Originariamente Scritto da
cimad5
https://www.elle.com/it/magazine/wom...ruale-francia/
"Dovevo uscire regolarmente dal laboratorio a metà giornata perché le mie mestruazioni sono troppo dolorose. Dovevo prendermi un giorno di ferie o un permesso dal lavoro”. Margot è un'ebanista della startup francese Louis (che progetta e produce mobili per uffici) e, a partire dallo scorso 8 marzo, non deve più usare le sue ferie o i permessi quando sta male per il ciclo. Lei e le sue colleghe ora possono prendersi un giorno off al mese aggiuntivo quando hanno delle mestruazioni particolarmente dolorose. Si chiama "congedo mestruale" e, questa settimana, si è tornati a parlarne dopo che la Spagna ha proposto di introdurre tre giorni al mese di permesso per chiunque abbia forti dolori causati dal ciclo (e accertati dal medico). Che siano le aziende a prevederlo autonomamente o che se ne discuta in Parlamento, il dibattito è di nuovo aperto. "Il nostro team è molto impegnato nell'uguaglianza di genere", ha dichiarato Thomas Devinaux, co-fondatore di Louis, "Il provvedimento corrisponde a quello che difendiamo, è un guadagno per la cultura aziendale". La startup di Tolosa ha 7 dipendenti che si sono organizzate con una tabella di monitoraggio, in cui indicano il periodo in cui si aspettano le mestruazioni. "L'obiettivo è anticipare le assenze, è una soluzione di comodità", spiega Thomas, "È un guadagno in termini di previsione per la produzione. Possiamo inserire una persona in più se un giorno una dipendente non può garantire la sua giornata lavorativa e quindi non perdere tempo nella produzione". A fine anno verrà fatta una relazione per ridiscutere il provvedimento, valutarne i costi e capire se apportare delle modifiche. La cosa positiva è che diverse aziende francesi hanno già contattato Louis chiedendo suggerimenti per introdurre a loro volta il congedo. Negli ultimi anni, fortunatamente, si parla molto di più di mestruazioni, di tampon tax e di dolori mestruali causati da endometriosi o altre condizioni. Per questo anche la possibilità di introdurre un congedo mestruale è sempre più dibattuta. Girona è stata la prima città in Spagna a prendere in considerazione una politica di congedo mestruale secondo TIME, ma diverse aziende hanno fatto notizia introducendolo a livello di policy interna. Zomato, ad esempio, una delle più grandi società di consegna di cibo in India oppure l'azienda britannica Coexist. In Italia, nel 2016, era stato presentato addirittura un disegno di legge sul tema dalle deputate Mura, Sbrollini, Iacono e Rubinato che prevedeva tre giorni al mese di congedo mestruale in caso di mestruazioni dolorose certificate da medico specialista. Il testo sottolineava che "dal 60 al 90% delle donne soffre durante il ciclo mestruale e questo causa tassi dal 13% al 51% di assenteismo a scuola e dal 5% al 15% di assenteismo nel lavoro”. La proposta, tuttavia, non ha avuto seguito e questo perché, sul tema, ci sono ancora pareri contrastanti. C'è, ad esempio, chi sostiene che sarebbe una sorta di "favoritismo" fatto alle donne (e quindi bisognerebbe lavorare soffrendo?) e chi, invece, si preoccupa che diventerebbe l'ennesima scusa per non assumerle. Casi come questo della startup francese o quello della Spagna però, fanno sperare in un cambio di mentalità o, se non altro, ci spingono a tornare a parlare del problema.