POPULORUM ET REGRESSIO
Lo sviluppo e il progresso scientifico ed economico dei popoli che sono sotto il giogo della fame e della miseria per quanto possa destare il dispiacere della Chiesa non sono il suo obiettivo primario che ha una missione solo di ordine spirituale e morale (G.S. n 44) .
Nelle grandi encicliche sociali che vanno dalla Rerum Novarum alla Pacem in Terris, la Chiesa Cattolica si è solo prefissa di delineare alcuni principi generali di morale ed etica universale che sono alla base di ogni convivenza umana e civile perché sono affermati i concetti base di giustizia sociale e l’ordine gerarchico naturale . Quei principi imprescindibili per chiunque voglia dedicarsi al servizio della politica e della convivenza tra gli uomini in quanto essa è latore di un messaggio di salvezza che si innesta su una Legge di giustizia che risale alle origini dell’umanità: la legge naturale che risiede nel cuore dell’uomo , confermata con la rivelazione a Israele .
A tutti i popoli , sia a quelli della fame e sia a quelli dell’opulenza, la Chiesa ha il dovere di additare dei principi base della legge naturale universale che sono imprescindibili per la giustizia tra gli uomini e per la vita del pianeta .Principi che non si riducono a un semplice ugualitarsmo mistificatore tra uomo e uomo ,ma pongono le basi per una razionale convivenza umana basata su leggi morali imprescindibili . Tocca , poi , piuttosto ai laici entrare nei particolari della storia per concretizzarne i principi in maniera autonoma .
Mentre il popolo eletto dopo aver conquistato la Terra Santa, combattendo , alla fine la divise a sorte senza alcun principio ugualitario o democratico (Giosuè18-19), così la Chiesa ha il dovere di conquistare gli uomini proponendo l’unico Salvatore degli uomini dal peccato, Gesù lasciando ai laici l’attuazione dei principi morali nell’ambito della vita civile . E non è compito della Chiesa stabilire Commissioni Pontificie che abbiano carattere politico perchè il suo Maestro evitò costantemente e tenacemente ogni tentativo messo in atto per coinvolgerlo in avvenimenti di carattere politico (Giov. ) . Egli rispondeva solo a provocazioni di carattere morale sulla Legge sapendo che lì si trova la radice della stessa azione politica , lasciano però sgombero il campo della laicità da intromissioni di carattere clericale.
Cristo perciò non è venuto a mettere in risalto lo sviluppo integrale dell’uomo,quanto ristabilire il primato del Padre nella Creazione dell’uomo e dell’universo, nè è venuto a raccontargli fandonie e illusioni circa la sua pretesa libertà morale . L’uomo infatti non è libero rispetto alla verità , né completamente autonomo rispetto alle sue scelte sociali , ma è condizionato sia sul piano morale e sia sul piano fisico . Non è compito della Chiesa presiedere alla distribuzione dei beni della terra ,né di costruire teologie della liberazione dell’uomo dai suoi condizionamenti, quanto stabilire i principi della morale naturale , l’unica che assicura il bene comune all’uomo e che indica alla politica la via della giustizia . Certo la Chiesa invita alla solidarietà tra i popoli perché gli uomini sono fratelli ma mai a discapito della giustizia .
Il messaggio della Chiesa, che non privilegia nessuna classe politica , né categoria sociale , è rivolto a tutti gli uomini di buona volontà che vogliono perseguire la salvezza personale e stabilire un ordine sociale che elimini ogni ingiustizia sociale e morale che sono causa di disordini sociali , povertà , guerra e carestia nelle nazioni, tra i continenti di dimensioni geopolitiche .
La Chiesa non promette nessun benessere , né alcuna ricchezza , infatti non è esperta in questioni sociali ma è capace di indicare l’ordine morale al quale si appoggia l’ordine politico affinché si giunga ad un regno di giustizia fin da questa terra . Gli squilibri nell’ordine politico sono frutto spesso di ingiustizie che creano categorie di poveri che però non sono i poveri del vangelo in quanto il Cristo parla di una libertà personale libera dai condizionamenti economici rivolta ai discepoli più stretti del Regno ,i quali egli invita ad essere poveri , e di una povertà che consiste nel distacco interiore dai beni terreni rivolto a tutti gli uomini che nel campo sociale ascoltano la sua parola . L’unico e autentico sviluppo che indica la Chiesa ai popoli come autentico progresso infatti è lo sviluppo morale dell’uomo che spesso può anche non coincidere con lo sviluppo materiale . Infatti non è necessario lo sviluppo materiale allo sviluppo morale, ecco perché la Chiesa non ha nessuna prevenzione e alcun pregiudizio per i poveri ,né verso coloro che avendo vissuto una vita in dissipazioni,si convertono a una vita di conversione e ritorno ai precetti morali .