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  1. #111
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    Predefinito Re: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

    59

    La ricompensa dei santi.

    Poi vidi un gran numero di angeli portare dalla città delle corone gloriose, una corona per ogni santo con il suo nome inciso sopra. Appena Cristo chiese che gli fossero portate le corone, gli angeli gliele presentarono e con la mano destra Gesù pose le corone sulle teste dei giusti. Nella stessa maniera gli angeli portarono le arpe, che Gesù nuovamente presentò loro. Gli angeli responsabili diedero la nota e poi ogni voce si unì, elevando una lode gioiosa e grata, e ogni mano suonò l'arpa con competenza, elevando una musica melodiosa, possente e perfetta. {PS 255,1}
    Dopo vidi Gesù condurre il gruppo dei redenti alla porta della città, aprirla e dire alle nazioni che erano rimaste fedeli alla verità di entrare. Nella città tutto contribuiva a rallegrare la vista. Ovunque regnavano gloria e ricchezza. Poi Gesù posò il suo sguardo sui santi che aveva riscattati; i loro volti erano raggianti di gloria e, osservandoli con sguardo amorevole, disse con voce potente e melodiosa: "Contemplo il risultato del mio tormento interiore e sono soddisfatto. Voi potrete godere eternamente di questa gloria. Le vostre sofferenze sono finite. Non ci saranno più né morte, né dolore, né grida, né sofferenza". Vidi che i redenti si inchinavano, ponendo le loro corone splendenti ai piedi di Gesù, che con mano amorevole li fece alzare, ed essi suonarono le loro arpe d'oro, riempiendo il cielo con la loro musica e con i canti in onore dell'Agnello. {PS 255,2}
    Allora vidi Gesù condurre il suo popolo verso l'albero della vita e di nuovo sentimmo la sua voce amorevole, la più possente musica mai udita da orecchie mortali, dichiarare: "Le foglie di questo albero sono per la guarigione delle nazioni. Mangiatene tutti". Sull'albero della vita c'era un frutto, il più bello di tutti, che i santi potevano mangiare liberamente. Nella città c'era un trono glorioso, dal quale partiva un fiume d'acqua viva, limpido come il cristallo. Su ogni lato del fiume c'era l'albero della vita e sulla riva del fiume c'erano altri alberi, che davano frutti buoni da mangiare. {PS 255,3}
    Il nostro linguaggio è troppo povero per descrivere il cielo. Quando pensavo a tutto questo, ero profondamente sorpresa. Piena di ammirazione per tutto quello splendore e quella gloria eccelsa, deposi la penna ed esclamai: "Oh, che amore! Che amore meraviglioso!". Anche le espressioni più raffinate sono insufficienti per descrivere la gloria del cielo o le profondità incomparabili dell'amore del Salvatore. {PS 255,4}

  2. #112
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    Predefinito Re: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

    60

    La terra desolata.

