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Un cortissimo lembo di stoffa che da più di 50 anni fa parlare di sé, diventando il simbolo dell’emancipazione femminile. Stiamo parlando della minigonna, un capo di abbigliamento intramontabile che non passa mai di moda e che ha condotto le donne lungo un percorso di libertà sul proprio corpo.
La minigonna è infatti uno dei capi più simbolici del Novecento, un oggetto che ha rivoluzionato i valori sociali e il gusto estetico di quell’epoca portando con sé una nuova idea di femminilità improntata alla libertà di espressione. Un cortissimo lembo di stoffa che da più di 50 anni fa parlare di sé, diventando il simbolo dell’emancipazione femminile. Stiamo parlando della minigonna, un capo di abbigliamento intramontabile che non passa mai di moda e che ha condotto le donne lungo un percorso di libertà sul proprio corpo.
La minigonna è infatti uno dei capi più simbolici del Novecento, un oggetto che ha rivoluzionato i valori sociali e il gusto estetico di quell’epoca portando con sé una nuova idea di femminilità improntata alla libertà di espressione. Da quel momento la minigonna ha subito una rapida ascesa grazie anche a celebrities dell’epoca che contribuirono al suo successo. Tra queste, la modella Twiggy diventata il simbolo delle donne avanguardiste. Seguita da Brigitte Bardot e Jackie Kennedy che la resero un capo versatile da indossare tutti i giorni iniziando un percorso di cambiamento negli usi e costumi sociali che fino a quel momento vedevano la donna relegata esclusivamente al ruolo di mamma e angelo del focolare.
Negli anni ’70 la minigonna diventa oggetto di critiche da parte dello stesso movimento femminista, che vedeva questo capo di abbigliamento come il simbolo della “donna oggetto”. Soltanto negli anni ’90 la minigonna trova la sua massima espressione grazie a stilisti come Yves Saint Laurent, Gianni Versace e Karl Lagerfeld, che la resero un capo must have delle loro collezioni nelle forme e misure più disparate. Ancora oggi la minigonna è un trend intramontabile, amata da tutti gli stilisti che non mancano di inserirla in passerella presentandola in modelli sempre più contemporanei e innovativi. Nel 2015, inoltre, è stata istituita la giornata mondiale della minigonna che cade ogni 6 giugno. A volerla è Rachid Ben Othman, presidente della Lega in difesa della Laicità e della Libertà, e l’attivista femminista Najet Bayoudh, in segno di protesta contro un atto discriminatorio nei confronti di una studentessa algerina, alla quale era stato impedito di sostenere un esame a causa della sua gonna, ritenuta troppo corta. La minigonna non conosce limiti in termini di abbinamento e può essere indossata in ogni occasione da mattina a sera. Il risultato? Un capo chiave del guardaroba dallo stile versatile e che permette di personalizzare ogni look. Insieme a collant colorati e sneakers per look casual da tutti i giorni o con blazer e décolleté per outfit formali, la certezza è che la minigonna risolverà sempre ogni indecisione in fatto di stile.
Inoltre, la minigonna non conosce stagione e sebbene scopra le gambe può essere sfoggiata dall’inverno all’estate senza riserva anche a gambe nude. Un esempio? L’outfit di Hailey Bieber che abbina una gonna di jeans con spacco centrale a un top e un paio di stivali alti per un look casual e street style.