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    Predefinito La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    LA MASSONERIA NELLA CHIESA ENTRO CON PAOLO VI
    CONFERME STORICHE
    Il contenuto dei messaggi della Madonna e di Gesù, pur-troppo, sono ormai storia e sotto gli occhi di tutti.
    L’INVASIONE MASSONICA
    Fu nel secondo incontro con Padre Pio, nel 1963, che DonLuigi Villa si sentì dire: «Coraggio, coraggio, coraggioperché la Chiesa è già invasa dalla Massoneria» e «La
    Massoneria è già entrata nella pantofole del Papa (Pao-lo VI». E l’incarico ricevuto da Padre Pio era chiaro: «De-dicare tutta la tua vita per combattere l’opera dellaMassoneria ecclesiastica»! Padre Pio, in quell’incontro,diede a Don Villa il suo obiettivo principale: Paolo VI.Per avere un’idea dell’invasione della massoneria nellaChiesa, ai tempi di Paolo VI, è sufficiente scorrere la “Li-
    sta Pecorelli” dei 121 prelati iscritti alla Massoneria, pub-blicata sotto il regno di Papa Luciani, per fermare la candi-datura a papa del card. Casaroli, capo di 4 Logge massoni-
    che in Vaticano.Fu proprio la Massoneria a far eleggere Anti-papa Monti-ni, infatti, nel conclave del 1963, fu eletto Papa il card.Giuseppe Siri, già eletto papa anche nel 1958, quando pre-se il nome di Gregorio XVII, ma fu fatto dimettere con ter-ribili minacce e sotto l’incubo di continue esplosioni diordigni nucleari, da parte degli USA e dell’URSS, per......tutta la durata del Conclave. Ecco cosa scrisse, sul suo dia-
    rio, il Presidente del Conclave del 1963, principe Scoter-sco: «Durante il Conclave, un Cardinale uscì dalla Cap-pella Sistina, incontrò i rappresentanti dei B’nai B’rith(Alta Massoneria Ebraica – nda) annunciò loro l’elezionedel card. Siri. Essi risposero dicendo che le persecuzionicontro la Chiesa sarebbero riprese immediatamente.Ritornato al Conclave, egli fece eleggere Montini»!Poiché chi viene eletto papa, una volta accettato l’incaricoe scelto il nome, rimane Papa legittimo anche se con qual-siasi mezzo viene fatto dimettere, Paolo VI, che fu impo-sto con la minaccia di sterminio nucleare del Conclave,fu “imposto” come Anti-papa.LA CORRUZIONE
    La corruzione nella Chiesa entrò con Paolo VI: omoses-suale, traditore di Pio XII, complice in assassinio di sa-cerdoti e vescovi inviati da Pio XII oltre Cortina, predesti-nato ai vertici della massoneria, anti-papa, iniziatoredel Regno dell’Anticristo con la doppia messa nera a Ro-ma e a Charleston, promotore dell’eretico Vaticano II;

    8 “Chiesa viva” *** Settembre 2018
    Paolo VI sostituì il Sacerdozio cattolico col sacerdozio
    massonico, seminando la corruzione ad ogni livello: preti,
    religiosi, vescovi, cardinali; Egli fu nemico dei dogmi,
    del “docete”, del soprannaturale, del tesoro liturgico;
    fu promotore dell’ecumenismo e di un Governo mon-
    diale massonico; fu soppressore dell’Indice; demolitore
    del Sant’Uffizio e delle encicliche contro il Modernismo,
    la Massoneria, il Comunismo; fu responsabile di aver con-
    segnato intere nazioni cristiane al comunismo; fu Capo
    della Suprema commissione delle 5 entità: Mafia,
    Ndrangheta, Chiesa deviata, Loggia P2 e Servizi Segre-
    ti deviati; Egli fu il mandante dell’assassinio di Padre
    Pio; fu il principale responsabile dell’approvazione del-
    la legge sull’aborto in Italia; Pontefice ebreo con
    l’Ephod sul petto; glorificato come più grande cavaliere
    Rosa-Croce; demolitore della Messa Cattolica per esse-
    re quasi riuscito a stravolgere la Messa; nel suo testamento
    scrisse di non volere alcun simbolo cristiano sulla sua
    bara.
    In sintesi, Paolo VI fu traditore di Cristo, traditore del-
    la Chiesa, traditore dei popoli cristiani



    https://www.chiesaviva.com/
    Ultima modifica di emv; 02-05-22 alle 22:51 Motivo: inserito mancato link

  2. #2
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    LA MASSONERIA NELLA CHIESA ENTRO CON PAOLO VI
    CONFERME STORICHE
    Il contenuto dei messaggi della Madonna e di Gesù, pur-troppo, sono ormai storia e sotto gli occhi di tutti.
    L’INVASIONE MASSONICA
    Fu nel secondo incontro con Padre Pio, nel 1963, che DonLuigi Villa si sentì dire: «Coraggio, coraggio, coraggioperché la Chiesa è già invasa dalla Massoneria» e «La
    Massoneria è già entrata nella pantofole del Papa (Pao-lo VI». E l’incarico ricevuto da Padre Pio era chiaro: «De-dicare tutta la tua vita per combattere l’opera dellaMassoneria ecclesiastica»! Padre Pio, in quell’incontro,diede a Don Villa il suo obiettivo principale: Paolo VI.Per avere un’idea dell’invasione della massoneria nellaChiesa, ai tempi di Paolo VI, è sufficiente scorrere la “Li-
    sta Pecorelli” dei 121 prelati iscritti alla Massoneria, pub-blicata sotto il regno di Papa Luciani, per fermare la candi-datura a papa del card. Casaroli, capo di 4 Logge massoni-
    che in Vaticano.Fu proprio la Massoneria a far eleggere Anti-papa Monti-ni, infatti, nel conclave del 1963, fu eletto Papa il card.Giuseppe Siri, già eletto papa anche nel 1958, quando pre-se il nome di Gregorio XVII, ma fu fatto dimettere con ter-ribili minacce e sotto l’incubo di continue esplosioni diordigni nucleari, da parte degli USA e dell’URSS, per......tutta la durata del Conclave. Ecco cosa scrisse, sul suo dia-
    rio, il Presidente del Conclave del 1963, principe Scoter-sco: «Durante il Conclave, un Cardinale uscì dalla Cap-pella Sistina, incontrò i rappresentanti dei B’nai B’rith(Alta Massoneria Ebraica – nda) annunciò loro l’elezionedel card. Siri. Essi risposero dicendo che le persecuzionicontro la Chiesa sarebbero riprese immediatamente.Ritornato al Conclave, egli fece eleggere Montini»!Poiché chi viene eletto papa, una volta accettato l’incaricoe scelto il nome, rimane Papa legittimo anche se con qual-siasi mezzo viene fatto dimettere, Paolo VI, che fu impo-sto con la minaccia di sterminio nucleare del Conclave,fu “imposto” come Anti-papa.LA CORRUZIONE
    La corruzione nella Chiesa entrò con Paolo VI: omoses-suale, traditore di Pio XII, complice in assassinio di sa-cerdoti e vescovi inviati da Pio XII oltre Cortina, predesti-nato ai vertici della massoneria, anti-papa, iniziatoredel Regno dell’Anticristo con la doppia messa nera a Ro-ma e a Charleston, promotore dell’eretico Vaticano II;

    8 “Chiesa viva” *** Settembre 2018
    Paolo VI sostituì il Sacerdozio cattolico col sacerdozio
    massonico, seminando la corruzione ad ogni livello: preti,
    religiosi, vescovi, cardinali; Egli fu nemico dei dogmi,
    del “docete”, del soprannaturale, del tesoro liturgico;
    fu promotore dell’ecumenismo e di un Governo mon-
    diale massonico; fu soppressore dell’Indice; demolitore
    del Sant’Uffizio e delle encicliche contro il Modernismo,
    la Massoneria, il Comunismo; fu responsabile di aver con-
    segnato intere nazioni cristiane al comunismo; fu Capo
    della Suprema commissione delle 5 entità: Mafia,
    Ndrangheta, Chiesa deviata, Loggia P2 e Servizi Segre-
    ti deviati; Egli fu il mandante dell’assassinio di Padre
    Pio; fu il principale responsabile dell’approvazione del-
    la legge sull’aborto in Italia; Pontefice ebreo con
    l’Ephod sul petto; glorificato come più grande cavaliere
    Rosa-Croce; demolitore della Messa Cattolica per esse-
    re quasi riuscito a stravolgere la Messa; nel suo testamento
    scrisse di non volere alcun simbolo cristiano sulla sua
    bara.
    In sintesi, Paolo VI fu traditore di Cristo, traditore del-
    la Chiesa, traditore dei popoli cristiani
    Lo scopri adesso che la massoneria è entrata nella Chiesa, che dire allora dell'oscurantismo gesuita che l'ha infiltrata da secoli.