    La mia attenzione fu nuovamente rivolta verso la terra; i malvagi erano stati distrutti e i loro corpi senza vita ricoprivano tutta la sua superficie. La collera di Dio, nelle sette ultime piaghe, aveva colpito gli abitanti del mondo, che si erano morsi la lingua per il dolore ed erano giunti a maledire Dio. I falsi pastori erano stati l'obiettivo della collera di Yahweh. Mentre erano in piedi, i loro occhi e le loro lingue si erano consumati, lasciando al loro posto solo delle cavità vuote. Dopo che i santi erano stati liberati da Dio, i malvagi rivolsero la loro furia l'uno contro l'altro. La terra sembrava inondata di sangue e corpi senza vita la ricoprivano da una estremità all'altra. {PS 256,1}
    La terra appariva come un arido deserto. Delle città e dei villaggi, scossi dal terremoto, rimasero solo mucchi di terra. Le montagne furono spostate, lasciando al loro posto delle grandi caverne. Le pietre sconnesse, provenienti dal mare o dalla terra stessa, erano sparse su tutta la sua superficie. I grandi alberi furono sradicati e disseminati ovunque. Questa sarà la casa di Satana e dei suoi angeli malvagi per mille anni. Qui sarà confinato a vagare su e giù sulla superficie spaccata della terra, per vedere i risultati della sua ribellione contro la legge di Dio. Per mille anni potrà rendersi conto della maledizione che ha provocato. Relegato sulla terra, non avrà la possibilità di andare sugli altri pianeti, per tentare e provocare coloro che non sono caduti. In questo periodo Satana soffrirà enormemente. Dalla sua caduta, le sue caratteristiche malvage sono state esercitate costantemente, ma in questo periodo egli sarà privato del suo potere e sarà lasciato a riflettere sulle sue azioni, a guardare il futuro tremante e con terrore; dovrà soffrire per tutto il male che ha commesso ed essere punito di tutti i peccati che ha causato. {PS 256,2}
    Sentii le grida di trionfo, simili a diecimila strumenti musicali, degli angeli e dei santi redenti, perché non sarebbero più stati infastiditi né tentati da Satana e anche perché gli abitanti degli altri mondi erano stati liberati dalla sua presenza e dalle sue tentazioni. {PS 256,3}
    Poi vidi i troni sui quali Gesù e i giusti redenti erano seduti, e i santi regnavano come re e sacerdoti presso Dio. Cristo, unito al suo popolo, giudicò i malvagi deceduti e le loro azioni con il libro della legge, la Parola di Dio, e giudicò ogni caso secondo le opere compiute. {PS 256,4}
    Poi i malvagi subirono ciò che meritavano, secondo le loro opere e secondo ciò che era stato imputato loro nel libro della morte. Anche Satana e i suoi angeli furono giudicati da Gesù e dai santi. La punizione di Satana sarebbe stata maggiore di quella che avrebbero subito coloro che aveva ingannato. Dopo la loro morte, Satana sarebbe vissuto ancora e avrebbe sofferto per molto tempo. {PS 257,1}
    Dopo che il giudizio dei malvagi deceduti fu completato, alla fine dei mille anni, Gesù lasciò la città e i santi e il corteo degli angeli lo seguirono. Gesù scese su una grande montagna che, appena i suoi piedi la toccarono, si spaccò e divenne una pianura. Poi guardammo il cielo e vedemmo la grande e bella città con dodici fondamenta e dodici porte, tre su ogni lato, e un angelo a ogni porta. Gridammo: "La città! La grande città! Sta scendendo da Dio e dal cielo!". E scese in tutto il suo splendore e tutta la sua gloria, collocandosi sulla maestosa pianura che Gesù aveva preparato. {PS 257,2}

  3. #113
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    Predefinito Re: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

    Io preferisco leggere LA SACRA BIBBIA perché è l'unico libro che può ancora oggi essere ritenuto autentico, e non il Libro di Mormon che è stato scritto nella fine dell' Ottocento dal falso profeta mormone Joseph Smith con l'aiuto di Sidney Rigdon che sarebbe stato con lui il rielaboratore o per meglio dire il plagiatore di in manoscritto di un noto romanziere presbiteriano

  4. #114
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    Predefinito Re: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

    61

    La seconda risurrezione.

