Chi vede nel nucleare il futuro per la produzione energetica, considerandola una fonte di energia a basso impatto ambientale, deve ricredersi e la realtà spesso dà brutti schiaffi in faccia a chi è solamente un tifoso senza ben conoscere gli argomenti verso i quali confida.
Ecco la realtà.
Le temperature fluviali insolitamente calde* costringeranno la Francia a ridurre la produzione delle centrali nucleari
Le temperature a Parigi questo fine settimana dovrebbero superare il 25 gradi e i fiumi utilizzati per raffreddare le centrali nucleari sono destinati a diventare troppo caldi per garantire la normale produzione. In tutto questo la produzione nucleare è già in sofferenza poiché 27 dei 56 reattori francesi sono fermi per riparazioni o per manutenzione. Così mentre i sacerdoti del nucleare insistono nel definirlo la soluzione a tutti i mali, soprattutto in tempo di crisi energetica causata dalla guerra in Ucraina, la Francia che solitamente esporta la sua elettricità precipita al livello più basso di produzione negli ultimi 30 anni, proprio mentre tutta Europa sta cercando soluzioni per ridurre la dipendenza dalla Russia.
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*A causa di quel riscaldamento globale che gli stessi tifosi del nucleare negano esista (doppio autogol in un unico match).