    Sei pure ignorante in materia, dato che già papa Giovanni era massone, basta rileggere i suoi discorsi più celebri in chiave ermetico-alchimistica, quindi era frocio pure lui?

    La verità è che c'hai il Bene da una parte e il Male dall'altra, altro che cattolico @Affus sei un Manicheo!!!!!!!!!!!!!!!
    San Valentino, la festa di ogni cretino, che crede di essere amato e invece è soltanto fregato.

  3. #3
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    @Affus, personalmente ti posso dire che nelle pubblicazioni di Don Villa a volte ho trovato dei testi pubblicati senza riferimenti, con contenuti abnormi, che facendo delle ricerche ho appurato che provenivano da siti web del mondo anticattolico anglosassone che erano del tutto privi, a loro volta, dei riferimenti minimi. Insomma totale ciarlataneria, e mi dispiace molto di dover dire questo di una pubblicazione di un discepolo del santo da Pietrelcina.

    Ad es. nel documento "Giurare fedeltà al magistero di Bergoglio?" nella home di Chiesa Viva, dove tu, alle pag. 8 e 9, hai trovato il testo in cui si accusa Paolo VI di essere "complice in assassinio di vescovi inviati da Pio XII oltre Cortina" e "il mandante dell’assassinio di Padre Pio", se vai a pag. 22 c'è la foto di Papa Francesco, che secondo l'autore, bacerebbe Rockfeller.

    Peccato che la foto è del 2014, in occasione di una delle solite commemorazioni per l'olocausto, e che il magnate è morto nel 2007...


    Ti rendi conto quanto pressapochismo???? Non mi sembra che ci sia una grande assistenza dello Spirito Santo.
    IN PALESTINA È GENOCIDIO! ROSA E OLINDO LIBERI SUBITO!
    FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE! BASTA ECOFOLLIE GREEN!


    “Sorgi, Dio, difendi la tua causa.”
    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"


  4. #4
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    @Affus, personalmente ti posso dire che nelle pubblicazioni di Don Villa a volte ho trovato dei testi pubblicati senza riferimenti, con contenuti abnormi, che facendo delle ricerche ho appurato che provenivano da siti web del mondo anticattolico anglosassone che erano del tutto privi, a loro volta, dei riferimenti minimi. Insomma totale ciarlataneria, e mi dispiace molto di dover dire questo di una pubblicazione di un discepolo del santo da Pietrelcina.

    Ad es. nel documento "Giurare fedeltà al magistero di Bergoglio?" nella home di Chiesa Viva, dove tu, alle pag. 8 e 9, hai trovato il testo in cui si accusa Paolo VI di essere "complice in assassinio di vescovi inviati da Pio XII oltre Cortina" e "il mandante dell’assassinio di Padre Pio", se vai a pag. 22 c'è la foto di Papa Francesco, che secondo l'autore, bacerebbe Rockfeller.

    Peccato che la foto è del 2014, in occasione di una delle solite commemorazioni per l'olocausto, e che il magnate è morto nel 2007...


    Ti rendi conto quanto pressapochismo???? Non mi sembra che ci sia una grande assistenza dello Spirito Santo.
    Hai ragione , sono convinto che su alcune cose esagera ,ma non tanto don Villa, credo , quando il suo discepolo ingegnere che fa il readattore
    Comuque io do credito al loro potere di interpretare le figure con la cabala , un' arte per me oscura , ma Don Villa la conosceva a dovere e su quella poggiavano molte sue affermazioni cabalistiche alle quali io do un qualche credito. Un altra cosa , Paolo Vi è vero che da assistente Fuci fu pescato sia a Roma e sia a Milano nei Vespasiani e che pare abbia fatto un viaggio in incognito in Scozia ? Per quale motivo ? io ricordo di avere trovato fonti , a suo tempo, indipedenti da quelle di Don Villa ! Ma oltre tutto questo , ci sono lettere apostoliche di Paolo Vi, ispirate ad un amicizia umana e terrena , che fanno davvero pensare male ... Per me Paolo Vi rimane uno dei piu grandi teologi dei ultimi tempi ( leggiti il dicorso alle nazioni unite ) ma come Giudche forse era il piu intelligente degli apostoli, cosi lui ha Tradito Il messaggio evangelico.

  5. #5
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    Hai ragione , sono convinto che su alcune cose esagera ,ma non tanto don Villa, credo , quando il suo discepolo ingegnere che fa il readattore
    Magari sarebbe bene avere una guida spirituale che controlli. I laici lasciati da soli...

    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    Comuque io do credito al loro potere di interpretare le figure con la cabala , un' arte per me oscura , ma Don Villa la conosceva a dovere e su quella poggiavano molte sue affermazioni cabalistiche alle quali io do un qualche credito.
    Le cose come la cabbala vanno evitate, alla lunga è come guardare un idolo che ti incanta. Te lo dico non per pregiudizio ma perchè le ho approfondite e so che ci sono cose vere dietro quelle simbologie, ma qualsiasi direttore spirituale ti direbbe di non tenere il tuo sguardo su quelle cose. Va bene per un po' conoscerle, ma poi bisogna distaccarsene se no ti trascinano in una specie di idolatria al rovescio. E' come se uno finisse per credere in Dio solo perchè è certo dell'esistenza del diavolo. Ma alla fine si finisce per... credere proprio nel diavolo, che come sai sa farsi angelo di luce. Sei attratto dal tradizionalismo? Bene lui ti prende per quella via... è astutissimo. La nostra riflessione deve essere piena delle cose di Dio. Non della cabbala, che fa tanto inorgoglire. A costo di sembrare un cretino. Che era la definizione, dei cristiani, che ne davano in terra di Francia. Il termine viene da "chrétienne". Così venivano chiamati i primi cristiani, apparivano tanto buoni e ottimisti da essere considerati dei cretini. Non ti vergognare se il tuo spirito si inclina in quel senso.





    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    Un altra cosa , Paolo Vi è vero che da assistente Fuci fu pescato sia a Roma e sia a Milano nei Vespasiani e che pare abbia fatto un viaggio in incognito in Scozia ? Per quale motivo ? io ricordo di avere trovato fonti , a suo tempo, indipedenti da quelle di Don Villa ! Ma oltre tutto questo , ci sono lettere apostoliche di Paolo Vi, ispirate ad un amicizia umana e terrena , che fanno davvero pensare male...
    https://www.tempi.it/papa-gay-paolo-omosessuale-bufala/

    "Tratto dal blog di Giuliano Guzzo – Neppure il tempo di annunciarne la beatificazione, che le associazioni gay, ieri, già esultavano: viva Paolo VI, viva il Papa gay. Spiace davvero deludere tanto entusiasmo, ma la notizia della beatificazione di Papa Montini (1897-1978) – proveniente dalla Congregazione per le Cause dei Santi, che ha ufficialmente riconosciuto il miracolo attribuito all’intercessione di Paolo VI, verificatosi con l’inspiegabile guarigione di un bambino – può essere l’occasione di fare definitiva chiarezza su una bugia che, contraddicendo l’antico adagio, ha avuto le gambe lunghe. A prescindere da come si consideri l’atto omosessuale, se si ritiene che i fatti debbano prevalere sulle chiacchiere, non si può infatti permettere che un falso storico di simili, enormi dimensioni seguiti ad essere ritenuto autentico.

    Partiamo dunque da essi, i fatti. Che ebbero inizio nell’anno 1976 quando il diplomatico e scrittore Roger Peyrefitte (1907-2000) sulle pagine dalla rivista francese “Lui” per primo parlò dell’omosessualità di Montini facendo pure nome e cognome di colui che ne sarebbe stato l’amante ai tempi dell’episcopato ambrosiano e forse anche dopo, vale a dire l’attore Paolo Carlini (1922-1979). Una liaison così intensa, si è persino detto, da spingere il Pontefice a chiamarsi Paolo in omaggio all’amato. Questa storia – che negli anni è stata arricchita di particolari da altri libri quali Peccati scarlatti (Edizioni libreria Croce) di Biagio Arixi o Controvita di un papa di Franco Bellegrandi (Eiles) – da un lato non ha alcun fondamento e, dall’altro, ha una spiegazione semplice.

    La spiegazione sta nel forte disappunto provato da Peyrefitte rispetto al magistero di papa Paolo VI, che in un documento confermò le posizioni della Chiesa in materia di omosessualità. In realtà – come conferma anche una fonte insospettabile come Gianni Rossi Barilli, giornalista e storico della cultura gay – non solo nella presa di posizione di papa Montini non v’era crudeltà ma addirittura con essa il Santo Padre «introduceva inedite sfumature di morbidezza nel raccomandare “comprensione” verso le persone omosessuali» (Il movimento gay in Italia, Feltrinelli 1999, p. 172). Potremmo insomma dire che, ben prima di quelle di papa Francesco, furono di Paolo VI le prime “aperture”, per dirla con espressione giornalistica assai equivoca ed oggi di moda.