    Gesù e il corteo di angeli, insieme ai salvati, lasciarono la città. Gli angeli circondarono il loro Capo e lo scortarono, mentre i santi redenti lo seguivano. Poi, con temibile maestà, Gesù chiamò i malvagi deceduti e loro si avvicinarono con gli stessi corpi deboli, con i quali si erano addormentati nella tomba. Che spettacolo! Che scena! Alla prima risurrezione tutti si innalzarono nella perfezione immortale, ma alla seconda risurrezione i segni della maledizione erano visibili su tutti. I re e i nobili della terra, gli spregevoli e i poveracci, gli istruiti e gli ignoranti risposero insieme all'appello. {PS 258,1}
    Tutti vedevano il Figlio dell'Uomo, e quelle stesse persone che lo avevano odiato e schernito, che avevano messo la corona di spine sul suo capo e lo avevano colpito con una canna, lo videro in tutta la sua maestà regale. Coloro che gli avevano sputato addosso, nel momento della prova, sfuggivano dal suo sguardo penetrante e dalla gloria del suo volto. Coloro che gli avevano trafitto le mani e i piedi con i chiodi videro i segni della crocifissione. Gli uomini che avevano conficcato la lancia nel suo costato videro i segni della loro crudeltà sul suo corpo e si accorsero che era proprio lui la persona che avevano crocifisso e deriso, mentre agonizzava. Allora si sentì un lungo lamento angoscioso ed essi corsero lontano, cercando di nascondersi dalla presenza del Re dei re e del Signore dei signori. {PS 258,2}
    Tutti cercarono di nascondersi dietro le rocce, per proteggersi dalla terribile gloria di colui che una volta avevano odiato. Sopraffatti e provando dolore a causa della sua maestà ed estrema gloria, condividendo lo stesso pensiero, dissero distintamente: "Benedetto è colui che viene nel nome del Signore!". Poi Gesù e i suoi angeli, accompagnati da tutti i giusti, ritornarono alla città, mentre i lamenti degli empi dannati risuonavano nell'aria. Allora vidi che Satana iniziava nuovamente la sua opera. Passò in mezzo agli uomini e rafforzò i deboli, dicendo loro che lui e i suoi angeli erano potenti. Indicò i milioni di persone che erano stati risuscitati, c'erano guerrieri e re potenti, con capacità belliche tali che avevano conquistato dei regni. C'erano dei giganti potenti e degli uomini valorosi, che non avevano mai perso una battaglia. C'era l'ambizioso e orgoglioso Napoleone, che aveva fatto tremare le nazioni. C'erano uomini di portamento nobile e dignitoso, che erano caduti in battaglia per il loro desiderio di conquista. Uscendo dalle loro tombe, avevano ancora gli stessi pensieri e gli stessi desideri, che avevano avuto al momento della loro morte. Satana consultò i suoi angeli, poi i re, i conquistatori e i potenti. Guardando il grande esercito, disse loro che il gruppo dei santi nella città era piccolo e debole, che avrebbero potuto conquistarla, cacciare i suoi abitanti, possedere le loro ricchezze e la loro gloria. {PS 258,3}
    Satana riuscì a ingannarli e immediatamente tutti iniziarono a prepararsi per la battaglia. C'erano molti uomini capaci in quell'esercito, che costruirono qualsiasi i tipo di arma da guerra. In seguito, con Satana alla guida, la folla si mosse in avanti. Re e guerrieri seguivano Satana e la moltitudine era dietro di loro. Ogni gruppo aveva il suo capo e manteneva una marcia ordinata sulla superficie spaccata della terra, diretti verso la santa Città. Gesù chiuse le porte della città, l'esercito la circondò e si mise in riga, aspettandosi un confronto violento. Gesù, gli angeli e i santi, con le corone splendenti sulle loro teste, salirono sopra le mura della città. Gesù parlò con tono regale, dicendo: "Guardate, peccatori, la ricompensa dei giusti! E guardate, miei redenti, la ricompensa degli empi!". {PS 259,1}
    La folla guardò i santi sulle mura della città. Mentre osservavano lo splendore delle loro corone e i loro volti raggianti di gloria, che riflettevano l'immagine di Gesù e l'insuperabile gloria e la maestà del Re dei re, del Signore dei signori, il loro coraggio svanì. La consapevolezza delle ricchezze e della gloria, che avevano perso, si impadronì di loro e si resero conto che il risultato del peccato è la morte. Videro che le persone che avevano odiato erano felici e sante, rivestite di gloria, di onore, d'immortalità e di vita eterna, mentre loro erano fuori dalla città, insieme a ogni cosa disprezzabile e abominevole. {PS 259,2}

  5. #115
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    Predefinito Re: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

    62

    La morte seconda.

