Gli immigrati hanno diritto al ricongiungimento familiare anche se non hanno un lavoro fisso. Basta che dimostrino di guadagnare, anche con lavori occasionali, poco più di 4.900 euro l'anno. In pratica l'importo dell'assegno sociale che, per il 2009, è fissato in circa 409 euro mensili. Lo sottolinea la Cassazione che ha respinto un ricorso del ministero dell'Interno contro la domanda di ricongiungimento familiare presentata da un senegalese. I giudici della prima sezione civile, con la sentenza 11803, richiamano quanto espressamente previsto dalla legge Bossi-Fini sull'immigrazione (189/02).
Il ministero aveva presentato ricorso contro una decisione dei giudici di Milano che avevano annullato il provvedimento del questore di Lecco nei confronti di un senegalese che nel 2003 aveva chiesto l'autorizzazione all'ingresso in Italia, in nome del diritto al ricongiungimento familiare, della figlia nata nel 1986. Il questore aveva negato il nulla osta osservando che l'immigrato non era «titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato della durata di almeno un anno». A questo proposito la Cassazione ricorda che la Bossi-Fini, all'articolo 29, «non richiede la titolarità di un contratto di lavoro, ma soltanto che lo straniero dimostri la disponibilità di un reddito annuo derivante da fonti lecite non inferiore all'importo dell'assegno sociale».
In pratica se l'immigrato può dimostrare di guadagnare, anche con lavori saltuari, ma tutti nei confini della legalità, 4.908 euro l'anno, ha tutto il diritto di far venire in Italia un figlio. I giudici precisano inoltre, sempre richiamandosi alla Bossi-Fini, che «l'importo annuo deve essere raddoppiato se si chiede il ricongiungimento di due o tre familiari e triplicato per quattro o più familiari».
Il ministero dell'Interno, nel ricorso che è stato respinto dalla Cassazione, obiettava anche che la figlia del senegalese era diventata maggiorenne prima ancora che il questore rispondesse alla prima richiesta. Ma anche su questo punto la Corte ha replicato negativamente: «Si considerano minori i figli di età inferiore a 18 anni al momento della presentazione dell'istanza». Come dire: basta depositare la domanda il giorno prima del diciottesimo compleanno.
A commento della pronuncia, per il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, «servono norme nuove per impedire sentenze ridicole che sono fuori dalla realtà. Con pochi mezzi e senza lavoro fisso non ci possono essere condizioni di vita accettabili. La Cassazione appare fuori dal mondo».
Per la capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, le sentenze «non dovrebbero essere commentate ma solamente applicate», ma «poiché il senatore Gasparri si sta stracciando le vesti, mi preme sottolineare che non c`è proprio nulla di scandaloso in una sentenza che finalmente slega il diritto al ricongiungimento familiare dal contratto di lavoro».

23 Maggio 2009


Per gli immigrati ricongiungimenti con 4.900 euro - Il Sole 24 ORE