    Tuttavia Roger Peyrefitte – che era dichiaratamente gay – non volle sentir ragioni e considerò quelle di Montini parole intollerabili e disse quel che disse. Per farsi però un’idea sulla credibilità che potevano avere le dichiarazioni dello scrittore sul papa, basti ricordare che lui, Peyrefitte, era uomo dall’esistenza fuori dagli schemi (si autoproclamò «il più conosciuto difensore dei diritti gay» e a causa dei propri eccessi fu espulso dalla pur tollerante diplomazia francese) e che, soprattutto, quelle su Paolo VI non erano le sue prime “rivelazioni” sui presunti scandali vaticani. In precedenza, infatti, con un romanzo intitolato “Le chiavi di San Pietro“, uscito in Francia nel 1956 e pubblicato in Italia da Longanesi, avvalendosi di fumose confidenze altrui, Peyrefitte alluse ad una storia fra papa Pio XII (1876-1958) ed il conte Enrico Pietro Galeazzi (1896-1986).

    Quella degli amori gay dei papi, insomma, un’autentica fissazione dello scrittore francese, assetato di scandali e sempre desideroso di calamitare su di sé gloria ed attenzioni. Ciò non toglie che papa Paolo VI abbia purtroppo sofferto, e parecchio, per quelle insinuazioni – durante la Quaresima dello stesso anno delle dichiarazioni di Peyrefitte, il 4 aprile 1976, dalla finestra di piazza San Pietro denunciò ai fedeli e al mondo «le cose orribili e calunniose dette sul suo conto» – insinuazioni che, come abbiamo detto, continuano ancora oggi a circolare. Questo anche se – come ha ammesso, fra gli altri, anche un giornalista esperto di quegli anni e non tacciabile di sudditanza clericale come Lino Jannuzzi – «non c’ era alcuna prova a conferma di quelle voci» (Corriere della Sera, 27/1/2006, p. 20).

    Voci che oltretutto non furono le sole sul conto di Montini. Prima della sua nomina a pontefice, per dire, alcuni mormoravano di una relazione con una suora conosciuta in Africa. Relazione che, peraltro, se vera sconfesserebbe l’ipotesi dell’omosessualità e della storia con Carlini, che non riferì mai di una storia con Paolo VI salvo a quanti assicurano di aver raccolto dall’attore rivelazioni che, deceduto nel 1979, l’interessato non ha potuto confermare né smentire. Parole, parole e soltanto parole, dunque. Ecco perché conviene non stupirsi, quando si sente di presunti scandali nella Chiesa: quasi sempre sono bufale. Del resto, ben prima del successo mondiale di Dan Brown, fu padre Giuseppe De Luca (1898-1962) a dirlo: «Da quando esiste una curia romana, esiste una denigrazione della curia romana. Si può dire ch’è quasi un genere letterario»"





    Sull'omosessualità qui c'è un articolo a favore della tesi che se lo leggi con attenzione non dice nulla. Se tutto quello su ci si basa è le accuse di un antesignano del movimento LGBT e le confidenze di qualche agente dello spionaggio... stiamo freschi.

    https://laici.forumcommunity.net/?t=33516964

    Sui vespasiani... non si trova nulla di nulla in rete, sarei curioso di leggere le tue fonti.



    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    Per me Paolo Vi rimane uno dei piu grandi teologi dei ultimi tempi ( leggiti il dicorso alle nazioni unite ) ma come Giudche forse era il piu intelligente degli apostoli, cosi lui ha Tradito Il messaggio evangelico.


    Paolo VI è stata fatto santo in seguito a due miracoli. Ora, è chiaro che chi ritiene dubbia o illegittima l'autorità di questo Papa non lo vuole considerare ma quei miracoli ci sono stati:


    "Paolo VI verrà canonizzato il prossimo 14 ottobre. Come per ogni Santo, ci sono almeno due miracoli riconosciuti dalla Chiesa cattolica di cui poter parlare. Uno di quelli riguardanti papa Montini è stato raccontato in un libro di Andrea Zambrano, che si intitola "Una culla per Amanda".

    La bambina in questione oggi è al suo terzo anno di vita. Stando a quanto descritto anche da alcuni medici, la piccola non sarebbe dovuta venire al mondo. Amanda Tagliaferro era destinata all'aborto terapeutico, ma qualcosa (qualcuno, per il Vaticano) è intervenuto in suo favore. La rottura delle acque alla tredicesima settimana di gravidanza, con la conseguente perdita del liquido aminiotico, aveva fatto sì che tutto lasciasse pensare al peggio.

    Ma l'intercessione di Paolo VI, per ammissione di molti, tra cui la madre della bambina, è risultata decisiva. I dialoghi che hanno convinto la famiglia a rivolgersi al pontefice italiano, pregandone una statua, sono stati riportati, questa mattina, da La Verità: "Dobbiamo pregare Paolo VI". "Chi?". "Paolo VI. È stato un Papa e adesso è beato". "E allora? Io che c’ entro?". "Non lo so, ma mi è stato detto di pregarlo perché ha fatto un miracolo su un caso simile al tuo". A parlare sono Sabrina, un'amica della mamma di Amanda e, appunto, Vanna Tagliaferro, che riuscirà, in maniera del tutto inaspettata, a portare a termine la gravidanza.

    L'altro miracolo di cui si accenna nello scambio tra le due è proprio il secondo che consentirà a Montini di essere canonizzato tra meno di una settimana assieme a Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador. Anche in quel caso si è trattato del caso di un nascituro. Papa Francesco lo ha decretato per iscritto: il fatto che Amanda sia nata è ascritto nei fatti soprannaturali. Quelli a cui l'uomo non è in grado di dare spiegazione, se non per il tramite della fede. E sempre lo stesso argentino aveva beatificato l'ecclesiastico lombardo, poco prima del viaggio della speranza intrapreso da coloro che sarebbero divenuti i genitori della piccola miracolata. Un percorso che da Verona ha condotto sino alla Lombardia.

    La famiglia di Amanda, magari non troppo convinta della bontà di appellarsi all'allora beato, si recò in un santuario di Brescia. "Arrivati ai piedi della statua - ha raccontato nel libro citato Andreza Zambrano - , i due sposi non sanno che fare. Per un po’ la osservano intimoriti e vedono questo uomo gracile di bronzo mentre allarga le braccia in segno di accoglienza". Poi la preghiera affinché l'autore di Humanae Vitae, l'enciclica più rappresentativa delle istanza pro life, intercedesse.
    https://www.ilgiornale.it/news/crona...o-1585963.html






    "VERONA Una «nascita miracolosa», avvenuta il giorno di Natale, quando per tutti i medici l’aborto era certo. L’evento che ha messo il sigillo finale sulla canonizzazione di Paolo VI, la cui cerimonia si è svolta ieri in piazza San Pietro, è datato dicembre 2014, a Villa Bartolomea, nell’angolo sud-est della provincia di Verona, a due passi dal Polesine. Non proprio una delle terre di Giovanni Battista Montini, nato in Val Trompia, poi nunzio apostolico in Polonia e quindi arcivescovo di Milano. Come, del resto non lo è la California. Ma c’è un filo che lega la Bassa alla West Coast ed è sorretto dall’enciclica più nota (e più contestata, anche all’interno della Chiesa Cattolica) firmata dal pontefice da oggi santo: l’Humanae Vitae. È quel documento, vergato esattamente cinquant’anni fa, nel 1968, che detterà «la linea», almeno per i credenti, su contraccezione e aborto per i decenni a venire. E il nome Montini, ribattezzato anche il «Papa della vita» è stato invocato da una donna americana al quinto mese di gravidanza: il feto aveva malformazioni tali che i medici le avevano consigliato un aborto terapeutico. La stessa procedura che quell’enciclica condanna. Il bambino nacque sanissimo oltre vent’anni fa. E Paolo VI venne beatificato.