    Satana corse in fretta in mezzo ai suoi seguaci e cercò di istigarli all'azione. Ma Dio fece scendere del fuoco dal cielo su di loro e grandi, potenti, nobili, poveri e miserabili furono tutti consumati. Vidi che alcuni venivano distrutti rapidamente, mentre altri soffrivano più a lungo. Venivano puniti in funzione delle loro opere. Alcuni si consumavano in diversi giorni e, nella misura in cui c'era ancora una parte del corpo intatta, erano coscienti delle loro sofferenze. L'angelo disse: "Il germe della vita non morirà; il loro fuoco non si spegnerà fino a quando ci sarà ancora una minima particella da bruciare". {PS 260,1}
    Satana e i suoi angeli soffrirono a lungo. Il principe di questo mondo non era solo responsabile del peso e della punizione dei propri peccati, ma anche di quelli dei redenti, che erano stati posti su di lui; doveva soffrire anche per gli uomini caduti per causa sua. Poi vidi che Satana e i malvagi erano stati consumati e la giustizia di Dio si era adempiuta; gli angeli e tutti i santi redenti dissero ad alta voce "Amen!". {PS 260,2}
    L'angelo disse: "Satana è la radice, i suoi figli sono i rami. Ora sono consumati, sia la radice sia i rami. Sono morti di morte eterna. Non risusciteranno più e l'universo sarà purificato". Poi guardai e vidi il fuoco, che aveva bruciato gli empi, consumare tutto ciò che c'era di immondo e purificare la terra. Guardai ancora e vidi la terra purificata. Non c'era più nessun segno di maledizione. La superficie devastata e deforme della terra era diventata una pianura uniforme ed estesa. {PS 260,3}
    Tutto l'universo che Dio aveva creato era stato purificato e il gran conflitto si era concluso definitivamente. Ovunque volgessimo lo sguardo si vedevano solo cose meravigliose. E tutti i salvati, vecchi e giovani, grandi e piccoli, posero le loro corone splendenti ai piedi del Redentore e si prostrarono in adorazione davanti a lui, colui che vive per sempre. La nuova terra, in tutta la sua bellezza e in tutta la sua gloria, rappresentava l'eredità eterna dei giusti. Il dominio, la potenza e la grandezza dei regni sotto i cieli furono dati ai santi dell'Altissimo, che li avrebbero posseduti per sempre, di eternità in eternità. {PS 260,4}

    Appendice

    Dopo la visione, Ellen era in grado di ricordare ciò che le era stato mostrato, ma non ricordava quello che doveva essere un segreto e che non poteva essere rivelato. Nella scena della "Liberazione dei giusti" (pagine 254, 255), Ellen G. White sentì annunciare "il giorno e l'ora della "venuta" di Gesù" (pagina 35; cfr. pagina 49), ma su questo argomento più tardi scrisse: "Non ho la più pallida idea del tempo annunciato dalla voce di Dio. Udii proclamare l'ora, ma finita la visione non ebbi alcun ricordo del momento. Dinanzi a me passarono scene così solenni ed emozionanti che nessun linguaggio umano può descrivere. Erano tutte realtà viventi per me". — Lettera 38, 1888, pubblicata in Selected Messages 1:76. {PS 263,2}

    Pagina 107: perfezionismo. — Alcuni dei primi avventisti, subito dopo l'esperienza del 1844, caddero nel fanatismo. Ellen G. White affrontò questi estremisti con le parole "Così parla il Signore". Rigettò chi insegnava la "perfezione della carne" e quindi l'impossibilità di peccare. Ecco che cosa scrisse in proposito: "Sostenevano che coloro che sono santificati non possono peccare. E questo portava a credere che gli affetti e i desideri dei santi erano sempre giusti, e che non potevano mai indurli al peccato. In armonia con queste sofisticherie, praticavano i peccati peggiori, sotto le apparenze della santità, e con la loro ingannevole e ipnotica influenza esercitavano uno strano potere su alcuni, che non si accorgevano del male nascosto in queste teorie, apparentemente belle. {PS 267,2}
    "Chiaramente gli inganni di questi falsi maestri mi furono mostrati e io vidi scritto sui registri del cielo il pauroso rapporto contro di loro e la terribile colpa che avevano commesso, nel professarsi santi, mentre invece tutto quello che facevano era offensivo agli occhi di Dio". — Schizzi di vita, 83, 84. {PS 267,3}

    Tra i primi avventisti sabatisti c'era l'abitudine di scambiarsi il bacio, come regola d'umiltà. Non si trovano riferimenti a una chiara scorrettezza nello scambio di baci tra uomini e donne, ma c'è un richiamo a evitare ogni apparenza di male. {PS 268,2}

  6. #116
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  7. #117
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  8. #118
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    Predefinito Re: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

    Citazione Originariamente Scritto da shirel Visualizza Messaggio
    e una chiara componente feticista dei piedi 🦶🦶

 

 
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