In questi giorni ho letto affermazioni molto gravi da parte di sedicenti socialisti che acclamano Stalin e non a caso sono attratti da loschi figuri come Putin.
Con questo post il Partito vuole affermare un concetto importante, ovvero che il socialismo deve essere una cosa che AGGIUNGE diritti, non una cosa che TOGLIE diritti per poi sostituirli con altri.
Se la liberaldemocrazia è un sistema democratico con la separazione dei poteri e che è rispettoso dei diritti civili e della libertà personale, la socialdemocrazia è un sistema liberaldemocratico che prevede anche una serie di diritti sociali.
Quindi perché uno stato sia liberaldemocratico basta che abbia la democrazia, la libertà di stampa, la libertà di pensiero e delle leggi che tutelano la libertà personale senza violarla.
Mentre per essere definito socialdemocratico un sistema deve avere, oltre a queste cose, anche lo stato sociale, la sanità universale, la ridistribuzione e le pari opportunità.
Se dunque il livello minimo della liberaldemocrazia è l'uguaglianza formale, il livello minimo di una socialdemocrazia è l'uguaglianza sostanziale.
Ora, qualcuno potrebbe ritenere insufficiente il livello minimo della socialdemocrazia, ma il Partito ritiene che sia appunto il livello minimo da mettere nella costituzione, poi si può andare oltre il minimo con le leggi.
Ad esempio noi vogliamo ricostituire l'IRI.
Il punto comunque è che se il socialismo si sviluppa al di sopra di una costituzione socialdemocratica allora non può sopprimere la libertà di stampa, la libertà di pensiero, la democrazia e tutto il resto.
Noi in questi giorni ci siamo ripuliti da alcuni elementi che non avevamo una (solida) base socialdemocratica, anche perché ci teniamo a dare un'immagine positiva di noi il 25 aprile, quindi saremo tutti uniti nel condannare Mussolini, Hitler, Stalin, Putin, la Cina e la Corea del Nord (per fare alcuni esempi).
Nel Partito i fasciosocialisti non sono ammessi e noi stiamo con l'occidente perché la socialdemocrazia è una cosa occidentale.