    Il miracolo
    Anche il miracolo «veronese» ha un nome e un cognome: quello di Amanda Tagliaferro. Anche lei era stata data per spacciata mentre era nella pancia delle mamma. Per quest’ultima, Vanna Pironato, quest’eventualità si mescolava con un senso di colpa tanto irrazionale, quanto, per lei insostenibile. Dopo aver scoperto di essere incinta, Vanna decise di acquistare, tramite un sito di inserzioni, una culla usata. Una culla che era stata inutilizzata, perché il bambino a cui era destinata era morto poco dopo il parto, per una grave malformazione. Vanna, che aveva già un figlio, si sottopose a un esame, la villocentesi, che, tramite il prelievo di una parte dell placenta, permette di diagnosticare alcune anomalie genetiche. Un test ritenuto sicuro che, in una percentuale bassissima di casi, porta alla rottura delle membrane, e alla perdita del bambino. Ma è stato proprio quello che è successo a Vanna. Ora, alla vigilia della canonizzazione, la mamma di Villa Bartolomea racconta che, nel 2014, lei - nata sotto il pontificato di Giovanni Paolo II - non sapeva nemmeno chi fosse papa Montini. «L’ho dovuto cercare su internet», dice sorridendo. Ma come è arrivata a digitare «Paolo VI» su Google? La storia coinvolge un ginecologo del Mater Salutis di Legnago. In questa storia piena di coincidenze (forse non tali per chi crede) è il medico che un giorno prende in cura, d’urgenza, Vanna, mentre manifesta varie perdite. I due non si conoscono, anche se lei fa l’infermiera in quello stesso ospedale. Quel giorno, alla donna viene diagnosticata la rottura delle membrane. Vanda ne parla con una collega, la quale si rivolge proprio allo stesso medico, Paolo Martinelli. Il destino (o qualcos’altro) ha voluto che proprio in quei giorni il ginecologo avesse letto della beatificazione del papa omonimo. Lui, cattolico, impegnato in prima linea in associazioni prolife, consiglia una visita al santuario delle Grazie, a Brescia, caro a Montini.


    La vita quotidiana
    Il resto è cronaca, Amanda nasce sana, per la felicità della mamma e di papà Alberto. La vicenda passerebbe sotto silenzio, se il parroco del paese non la leggesse sulla stampa locale e contattasse la diocesi. La macchina ecclesiale si mette così in moto e constata la soprannaturalità dell’evento. Ora, Alberto e Vanna che prima «andavano in Chiesa ogni tanto» sono i primi a essere convinti che ci sia la mano del pontefice dietro la nascita. «Io ho sempre pensato che mia figlia fosse un miracolo, il fatto che ora me lo dica la Chiesa me ne dà conferma. Aveva solo tredici settimane quando ruppe le membrane, ventisei quando nacque: pesava solo 865 grammi». E ancora: «Dio ha voluto premiare anche una famiglia come noi – racconta ora Vanna –. E pensare che tutto quello che ho fatto è stato inginocchiarmi e pregare. Temevo di essere responsabile per quanto era capitato ad Amanda, non riuscivo a perdonarmi di essermi sottoposta a quell’esame. Con il senno di poi, non lo rifarei, ma non me la sento di dar consigli. Penso che ogni genitore debba agire secondo quanto ritiene giusto».

    La commissione
    E il dottor Martinelli? Davanti alla commissione teologica, il ginecologo ha affermato: «Sembra che la Provvidenza voglia che Paolo VI venga ricordato anche e soprattutto come il Papa dell’Humanae Vitae, il Papa della difesa della vita fin dal suo inizio. Per questa enciclica fu contestato, odiato da vivo e da morto». Martinelli ha incontrato di nuovo Vanna solo dopo la nascita di Amanda. Guardando la bambina ha detto: «È come se fosse ruzzolata da una scarpata per centinaia di metri. Eppure, non ha riportato un graffio».
    15 ottobre 2018 (modifica il 15 ottobre 2018 | 10:28)"
    https://corrieredelveneto.corriere.i...82c5bc77.shtml



    Come vedi due miracoli, eventi inspiegabili per la scienza, connessi intimamente con quello che il lascito più grande del Papa, l'Enciclica della vita contro il sacrificio umano globale mascherato. Se al diavolo interessa la morte contro la vita, il Papa non l'ha certo favorito.
    IN PALESTINA È GENOCIDIO! ROSA E OLINDO LIBERI SUBITO!
    FUORI DALLA NATO! FUORI DALLA UE! BASTA ECOFOLLIE GREEN!


    “Sorgi, Dio, difendi la tua causa.”
    "Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli…"


  6. #6
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    Magari sarebbe bene avere una guida spirituale che controlli. I laici lasciati da soli...



    Le cose come la cabbala vanno evitate, alla lunga è come guardare un idolo che ti incanta. Te lo dico non per pregiudizio ma perchè le ho approfondite e so che ci sono cose vere dietro quelle simbologie, ma qualsiasi direttore spirituale ti direbbe di non tenere il tuo sguardo su quelle cose. Va bene per un po' conoscerle, ma poi bisogna distaccarsene se no ti trascinano in una specie di idolatria al rovescio. E' come se uno finisse per credere in Dio solo perchè è certo dell'esistenza del diavolo. Ma alla fine si finisce per... credere proprio nel diavolo, che come sai sa farsi angelo di luce. Sei attratto dal tradizionalismo? Bene lui ti prende per quella via... è astutissimo. La nostra riflessione deve essere piena delle cose di Dio. Non della cabbala, che fa tanto inorgoglire. A costo di sembrare un cretino. Che era la definizione, dei cristiani, che ne davano in terra di Francia. Il termine viene da "chrétienne". Così venivano chiamati i primi cristiani, apparivano tanto buoni e ottimisti da essere considerati dei cretini. Non ti vergognare se il tuo spirito si inclina in quel senso.






    https://www.tempi.it/papa-gay-paolo-omosessuale-bufala/

    "Tratto dal blog di Giuliano Guzzo – Neppure il tempo di annunciarne la beatificazione, che le associazioni gay, ieri, già esultavano: viva Paolo VI, viva il Papa gay. Spiace davvero deludere tanto entusiasmo, ma la notizia della beatificazione di Papa Montini (1897-1978) – proveniente dalla Congregazione per le Cause dei Santi, che ha ufficialmente riconosciuto il miracolo attribuito all’intercessione di Paolo VI, verificatosi con l’inspiegabile guarigione di un bambino – può essere l’occasione di fare definitiva chiarezza su una bugia che, contraddicendo l’antico adagio, ha avuto le gambe lunghe. A prescindere da come si consideri l’atto omosessuale, se si ritiene che i fatti debbano prevalere sulle chiacchiere, non si può infatti permettere che un falso storico di simili, enormi dimensioni seguiti ad essere ritenuto autentico.

    Partiamo dunque da essi, i fatti. Che ebbero inizio nell’anno 1976 quando il diplomatico e scrittore Roger Peyrefitte (1907-2000) sulle pagine dalla rivista francese “Lui” per primo parlò dell’omosessualità di Montini facendo pure nome e cognome di colui che ne sarebbe stato l’amante ai tempi dell’episcopato ambrosiano e forse anche dopo, vale a dire l’attore Paolo Carlini (1922-1979). Una liaison così intensa, si è persino detto, da spingere il Pontefice a chiamarsi Paolo in omaggio all’amato. Questa storia – che negli anni è stata arricchita di particolari da altri libri quali Peccati scarlatti (Edizioni libreria Croce) di Biagio Arixi o Controvita di un papa di Franco Bellegrandi (Eiles) – da un lato non ha alcun fondamento e, dall’altro, ha una spiegazione semplice.

    La spiegazione sta nel forte disappunto provato da Peyrefitte rispetto al magistero di papa Paolo VI, che in un documento confermò le posizioni della Chiesa in materia di omosessualità. In realtà – come conferma anche una fonte insospettabile come Gianni Rossi Barilli, giornalista e storico della cultura gay – non solo nella presa di posizione di papa Montini non v’era crudeltà ma addirittura con essa il Santo Padre «introduceva inedite sfumature di morbidezza nel raccomandare “comprensione” verso le persone omosessuali» (Il movimento gay in Italia, Feltrinelli 1999, p. 172). Potremmo insomma dire che, ben prima di quelle di papa Francesco, furono di Paolo VI le prime “aperture”, per dirla con espressione giornalistica assai equivoca ed oggi di moda.


    Tuttavia Roger Peyrefitte – che era dichiaratamente gay – non volle sentir ragioni e considerò quelle di Montini parole intollerabili e disse quel che disse. Per farsi però un’idea sulla credibilità che potevano avere le dichiarazioni dello scrittore sul papa, basti ricordare che lui, Peyrefitte, era uomo dall’esistenza fuori dagli schemi (si autoproclamò «il più conosciuto difensore dei diritti gay» e a causa dei propri eccessi fu espulso dalla pur tollerante diplomazia francese) e che, soprattutto, quelle su Paolo VI non erano le sue prime “rivelazioni” sui presunti scandali vaticani. In precedenza, infatti, con un romanzo intitolato “Le chiavi di San Pietro“, uscito in Francia nel 1956 e pubblicato in Italia da Longanesi, avvalendosi di fumose confidenze altrui, Peyrefitte alluse ad una storia fra papa Pio XII (1876-1958) ed il conte Enrico Pietro Galeazzi (1896-1986).

