Originariamente Scritto da
cimad5
https://spicy.robadadonne.it/donna-i...di-sito-porno/
Pigmalione, secondo il mito greco, si era costruito una statua di donna di cui si era perdutamente innamorato, al punto da chiedere alla dea Afrodite di trasformarla in un essere vivente.
Questo perché lo scultore non aveva trovato altra donna, all’infuori di Galatea, la statua diventata umana, che rispecchiasse tutte le caratteristiche che lui ricercava nel sesso femminile.
Insomma, sin dall’antichità gli uomini hanno cercato di attribuire qualità e doti per “costruire” l’ipotetica donna ideale, secondo valori molto variabili a seconda del luogo, della cultura e, chiaramente, dei canoni estetici.
Oggi queste idee potrebbero sembrare decisamente fuori luogo, dato che sulla questione “donna ideale” sembrano essere pesati sempre molti stereotipi tipicamente maschilisti, fra chi la voleva caratterialmente remissiva e silenziosa, o chi, invece, ne cercasse curve giunoniche o vitini di vespa. Eppure, pare che il tentativo di etichettare l’intera categoria femminile sotto standard precisamente definiti sia tutt’altro che fuori moda, come testimonia anche l’esperimento portato avanti dal sito porno xHamster, che, indagando fra 50 mila donne e uomini sparsi in 150 paesi, ha cercato appunto di tracciare il profilo della “benedetta” donna ideale.
Scopriamo allora chi è questa “dea greca”, come si legge nel post pubblicato sul social, che incarnerebbe tutte le qualità che una donna dovrebbe avere.
Si chiama Shy Yume, ha 25 anni, è eurasiatica, ha capelli lunghi e scuri e occhi blu, una coppa D di seno, un sedere ben tornito e una vita stretta ma non troppo. Una vera bellezza da urlo, insomma… A cui si aggiunge il fatto di essere completamente rasata, bisessuale, e… di non essere una femminista.
Certamente ci sono alcune cose che ci lasciano a dir poco perplesse, sottolineate peraltro giustamente da Carina Hsieh in un articolo per Cosmopolitan: partiamo proprio dal nome, “Shy”, che significa timida, dimessa. Un modo “elegante” per indicare implicitamente una dote caratteriale desiderata. Del resto, non è un caso neppure se molti, nel sondaggio, abbiano indicato tra i desiderata l’etnia asiatica: più del 10% ha infatti citato questa caratteristica, a fronte di un 38% che ha parlato, più genericamente, di “ragazza da sogno bianca” (alla faccia del razzismo), percentuali che hanno conferito a Shy l’euroasiaticità. “L’immagine della donna eurasiatica sottomessa e ipersessualizzata è particolarmente inquietante perché si basa su vecchie fantasie orientali – spiega la dottoressa Beth Lew-Williams, di Princeton – L’Occidente ha a lungo immaginato che l’Oriente e il suo popolo fossero servili, soprattutto le sue donne“.
La scelta di preferire una donna asiatica, quindi, è spiegata da ragioni che vanno ben al di là di apprezzabili canoni estetici.
Veniamo al punto bisessualità: scelta fatta da più del 40% degli intervistati, mentre poco meno del 35% ha risposto in favore dell’eterosessualità, e un restante 13% ha dichiarato di non avere preferenza rispetto all’orientamento sessuale.
Per quanto riguarda la faccenda del femminismo, ad esempio, abbiamo ancora dei dubbi; checché se ne dica, spaventa notevolmente una buona fetta di uomini che vedono messa a repentaglio la propria posizione da maschio alfa da donne dotate anche del minimo potere, tanto che addirittura il 60% dei partecipanti al sondaggio ha escluso categoricamente che la loro donna ideale potesse essere una femminista.
Il che significa, letto sotto una luce più concreta, che la donna ideale non dovrebbe aspirare all’empowerment, rivendicare i propri diritti ed essere autonoma sì, ma non troppo. Vedasi quindi la parte scritta poc’anzi sulla questione remissività e servilità.
Per quanto riguarda la faccenda del femminismo, ad esempio, abbiamo ancora dei dubbi; checché se ne dica, spaventa notevolmente una buona fetta di uomini che vedono messa a repentaglio la propria posizione da maschio alfa da donne dotate anche del minimo potere, tanto che addirittura il 60% dei partecipanti al sondaggio ha escluso categoricamente che la loro donna ideale potesse essere una femminista.
Il che significa, letto sotto una luce più concreta, che la donna ideale non dovrebbe aspirare all’empowerment, rivendicare i propri diritti ed essere autonoma sì, ma non troppo. Vedasi quindi la parte scritta poc’anzi sulla questione remissività e servilità.
Ancora di più lo è se, nel 2019, uomini e donne sognano una donna ideale che sia, per dirla in maniera nuda e cruda, tettona, sexy, che non rompa troppo le scatole con le sue “cavolate femministe” e sostanzialmente muta.