Sugli altari la prima santa australiana Nel 1870 denunciò un prete pedofilo - Corriere della Sera
Non pare che ci sia la mano di Dio dietro questi continui ripensamenti... o forse l' aria sta cambiando ?
Sugli altari la prima santa australiana Nel 1870 denunciò un prete pedofilo - Corriere della Sera
Non pare che ci sia la mano di Dio dietro questi continui ripensamenti... o forse l' aria sta cambiando ?
Come tutti sanno i vescovi non sono infallibili.
Inoltre, come è ovvio, il motivo ufficiale della scomunica non fu la denuncia degli abusi, anche se si può immaginare che il vero motivo fosse un pretesto per metterla a tacere.
Allo stesso modo si può immaginare il motivo per il quale questi aspetti vengano spesso omessi.
Peraltro il ripensamento non è di oggi, lo stesso fallibile vescovo gli tolse la scomunica.
Ultima modifica di eq...; 17-10-10 alle 22:52
Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.
Mary MacKillop: anatomia di una bufala
“Scomunicata per aver denunciato un sacerdote che abusava di minori”, ma adesso fatta santa ed eletta a “pioniera della lotta ai preti pedofili”. Tutto falso, naturalmente.
Prima di spiegare perché è una bufala, sia consentita una sintetica carrellata delle testate che l’hanno sistemata nei titoli e nei sottotitoli di quella che hanno spacciato come notizia di peso. Basterà limitarsi a quelle maggiori, perché tutte le altre si sono messe a traino. Corriere della Sera: “Il papa ha canonizzato Mary MacKillop, pioniera della lotta agli abusi sui bambini”; la Repubblica: “Pioniera della lotta ai preti pedofili, fu scomunicata per aver denunciato un sacerdote che abusava di minori”; La Stampa: “Suora-coraggio contro gli abusi”; AdnKronos e quindi Il Secolo XIX, Quotidiano.net, Libero, ecc.: “Diventa santa una suora che denunciò un prete pedofilo”. Notevole eccezione: i media cattolici (L’Osservatore Romano, Avvenire, Radio Vaticana, ecc.) non confermano e non smentiscono. Fanno eccezione, come vedremo, alcuni blog d’area cattolica. Contasse niente, Benedetto XVI non fa alcun cenno al pionierismo della neosanta. E tuttavia la bufala si tiene.
Prima del 25 settembre, su Google, non risulta che la santa abbia denunciato un prete pedofilo. Su Wikipedia, invece, la cosa è aggiunta a una precedente versione del 18 settembre, nella quale non se ne faceva alcun cenno. Idem a cercare su BlogBabel: prima del 25 settembre, non c’è traccia di notizia che la MacKillop abbia denunciato un prete pedofilo, tanto meno c’è chi la dia per “pioniera” della lotta alla “sporcizia”; da quella data in poi, invece, La Vigna del Signore e Oltretevere ne parlano in più occasioni, e come di cosa certa, mentre Uaar ultimissime cita una fonte (un documentario mandato in onda da un’emittente televisiva australiana, l’ABC Compass), ma senza verificarne l’attendibilità; bisogna arrivare al 17 ottobre per tre post (in ordine cronologico: Malvino, Quadernetto di appunti e Sacri Palazzi) che finalmente la mettano in discussione (i primi due con elementi che attingono a quel documentario, ricostruendo la gestazione della bufala, il terzo da tarda e parziale rettifica venuta con l’edizione serale del tg2, ma con opinabili considerazioni a margine).
Bene, la bufala dovrebbe sgonfiarsi? No, ancora regge. E c’è già chi propone di eleggere la MacKillop a ispiratrice delle grandi pulizie alle quali la Chiesa è stata costretta, di scandalo in scandalo, negli Usa, in Irlanda, in Germania, un po’ dappertutto e anche in Australia, patria della canonizzata di fresco.
In realtà, nel documentario che è all’origine di tutto, un tal padre Paul Gardiner insinua – chissà quanto involontariamente – che la MacKillop possa essere stata scomunicata (se non solo, anche) per quella denuncia. Il fatto è che quella denuncia non fu fatta dalla MacKillop, ma da alcune sue consorelle, e fu inoltrata solo alle autorità ecclesiastiche, senza congrua correlazione cronologica per poterla credere causale della scomunica. Nella migliore delle ipotesi, insomma, padre Gardiner non si è spiegato bene; nella peggiore, ha voluto buttar lì una suggestione. La suggestione è raccolta da un quotidiano australiano, The Sidney Morning Herald, che sulla suggestione costruisce affermazioni così impegnative che il poveretto s’affretta a smentire dalle pagine di The Australian. Troppo tardi: la bufala è più potente della smentita e ha già lasciato la terra dei canguri, è arrivata nelle redazioni del Corriere della Sera, de la Repubblica, de La Stampa, è arrivata in tv: i cattolici hanno una nuova santa, “scomunicata per aver denunciato un sacerdote che abusava di minori”, ma adesso eletta a “pioniera della lotta ai preti pedofili”.
In luglio, su New Scientist, è stato pubblicato un articolo di Jim Giles dal titolo Come si diffonde una bufala: “Prima di tutto, una bufala deve avere almeno un minimo di credibilità… Le bufale che sembrano plausibili possono entrare nelle coscienze senza che nessuno le metta in discussione… Una volta che comincia a circolare, una bufala può diffondersi in modo capillare… Si può arrivare a credere a certe bufale semplicemente perché altri ci credono…”. Non è credibile, non è plausibile che in mezzo a tanti preti pedofili ci sia una suorina coraggiosa che ne denuncia uno, e allora la scomunicano, ma poi, tornando utile, la canonizzano? Per i cattolici è il segno di una superiore provvidenza che fa la Chiesa santa nonostante tutto, per i non cattolici è il segno della superiore ipocrisia del clero cattolico che riesce a confezionare perfetti marchingegni retorici: la bufala entra nelle coscienze di tutti con grande facilità, cattolici e non cattolici. È così facile crederci, tutti ci credono, perché il povero lettore dovrebbe rendersi la vita difficile col dubbio?
http://www.giornalettismo.com/archiv...ary-mackillop/
Ultima modifica di Giordi; 18-10-10 alle 09:37
“In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”
Cui prodest? L'audience oppure un certo tipo di religiosità.
Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.
“In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”
Se ne sono accorti solo adesso che il vaticano ha capito come la copertura dei preti pedofili non pagasse più. Ed ecco oplà, dal cappello, anzi dalla tiara di ratzinger, uscire la santa anti preti pedofili....... repapelle: :gluglu:
Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.
... lo trova però nel momento in cui la suora canonizzata viene dipinta come esempio di "Pioniera della lotta ai preti pedofili"... cosa altrettanto falsa... non esiste e non sembra esser mai esistita una figura appartenente al clero cattolico che possa essere definita "pioniera della lotta ai preti pedofili"...
“In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”
Dio scrive dritto anche sulle righe storte degli uomini.
“In amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere che cosa accade...”