    Quella degli amori gay dei papi, insomma, un’autentica fissazione dello scrittore francese, assetato di scandali e sempre desideroso di calamitare su di sé gloria ed attenzioni. Ciò non toglie che papa Paolo VI abbia purtroppo sofferto, e parecchio, per quelle insinuazioni – durante la Quaresima dello stesso anno delle dichiarazioni di Peyrefitte, il 4 aprile 1976, dalla finestra di piazza San Pietro denunciò ai fedeli e al mondo «le cose orribili e calunniose dette sul suo conto» – insinuazioni che, come abbiamo detto, continuano ancora oggi a circolare. Questo anche se – come ha ammesso, fra gli altri, anche un giornalista esperto di quegli anni e non tacciabile di sudditanza clericale come Lino Jannuzzi – «non c’ era alcuna prova a conferma di quelle voci» (Corriere della Sera, 27/1/2006, p. 20).

    Voci che oltretutto non furono le sole sul conto di Montini. Prima della sua nomina a pontefice, per dire, alcuni mormoravano di una relazione con una suora conosciuta in Africa. Relazione che, peraltro, se vera sconfesserebbe l’ipotesi dell’omosessualità e della storia con Carlini, che non riferì mai di una storia con Paolo VI salvo a quanti assicurano di aver raccolto dall’attore rivelazioni che, deceduto nel 1979, l’interessato non ha potuto confermare né smentire. Parole, parole e soltanto parole, dunque. Ecco perché conviene non stupirsi, quando si sente di presunti scandali nella Chiesa: quasi sempre sono bufale. Del resto, ben prima del successo mondiale di Dan Brown, fu padre Giuseppe De Luca (1898-1962) a dirlo: «Da quando esiste una curia romana, esiste una denigrazione della curia romana. Si può dire ch’è quasi un genere letterario»"





    Sull'omosessualità qui c'è un articolo a favore della tesi che se lo leggi con attenzione non dice nulla. Se tutto quello su ci si basa è le accuse di un antesignano del movimento LGBT e le confidenze di qualche agente dello spionaggio... stiamo freschi.

    https://laici.forumcommunity.net/?t=33516964

    Sui vespasiani... non si trova nulla di nulla in rete, sarei curioso di leggere le tue fonti.







    Paolo VI è stata fatto santo in seguito a due miracoli. Ora, è chiaro che chi ritiene dubbia o illegittima l'autorità di questo Papa non lo vuole considerare ma quei miracoli ci sono stati:


    "Paolo VI verrà canonizzato il prossimo 14 ottobre. Come per ogni Santo, ci sono almeno due miracoli riconosciuti dalla Chiesa cattolica di cui poter parlare. Uno di quelli riguardanti papa Montini è stato raccontato in un libro di Andrea Zambrano, che si intitola "Una culla per Amanda".

    La bambina in questione oggi è al suo terzo anno di vita. Stando a quanto descritto anche da alcuni medici, la piccola non sarebbe dovuta venire al mondo. Amanda Tagliaferro era destinata all'aborto terapeutico, ma qualcosa (qualcuno, per il Vaticano) è intervenuto in suo favore. La rottura delle acque alla tredicesima settimana di gravidanza, con la conseguente perdita del liquido aminiotico, aveva fatto sì che tutto lasciasse pensare al peggio.

    Ma l'intercessione di Paolo VI, per ammissione di molti, tra cui la madre della bambina, è risultata decisiva. I dialoghi che hanno convinto la famiglia a rivolgersi al pontefice italiano, pregandone una statua, sono stati riportati, questa mattina, da La Verità: "Dobbiamo pregare Paolo VI". "Chi?". "Paolo VI. È stato un Papa e adesso è beato". "E allora? Io che c’ entro?". "Non lo so, ma mi è stato detto di pregarlo perché ha fatto un miracolo su un caso simile al tuo". A parlare sono Sabrina, un'amica della mamma di Amanda e, appunto, Vanna Tagliaferro, che riuscirà, in maniera del tutto inaspettata, a portare a termine la gravidanza.

    L'altro miracolo di cui si accenna nello scambio tra le due è proprio il secondo che consentirà a Montini di essere canonizzato tra meno di una settimana assieme a Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador. Anche in quel caso si è trattato del caso di un nascituro. Papa Francesco lo ha decretato per iscritto: il fatto che Amanda sia nata è ascritto nei fatti soprannaturali. Quelli a cui l'uomo non è in grado di dare spiegazione, se non per il tramite della fede. E sempre lo stesso argentino aveva beatificato l'ecclesiastico lombardo, poco prima del viaggio della speranza intrapreso da coloro che sarebbero divenuti i genitori della piccola miracolata. Un percorso che da Verona ha condotto sino alla Lombardia.

    La famiglia di Amanda, magari non troppo convinta della bontà di appellarsi all'allora beato, si recò in un santuario di Brescia. "Arrivati ai piedi della statua - ha raccontato nel libro citato Andreza Zambrano - , i due sposi non sanno che fare. Per un po’ la osservano intimoriti e vedono questo uomo gracile di bronzo mentre allarga le braccia in segno di accoglienza". Poi la preghiera affinché l'autore di Humanae Vitae, l'enciclica più rappresentativa delle istanza pro life, intercedesse.
    https://www.ilgiornale.it/news/crona...o-1585963.html






    "VERONA Una «nascita miracolosa», avvenuta il giorno di Natale, quando per tutti i medici l’aborto era certo. L’evento che ha messo il sigillo finale sulla canonizzazione di Paolo VI, la cui cerimonia si è svolta ieri in piazza San Pietro, è datato dicembre 2014, a Villa Bartolomea, nell’angolo sud-est della provincia di Verona, a due passi dal Polesine. Non proprio una delle terre di Giovanni Battista Montini, nato in Val Trompia, poi nunzio apostolico in Polonia e quindi arcivescovo di Milano. Come, del resto non lo è la California. Ma c’è un filo che lega la Bassa alla West Coast ed è sorretto dall’enciclica più nota (e più contestata, anche all’interno della Chiesa Cattolica) firmata dal pontefice da oggi santo: l’Humanae Vitae. È quel documento, vergato esattamente cinquant’anni fa, nel 1968, che detterà «la linea», almeno per i credenti, su contraccezione e aborto per i decenni a venire. E il nome Montini, ribattezzato anche il «Papa della vita» è stato invocato da una donna americana al quinto mese di gravidanza: il feto aveva malformazioni tali che i medici le avevano consigliato un aborto terapeutico. La stessa procedura che quell’enciclica condanna. Il bambino nacque sanissimo oltre vent’anni fa. E Paolo VI venne beatificato.


    Il miracolo
    Anche il miracolo «veronese» ha un nome e un cognome: quello di Amanda Tagliaferro. Anche lei era stata data per spacciata mentre era nella pancia delle mamma. Per quest’ultima, Vanna Pironato, quest’eventualità si mescolava con un senso di colpa tanto irrazionale, quanto, per lei insostenibile. Dopo aver scoperto di essere incinta, Vanna decise di acquistare, tramite un sito di inserzioni, una culla usata. Una culla che era stata inutilizzata, perché il bambino a cui era destinata era morto poco dopo il parto, per una grave malformazione. Vanna, che aveva già un figlio, si sottopose a un esame, la villocentesi, che, tramite il prelievo di una parte dell placenta, permette di diagnosticare alcune anomalie genetiche. Un test ritenuto sicuro che, in una percentuale bassissima di casi, porta alla rottura delle membrane, e alla perdita del bambino. Ma è stato proprio quello che è successo a Vanna. Ora, alla vigilia della canonizzazione, la mamma di Villa Bartolomea racconta che, nel 2014, lei - nata sotto il pontificato di Giovanni Paolo II - non sapeva nemmeno chi fosse papa Montini. «L’ho dovuto cercare su internet», dice sorridendo. Ma come è arrivata a digitare «Paolo VI» su Google? La storia coinvolge un ginecologo del Mater Salutis di Legnago. In questa storia piena di coincidenze (forse non tali per chi crede) è il medico che un giorno prende in cura, d’urgenza, Vanna, mentre manifesta varie perdite. I due non si conoscono, anche se lei fa l’infermiera in quello stesso ospedale. Quel giorno, alla donna viene diagnosticata la rottura delle membrane. Vanda ne parla con una collega, la quale si rivolge proprio allo stesso medico, Paolo Martinelli. Il destino (o qualcos’altro) ha voluto che proprio in quei giorni il ginecologo avesse letto della beatificazione del papa omonimo. Lui, cattolico, impegnato in prima linea in associazioni prolife, consiglia una visita al santuario delle Grazie, a Brescia, caro a Montini.


