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Ucraina, le ultime novità dai fronti di guerra 03/05/2022 | Pietro Batacchi

Negli ultimi giorni si sono registrate alcune importanti novità sui fronti della Guerra in Ucraina. Nell’oblast di Kharkiv le forze di Kiev continuano ad allargare l’area di sicurezza attorno alla città e ad incalzare i Russi. Le ultime notizie, ancora da confermare, riportano che gli Ucraini sono entrati nella città di Staryi Saltiv, 45 km ad est di Kharkiv, schiacciando le forze russe contro il fiume Seveerskij Donec. Chiaramente, più gli Ucraini riescono a consolidare il controllo su quest’aerea, più la città di Kharkiv resta al sicuro rispetto agli attacchi di artiglieria, e più prende forma una minaccia che potrebbe costringere i Russi a “stornare” forze dall’asse, per loro prioritario, di Kupiansk-Izyum. Proprio riguardo a questo asse, ieri sera avevano iniziato a circolare notizie della cattura di Yampil da parte dei Russi e del loro ingresso a Lyman. Tali notizie non sono al momento confermate. Da fonti locali, ci risulta che le forze di Mosca stiano realmente investendo Lyman e si stiano spingendo verso Svjatohirsk, 24 km a nordest di Lyman, ma, sopratutto, a una decina di chilometri dall’autostrada M03, che collega Kiev e Kharkiv con Sloviansk. Sempre in questo settore, a Popasna, dove è stato fatto affluire un nuovo Battle Group russo, e a Rubizhne continuano gli scontri casa per casa, ma i Russi sono ormai vicini a prendere il controllo completo di queste 2 cittadine fondamentali per bloccare l’altro grande centro del Donbass di Severodonetsk. Nel frattempo, sembra che su Izyum stiano continuando ad affluire forze provenienti dall’obalst russo di Belgorod, per un totale di 5 “nuove” brigate motorizzate.

Nel sud, prosegue il rafforzamento del dispositivo russo nell’oblast di Kherson, in vista di una possibile offensiva che nei prossimi giorni potrebbe interessare tanto Krivhi Rih quanto Zaporizhia, quest’ultima minacciata anche da est per via della pressione esercitata dai Russi sul fronte Orikihiv, Zelene Pole, Huliapole.

Ma nelle ultime 24 ore sono anche altre le notizie molto importanti. I Russi hanno attaccato nuovamente lo strategico ponte di Zakota, probabilmente utilizzando missili ONIKS lanciati in modalità sup-sup dalle batterie costiere BASTION in Crimea. Il ponte collega la regione di Odessa con la Bessarabia, terra al confine con Romania e Moldavia. Da qui non solo passano i rifornimenti NATO provenienti dalla Romania, ma questo è l’unico ponte che collega appunto il resto dell’Ucraina e Odessa con la Bessarabia, dove i Russi potrebbero tentare uno sbarco per ricongiungersi con le forze di stanza in Transnistria e minacciare così anche la debole Moldavia.

Interessante anche quanto reso ufficialmente noto dal Pentagono circa gli aiuti militari inviati all’Ucraina nelle ultime 24 ore. Un funzionario del Dipartimento della Difesa americano ha infatti comunicato che sono stati 14 i voli che dagli Stati Uniti hanno raggiunto la regione, ai quali bisogna aggiungerne altri 23 provenienti dai Paesi alleati. Sempre fonti del Pentagono hanno affermato che 220 militari di Kiev sono stati addestrati all’impiego dei cannoni da 155 mm M777. Gli USA hanno fornito all’Ucraina 90 di questi sistemi, in gran parte prelevati dalle batterie dei Marines (ricordiamo che l’USMC sta dismettendo buona parte del suo parco artiglieria per effetto della trasformazione voluta dal Comandante del Corpo, Generale Berger), ed il 60% sarebbe già arrivato in territorio ucraino. In Russia, intanto continuano le azioni di sabotaggio e gli attacchi ucraini, tanto è vero che le autorità di Bryansk hanno deciso di assoggettare l’intero territorio dell’oblast ad uno speciale regime di polizia.