizioni psichiche.