    La vita quotidiana
    Il resto è cronaca, Amanda nasce sana, per la felicità della mamma e di papà Alberto. La vicenda passerebbe sotto silenzio, se il parroco del paese non la leggesse sulla stampa locale e contattasse la diocesi. La macchina ecclesiale si mette così in moto e constata la soprannaturalità dell’evento. Ora, Alberto e Vanna che prima «andavano in Chiesa ogni tanto» sono i primi a essere convinti che ci sia la mano del pontefice dietro la nascita. «Io ho sempre pensato che mia figlia fosse un miracolo, il fatto che ora me lo dica la Chiesa me ne dà conferma. Aveva solo tredici settimane quando ruppe le membrane, ventisei quando nacque: pesava solo 865 grammi». E ancora: «Dio ha voluto premiare anche una famiglia come noi – racconta ora Vanna –. E pensare che tutto quello che ho fatto è stato inginocchiarmi e pregare. Temevo di essere responsabile per quanto era capitato ad Amanda, non riuscivo a perdonarmi di essermi sottoposta a quell’esame. Con il senno di poi, non lo rifarei, ma non me la sento di dar consigli. Penso che ogni genitore debba agire secondo quanto ritiene giusto».

    La commissione
    E il dottor Martinelli? Davanti alla commissione teologica, il ginecologo ha affermato: «Sembra che la Provvidenza voglia che Paolo VI venga ricordato anche e soprattutto come il Papa dell’Humanae Vitae, il Papa della difesa della vita fin dal suo inizio. Per questa enciclica fu contestato, odiato da vivo e da morto». Martinelli ha incontrato di nuovo Vanna solo dopo la nascita di Amanda. Guardando la bambina ha detto: «È come se fosse ruzzolata da una scarpata per centinaia di metri. Eppure, non ha riportato un graffio».
    15 ottobre 2018 (modifica il 15 ottobre 2018 | 10:28)"
    https://corrieredelveneto.corriere.i...82c5bc77.shtml



    Come vedi due miracoli, eventi inspiegabili per la scienza, connessi intimamente con quello che il lascito più grande del Papa, l'Enciclica della vita contro il sacrificio umano globale mascherato. Se al diavolo interessa la morte contro la vita, il Papa non l'ha certo favorito.
    DIMMI SE CONOSCI QUESTA TESTIMONIANZA DIRETTA https://apostatisidiventa.blogspot.com/p/nikita.html https://apostatisidiventa.blogspot.com/p/nikita.html

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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    Magari sarebbe bene avere una guida spirituale che controlli. I laici lasciati da soli...



    Le cose come la cabbala vanno evitate, alla lunga è come guardare un idolo che ti incanta. Te lo dico non per pregiudizio ma perchè le ho approfondite e so che ci sono cose vere dietro quelle simbologie, ma qualsiasi direttore spirituale ti direbbe di non tenere il tuo sguardo su quelle cose. Va bene per un po' conoscerle, ma poi bisogna distaccarsene se no ti trascinano in una specie di idolatria al rovescio. E' come se uno finisse per credere in Dio solo perchè è certo dell'esistenza del diavolo. Ma alla fine si finisce per... credere proprio nel diavolo, che come sai sa farsi angelo di luce. Sei attratto dal tradizionalismo? Bene lui ti prende per quella via... è astutissimo. La nostra riflessione deve essere piena delle cose di Dio. Non della cabbala, che fa tanto inorgoglire. A costo di sembrare un cretino. Che era la definizione, dei cristiani, che ne davano in terra di Francia. Il termine viene da "chrétienne". Così venivano chiamati i primi cristiani, apparivano tanto buoni e ottimisti da essere considerati dei cretini. Non ti vergognare se il tuo spirito si inclina in quel senso.






    https://www.tempi.it/papa-gay-paolo-omosessuale-bufala/

    "Tratto dal blog di Giuliano Guzzo – Neppure il tempo di annunciarne la beatificazione, che le associazioni gay, ieri, già esultavano: viva Paolo VI, viva il Papa gay. Spiace davvero deludere tanto entusiasmo, ma la notizia della beatificazione di Papa Montini (1897-1978) – proveniente dalla Congregazione per le Cause dei Santi, che ha ufficialmente riconosciuto il miracolo attribuito all’intercessione di Paolo VI, verificatosi con l’inspiegabile guarigione di un bambino – può essere l’occasione di fare definitiva chiarezza su una bugia che, contraddicendo l’antico adagio, ha avuto le gambe lunghe. A prescindere da come si consideri l’atto omosessuale, se si ritiene che i fatti debbano prevalere sulle chiacchiere, non si può infatti permettere che un falso storico di simili, enormi dimensioni seguiti ad essere ritenuto autentico.

    Partiamo dunque da essi, i fatti. Che ebbero inizio nell’anno 1976 quando il diplomatico e scrittore Roger Peyrefitte (1907-2000) sulle pagine dalla rivista francese “Lui” per primo parlò dell’omosessualità di Montini facendo pure nome e cognome di colui che ne sarebbe stato l’amante ai tempi dell’episcopato ambrosiano e forse anche dopo, vale a dire l’attore Paolo Carlini (1922-1979). Una liaison così intensa, si è persino detto, da spingere il Pontefice a chiamarsi Paolo in omaggio all’amato. Questa storia – che negli anni è stata arricchita di particolari da altri libri quali Peccati scarlatti (Edizioni libreria Croce) di Biagio Arixi o Controvita di un papa di Franco Bellegrandi (Eiles) – da un lato non ha alcun fondamento e, dall’altro, ha una spiegazione semplice.

    La spiegazione sta nel forte disappunto provato da Peyrefitte rispetto al magistero di papa Paolo VI, che in un documento confermò le posizioni della Chiesa in materia di omosessualità. In realtà – come conferma anche una fonte insospettabile come Gianni Rossi Barilli, giornalista e storico della cultura gay – non solo nella presa di posizione di papa Montini non v’era crudeltà ma addirittura con essa il Santo Padre «introduceva inedite sfumature di morbidezza nel raccomandare “comprensione” verso le persone omosessuali» (Il movimento gay in Italia, Feltrinelli 1999, p. 172). Potremmo insomma dire che, ben prima di quelle di papa Francesco, furono di Paolo VI le prime “aperture”, per dirla con espressione giornalistica assai equivoca ed oggi di moda.


    Tuttavia Roger Peyrefitte – che era dichiaratamente gay – non volle sentir ragioni e considerò quelle di Montini parole intollerabili e disse quel che disse. Per farsi però un’idea sulla credibilità che potevano avere le dichiarazioni dello scrittore sul papa, basti ricordare che lui, Peyrefitte, era uomo dall’esistenza fuori dagli schemi (si autoproclamò «il più conosciuto difensore dei diritti gay» e a causa dei propri eccessi fu espulso dalla pur tollerante diplomazia francese) e che, soprattutto, quelle su Paolo VI non erano le sue prime “rivelazioni” sui presunti scandali vaticani. In precedenza, infatti, con un romanzo intitolato “Le chiavi di San Pietro“, uscito in Francia nel 1956 e pubblicato in Italia da Longanesi, avvalendosi di fumose confidenze altrui, Peyrefitte alluse ad una storia fra papa Pio XII (1876-1958) ed il conte Enrico Pietro Galeazzi (1896-1986).

    Quella degli amori gay dei papi, insomma, un’autentica fissazione dello scrittore francese, assetato di scandali e sempre desideroso di calamitare su di sé gloria ed attenzioni. Ciò non toglie che papa Paolo VI abbia purtroppo sofferto, e parecchio, per quelle insinuazioni – durante la Quaresima dello stesso anno delle dichiarazioni di Peyrefitte, il 4 aprile 1976, dalla finestra di piazza San Pietro denunciò ai fedeli e al mondo «le cose orribili e calunniose dette sul suo conto» – insinuazioni che, come abbiamo detto, continuano ancora oggi a circolare. Questo anche se – come ha ammesso, fra gli altri, anche un giornalista esperto di quegli anni e non tacciabile di sudditanza clericale come Lino Jannuzzi – «non c’ era alcuna prova a conferma di quelle voci» (Corriere della Sera, 27/1/2006, p. 20).

    Voci che oltretutto non furono le sole sul conto di Montini. Prima della sua nomina a pontefice, per dire, alcuni mormoravano di una relazione con una suora conosciuta in Africa. Relazione che, peraltro, se vera sconfesserebbe l’ipotesi dell’omosessualità e della storia con Carlini, che non riferì mai di una storia con Paolo VI salvo a quanti assicurano di aver raccolto dall’attore rivelazioni che, deceduto nel 1979, l’interessato non ha potuto confermare né smentire. Parole, parole e soltanto parole, dunque. Ecco perché conviene non stupirsi, quando si sente di presunti scandali nella Chiesa: quasi sempre sono bufale. Del resto, ben prima del successo mondiale di Dan Brown, fu padre Giuseppe De Luca (1898-1962) a dirlo: «Da quando esiste una curia romana, esiste una denigrazione della curia romana. Si può dire ch’è quasi un genere letterario»"





    Sull'omosessualità qui c'è un articolo a favore della tesi che se lo leggi con attenzione non dice nulla. Se tutto quello su ci si basa è le accuse di un antesignano del movimento LGBT e le confidenze di qualche agente dello spionaggio... stiamo freschi.

    https://laici.forumcommunity.net/?t=33516964

    Sui vespasiani... non si trova nulla di nulla in rete, sarei curioso di leggere le tue fonti.







