E' "rinascimentale" tutto ciò che ha profondità, plasticità e prospettiva, luci e ombre. Non c'è niente di fantomatico è un aggettivo che uso in senso di macrocategoria critica.
Se cerchi di guardare senza pregiudizio verso il soggetto forse capisci:
da Spirit Will Eisner (1940-1952)
Beato Angelico (1453)
Nel fumetto avviene sempre la declinazione di ciò che è avvenuto tempo prima nell'arte:
Big City, tavola estratta dal graphic novel Big City di Will Eisner (1986)
Escher, "Relatività" (1953)
E' "giapponese" invece quando prevale il valore della linea, ad es. Hergé, Manara, Moebius, Vittorio Giardino. In questo caso l'arte Liberty è stato il mediatore di passaggio tra l'Arte e il Fumetto.
Personalmente ho realizzato tre fumetti, illustrazioni per decine di libri, nel settore scolastico dei libri per ragazzi. Non ho avuto la possibilità di continuare molto, purtroppo, ma ho la soddisfazione di sapere che i miei lavori sono finiti in biblioteche italiane e l'editore li vende su amazon... Il mio campo di studi è quello artistico, quindi qualche volta accetta le osservazioni che uno ti fa...
Oppercarità... Alex Raymond, Leonard Starr, Stan Drake, John Prentice e, un po' dopo, Al Williamson... sono i miei grandi.
Mai piaciuti i supereoi, che stanno al disegno come il culturismo sta al nuoto quanto alla bellezza della cultura fisica, al netto della enorme professionalità degli artisti del genere.
Ma dal punto di vista dei contenuti che dire del paganesimo ed apocalitticismo di cui sono pervasi...
Tantomeno mi piacciono le loro parodie. E nemmeno i disegnatori dal tratto grottesco come Eisner. Quante alle sue cosidette invenzioni/anticipazioni... mah, mah... per me il fumetto è quando sta dentro le striscie almeno prevalentemente, perché è impossibile raccontare storie senza una struttura visiva costante quale che sia, e soprattutto quando non si rompe lo schema sequenziale degli elementi figurativi che deve sempre corrispondere sempre al senso di lettura. Cosa che ad es. nella tavola estratta da Big City, postata sopra, non vedo rispettata. Quella tavola è piena di elementi che appartengono a ciò che è detto prima e che si vedono anche dopo, questo è uno degli errori più madornali che si possano fare. Questo succede quando ci si ritiene dai maestri e non si ha più voglia di faticare sulle immagini. Ma questa è una cosa che può capire solo chi ha disegnato.