Ormai i musicisti sono una banda di drogati e puttanelle senza cervello che spesso sono anche tecnicamente carenti.
Il Partito non vuole vietare la musica degenerata che viene prodotta dall'industria musicale, ma fare spesa pubblica in favore della musica classica. Dove li prendiamo i soldi? Tassando l'industria musicale, ovviamente.
Con i soldi delle tasse andremo a creare una scuola d'elite per compositori e musicisti, i quali impareranno a comporre e suonare musica neobarocca, neoclassica e neoromantica.
In Italia avremo dei nuovi Vivaldi e forse anche meno Fedez.
Il repertorio da essi prodotto verrà proposto sia sulla TV pubblica (con concerti live) che sulla radio pubblica. Sintonizzatevi!
Abbiamo visto che il mercato capitalista ha trasformato la musica in merda, quindi per tenere viva la musica seria è per forza necessaria la spesa pubblica: bisogna fuggire dalle logiche di mercato.