    Paolo VI è stata fatto santo in seguito a due miracoli. Ora, è chiaro che chi ritiene dubbia o illegittima l'autorità di questo Papa non lo vuole considerare ma quei miracoli ci sono stati:


    "Paolo VI verrà canonizzato il prossimo 14 ottobre. Come per ogni Santo, ci sono almeno due miracoli riconosciuti dalla Chiesa cattolica di cui poter parlare. Uno di quelli riguardanti papa Montini è stato raccontato in un libro di Andrea Zambrano, che si intitola "Una culla per Amanda".

    La bambina in questione oggi è al suo terzo anno di vita. Stando a quanto descritto anche da alcuni medici, la piccola non sarebbe dovuta venire al mondo. Amanda Tagliaferro era destinata all'aborto terapeutico, ma qualcosa (qualcuno, per il Vaticano) è intervenuto in suo favore. La rottura delle acque alla tredicesima settimana di gravidanza, con la conseguente perdita del liquido aminiotico, aveva fatto sì che tutto lasciasse pensare al peggio.

    Ma l'intercessione di Paolo VI, per ammissione di molti, tra cui la madre della bambina, è risultata decisiva. I dialoghi che hanno convinto la famiglia a rivolgersi al pontefice italiano, pregandone una statua, sono stati riportati, questa mattina, da La Verità: "Dobbiamo pregare Paolo VI". "Chi?". "Paolo VI. È stato un Papa e adesso è beato". "E allora? Io che c’ entro?". "Non lo so, ma mi è stato detto di pregarlo perché ha fatto un miracolo su un caso simile al tuo". A parlare sono Sabrina, un'amica della mamma di Amanda e, appunto, Vanna Tagliaferro, che riuscirà, in maniera del tutto inaspettata, a portare a termine la gravidanza.

    L'altro miracolo di cui si accenna nello scambio tra le due è proprio il secondo che consentirà a Montini di essere canonizzato tra meno di una settimana assieme a Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador. Anche in quel caso si è trattato del caso di un nascituro. Papa Francesco lo ha decretato per iscritto: il fatto che Amanda sia nata è ascritto nei fatti soprannaturali. Quelli a cui l'uomo non è in grado di dare spiegazione, se non per il tramite della fede. E sempre lo stesso argentino aveva beatificato l'ecclesiastico lombardo, poco prima del viaggio della speranza intrapreso da coloro che sarebbero divenuti i genitori della piccola miracolata. Un percorso che da Verona ha condotto sino alla Lombardia.

    La famiglia di Amanda, magari non troppo convinta della bontà di appellarsi all'allora beato, si recò in un santuario di Brescia. "Arrivati ai piedi della statua - ha raccontato nel libro citato Andreza Zambrano - , i due sposi non sanno che fare. Per un po’ la osservano intimoriti e vedono questo uomo gracile di bronzo mentre allarga le braccia in segno di accoglienza". Poi la preghiera affinché l'autore di Humanae Vitae, l'enciclica più rappresentativa delle istanza pro life, intercedesse.
    https://www.ilgiornale.it/news/crona...o-1585963.html






    "VERONA Una «nascita miracolosa», avvenuta il giorno di Natale, quando per tutti i medici l’aborto era certo. L’evento che ha messo il sigillo finale sulla canonizzazione di Paolo VI, la cui cerimonia si è svolta ieri in piazza San Pietro, è datato dicembre 2014, a Villa Bartolomea, nell’angolo sud-est della provincia di Verona, a due passi dal Polesine. Non proprio una delle terre di Giovanni Battista Montini, nato in Val Trompia, poi nunzio apostolico in Polonia e quindi arcivescovo di Milano. Come, del resto non lo è la California. Ma c’è un filo che lega la Bassa alla West Coast ed è sorretto dall’enciclica più nota (e più contestata, anche all’interno della Chiesa Cattolica) firmata dal pontefice da oggi santo: l’Humanae Vitae. È quel documento, vergato esattamente cinquant’anni fa, nel 1968, che detterà «la linea», almeno per i credenti, su contraccezione e aborto per i decenni a venire. E il nome Montini, ribattezzato anche il «Papa della vita» è stato invocato da una donna americana al quinto mese di gravidanza: il feto aveva malformazioni tali che i medici le avevano consigliato un aborto terapeutico. La stessa procedura che quell’enciclica condanna. Il bambino nacque sanissimo oltre vent’anni fa. E Paolo VI venne beatificato.


    Il miracolo
    Anche il miracolo «veronese» ha un nome e un cognome: quello di Amanda Tagliaferro. Anche lei era stata data per spacciata mentre era nella pancia delle mamma. Per quest’ultima, Vanna Pironato, quest’eventualità si mescolava con un senso di colpa tanto irrazionale, quanto, per lei insostenibile. Dopo aver scoperto di essere incinta, Vanna decise di acquistare, tramite un sito di inserzioni, una culla usata. Una culla che era stata inutilizzata, perché il bambino a cui era destinata era morto poco dopo il parto, per una grave malformazione. Vanna, che aveva già un figlio, si sottopose a un esame, la villocentesi, che, tramite il prelievo di una parte dell placenta, permette di diagnosticare alcune anomalie genetiche. Un test ritenuto sicuro che, in una percentuale bassissima di casi, porta alla rottura delle membrane, e alla perdita del bambino. Ma è stato proprio quello che è successo a Vanna. Ora, alla vigilia della canonizzazione, la mamma di Villa Bartolomea racconta che, nel 2014, lei - nata sotto il pontificato di Giovanni Paolo II - non sapeva nemmeno chi fosse papa Montini. «L’ho dovuto cercare su internet», dice sorridendo. Ma come è arrivata a digitare «Paolo VI» su Google? La storia coinvolge un ginecologo del Mater Salutis di Legnago. In questa storia piena di coincidenze (forse non tali per chi crede) è il medico che un giorno prende in cura, d’urgenza, Vanna, mentre manifesta varie perdite. I due non si conoscono, anche se lei fa l’infermiera in quello stesso ospedale. Quel giorno, alla donna viene diagnosticata la rottura delle membrane. Vanda ne parla con una collega, la quale si rivolge proprio allo stesso medico, Paolo Martinelli. Il destino (o qualcos’altro) ha voluto che proprio in quei giorni il ginecologo avesse letto della beatificazione del papa omonimo. Lui, cattolico, impegnato in prima linea in associazioni prolife, consiglia una visita al santuario delle Grazie, a Brescia, caro a Montini.


    La vita quotidiana
    Il resto è cronaca, Amanda nasce sana, per la felicità della mamma e di papà Alberto. La vicenda passerebbe sotto silenzio, se il parroco del paese non la leggesse sulla stampa locale e contattasse la diocesi. La macchina ecclesiale si mette così in moto e constata la soprannaturalità dell’evento. Ora, Alberto e Vanna che prima «andavano in Chiesa ogni tanto» sono i primi a essere convinti che ci sia la mano del pontefice dietro la nascita. «Io ho sempre pensato che mia figlia fosse un miracolo, il fatto che ora me lo dica la Chiesa me ne dà conferma. Aveva solo tredici settimane quando ruppe le membrane, ventisei quando nacque: pesava solo 865 grammi». E ancora: «Dio ha voluto premiare anche una famiglia come noi – racconta ora Vanna –. E pensare che tutto quello che ho fatto è stato inginocchiarmi e pregare. Temevo di essere responsabile per quanto era capitato ad Amanda, non riuscivo a perdonarmi di essermi sottoposta a quell’esame. Con il senno di poi, non lo rifarei, ma non me la sento di dar consigli. Penso che ogni genitore debba agire secondo quanto ritiene giusto».

    La commissione
    E il dottor Martinelli? Davanti alla commissione teologica, il ginecologo ha affermato: «Sembra che la Provvidenza voglia che Paolo VI venga ricordato anche e soprattutto come il Papa dell’Humanae Vitae, il Papa della difesa della vita fin dal suo inizio. Per questa enciclica fu contestato, odiato da vivo e da morto». Martinelli ha incontrato di nuovo Vanna solo dopo la nascita di Amanda. Guardando la bambina ha detto: «È come se fosse ruzzolata da una scarpata per centinaia di metri. Eppure, non ha riportato un graffio».
    15 ottobre 2018 (modifica il 15 ottobre 2018 | 10:28)"
    https://corrieredelveneto.corriere.i...82c5bc77.shtml



    Come vedi due miracoli, eventi inspiegabili per la scienza, connessi intimamente con quello che il lascito più grande del Papa, l'Enciclica della vita contro il sacrificio umano globale mascherato. Se al diavolo interessa la morte contro la vita, il Papa non l'ha certo favorito.
    qui potrai vedere la differenza tra la mia teologia e quella di paolo vi . lui guarda in basso e io guardo in alto .

    POPULORUM ET REGRESSIO
    POPULORUM ET REGRESSIO
    Lo sviluppo e il progresso scientifico ed economico dei popoli che sono sotto il giogo della fame e della miseria per quanto possa destare il dispiacere della Chiesa non sono il suo obiettivo primario che ha una missione solo di ordine spirituale e morale (G.S. n 44) .
    Nelle grandi encicliche sociali che vanno dalla Rerum Novarum alla Pacem in Terris, la Chiesa Cattolica si è solo prefissa di delineare alcuni principi generali di morale ed etica universale che sono alla base di ogni convivenza umana e civile perché sono affermati i concetti base di giustizia sociale e l’ordine gerarchico naturale . Quei principi imprescindibili per chiunque voglia dedicarsi al servizio della politica e della convivenza tra gli uomini in quanto essa è latore di un messaggio di salvezza che si innesta su una Legge di giustizia che risale alle origini dell’umanità: la legge naturale che risiede nel cuore dell’uomo , confermata con la rivelazione a Israele .
    A tutti i popoli , sia a quelli della fame e sia a quelli dell’opulenza, la Chiesa ha il dovere di additare dei principi base della legge naturale universale che sono imprescindibili per la giustizia tra gli uomini e per la vita del pianeta .Principi che non si riducono a un semplice ugualitarsmo mistificatore tra uomo e uomo ,ma pongono le basi per una razionale convivenza umana basata su leggi morali imprescindibili . Tocca , poi , piuttosto ai laici entrare nei particolari della storia per concretizzarne i principi in maniera autonoma .
    Mentre il popolo eletto dopo aver conquistato la Terra Santa, combattendo , alla fine la divise a sorte senza alcun principio ugualitario o democratico (Giosuè18-19), così la Chiesa ha il dovere di conquistare gli uomini proponendo l’unico Salvatore degli uomini dal peccato, Gesù lasciando ai laici l’attuazione dei principi morali nell’ambito della vita civile . E non è compito della Chiesa stabilire Commissioni Pontificie che abbiano carattere politico perchè il suo Maestro evitò costantemente e tenacemente ogni tentativo messo in atto per coinvolgerlo in avvenimenti di carattere politico (Giov. ) . Egli rispondeva solo a provocazioni di carattere morale sulla Legge sapendo che lì si trova la radice della stessa azione politica , lasciano però sgombero il campo della laicità da intromissioni di carattere clericale.
    Cristo perciò non è venuto a mettere in risalto lo sviluppo integrale dell’uomo,quanto ristabilire il primato del Padre nella Creazione dell’uomo e dell’universo, nè è venuto a raccontargli fandonie e illusioni circa la sua pretesa libertà morale . L’uomo infatti non è libero rispetto alla verità , né completamente autonomo rispetto alle sue scelte sociali , ma è condizionato sia sul piano morale e sia sul piano fisico . Non è compito della Chiesa presiedere alla distribuzione dei beni della terra ,né di costruire teologie della liberazione dell’uomo dai suoi condizionamenti, quanto stabilire i principi della morale naturale , l’unica che assicura il bene comune all’uomo e che indica alla politica la via della giustizia . Certo la Chiesa invita alla solidarietà tra i popoli perché gli uomini sono fratelli ma mai a discapito della giustizia .

    Il messaggio della Chiesa, che non privilegia nessuna classe politica , né categoria sociale , è rivolto a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono perseguire la salvezza personale e stabilire un ordine sociale che elimini ogni ingiustizia sociale e morale che sono causa di disordini sociali , povertà , guerra e carestia nelle nazioni, tra i continenti di dimensioni geopolitiche .
    La Chiesa non promette nessun benessere , né alcuna ricchezza , infatti non è esperta in questioni sociali ma è capace di indicare l’ordine morale al quale si appoggia l’ordine politico affinché si giunga ad un regno di giustizia fin da questa terra . Gli squilibri nell’ordine politico sono frutto spesso di ingiustizie che creano categorie di poveri che però non sono i poveri del vangelo in quanto il Cristo parla di una libertà personale libera dai condizionamenti economici rivolta ai discepoli più stretti del Regno ,i quali egli invita ad essere poveri , e di una povertà che consiste nel distacco interiore dai beni terreni rivolto a tutti gli uomini che nel campo sociale ascoltano la sua parola . L’unico e autentico sviluppo che indica la Chiesa ai popoli come autentico progresso infatti è lo sviluppo morale dell’uomo che spesso può anche non coincidere con lo sviluppo materiale . Infatti non è necessario lo sviluppo materiale allo sviluppo morale, ecco perché la Chiesa non ha nessuna prevenzione e alcun pregiudizio per i poveri ,né verso coloro che avendo vissuto una vita in dissipazioni,si convertono a una vita di conversione e ritorno ai precetti morali .

  8. #8
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    @Affus

    Tu riesci a spiegare perchè questo Franco Bellegrandi cameriere del Papa sarebbe più autorevole ad es. di un Michele Sindona che era conoscenza delle dicerie su Papa Montini eppure le riteneva false? Come riportato da "I banchieri di Dio" di Gerald Posner.

    Bellegrandi racconta "di aver accompagnato una volta, lui autista, l'arcivescovo e il Carlini seduti sui sedili posteriori.
    Sennonché, l'omosessualità del Carlini pare lievemente contraddetta dal fatto che, a quel tempo, egli fosse compagno di Raffaella Pelloni, in arte Carrà (men che ventenne). Dunque, dovremmo ammettere che il Carlini gradisse, al contempo, l'intima vicinanza di una persona giovanissima, bellissima e donna (la Pelloni) e di una persona attempata, non avvenentissima e uomo (Montini). Misteri del cuore umano, che il tempo scioglierà." http://leggendaborgia.blogspot.com/2.../paolo-vi.html

    E dalla Carrà perchè non è mai venuto fuori niente?

    Sempre dallo stesso blog, si osserva che "Secondo altre malelingue, Giovanbattista Montini avrebbe avuto relazioni con una suora in Africa e, stando ai rotocalchi dell'epoca, si diceva pure che – prima di diventare papa - egli avesse avuto un figlio. E tutto ciò rappresenta un elemento che, ammesso (e non concesso, come per le relazioni omosessuali) che sia vero, contraddice – come per il Carlini - le pretese preferenze per l'altra sponda."

    Allora ti domando perchè decidi di credere alla storia dell'omosessualità piuttosto che della suora?



    E poi fai un ragionamento, se quest'uomo era così astuto da essere addirittura il complice di assassinii, come è possibile che si lasciasse accompagnare, insieme all'amante, dall'autista. Addirittura su un testo di Chiesa Viva ho letto che il presunto amante era di casa in Vaticano tanto che lo incrociavano spesso nei corridoi la mattina... Così spesso che avrebbero dovuto esserci molte testimonianze. Non vedi che sono situazioni da commedia erotica?
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  9. #9
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da Affus Visualizza Messaggio
    qui potrai vedere la differenza tra la mia teologia e quella di paolo vi . lui guarda in basso e io guardo in alto .
    Ti ricordo che dalla Teologia promanano la Dottrina e la Pastorale. Una guarda in alto, ma l'altra deve per forza guardare, dove sta l'uomo, in basso.
    Per aiutarlo a guardare in alto, certamente. Ma deve rivolgersi a lui.


    Avevi detto che Paolo VI era una grande teologo e mi avevi citato il discorso all'ONU. Mi prendi qualche passaggio che ti ha particolarmente colpito?
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  10. #10
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    Predefinito Re: La massoneria nella chiesa entro con paolo vi

    Citazione Originariamente Scritto da emv Visualizza Messaggio
    Ti ricordo che dalla Teologia promanano la Dottrina e la Pastorale. Una guarda in alto, ma l'altra deve per forza guardare, dove sta l'uomo, in basso.
    Per aiutarlo a guardare in alto, certamente. Ma deve rivolgersi a lui.


    Avevi detto che Paolo VI era una grande teologo e mi avevi citato il discorso all'ONU. Mi prendi qualche passaggio che ti ha particolarmente colpito?
    Mi colpi particolarmente una breve lettera apostolica che è difficile trovare in mezzo a tante scritte in occasione delle vacanze , quando tutti gli italiani partivano per il mare e dal nord gli emigranti meridionali scendevano al sud. Ebbene era un inno all amicizia umana che ragiungeva vette mai viste , solo un grande umanista efebo poteva arrivare a tanto.,ma a quei tempi non avevo alcun sospetto
    L umanesmo immanentista di paolo vI esce fuori proprio quando parla della terra e del mondo degli uomini . Io penso come gli ebrei e come paolo che la legge è giusta e buona , ma quando dice cose che non ci piacciono , non posiamo crederla superata e fare filosofia o teologia .

 

 
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