Perché francese (lingua orribile), e non italiano a questo punto? Chi dovrebbe decidere?
Le lingue artificiali non funzionano, perché non hanno una cultura sottostante sulla base della quale si formano i concetti mentali espressi dalla parola.
Dietro una lingua c'è una cultura, cioè un determinato modo di pensare codificato dall'esperienza di una popolazione.
Inviato dal mio JNY-LX1 utilizzando Tapatalk
Tutti guardano l'albero e nessuno vede la foresta.
Al mondo esistono solo due razze: gli uomini per bene e gli stronzi. Questi ultimi cercano quasi sempre di passare per i primi.
Il gaelico irlandese è la lingua nazionale della Repubblica d'Irlanda, dove è co-ufficiale assieme alla lingua inglese (seconda lingua nazionale). (vedi qui)
il Maltese (Malti) è la lingua ufficiale della Repubblica di Malta assieme alla lingua inglese (qui)
Per gli Irlandesi sarei quasi pronto a scommettere una cena che sarebbero d'accordo alla eliminazione dell'inglese dalle lingue ufficiali della UE.
Per i Maltesi molto meno
Quello dei "cervelli in fuga" è un problema serio, ma ben più grande é quello dalle "teste di cazzo" che proprio non se ne vogliono andare
La NATO ABBAIA ANCHE A TE !...digli di smettere
.......... l'articolo 55 TUE affronta la questione linguistica del diritto primario disponendo che lo stesso testo del Trattato sia redatto (e non “tradotto” proprio per sancire la parità delle versioni linguistiche) in tutte le lingue ufficiali dei Paesi membri ..............
Regolamenti, direttive e decisioni si considerano “co-redatti” in tutte le lingue ufficiali dell’Unione europea, nessuna prevale quindi sulle altre ed hanno tutte lo stesso valore giuridico. L’architettura politico-istituzionale europea , di conseguenza <non appare lecito in teoria parlare di una lingua originale di partenza e di altre lingue di arrivo, poiché non si prende in considerazione l’esistenza di un processo di traduzione all’interno della procedura legislativa>.............
............ in caso di divergenza linguistica nell’interpretazione di una norma non è possibile individuare una versione che possa prevalere sulle altre ed a cui fare riferimento. Si tratta, in altre parole, di superare la diversità nel rispetto del pluralismo linguistico, garantendo pari valore a tutte le versioni ufficiali e un’uniforme interpretazione ed applicazione delle norme. ...............
........... qualora non siano d’ausilio altri strumenti di interpretazione consistenti nell’interpretazione letterale di buona fede e nel ricorso, a titolo suppletivo, ai lavori preparatori deve essere adottato il significato che, tenuto conto dell’oggetto e dello scopo del Trattato, concili meglio le varie versioni linguistiche ...
insomma non esiste una versione di regolamaneto-direttiva-decisione "più ufficiale" delle altre (per esempio francese piuttosto che tedesco o inglese....) per che le "leggi" europee sono co- redatte in tutte le lingue dell'Unione . La redazione simultanea multilingue si può definire una “finzione giuridica” indispensabile per assicurare, almeno sulla carta, pari “autenticità” ai testi.
(vedi qui)
Quello dei "cervelli in fuga" è un problema serio, ma ben più grande é quello dalle "teste di cazzo" che proprio non se ne vogliono andare
La NATO ABBAIA ANCHE A TE !...digli di smettere
Premettendo che, probabilmente, la questione richiederebbe una discussione a sé stante, magari in un'altra sezione, una lingua è uno strumento, e lo "strumento lingua" funziona se è in grado di permettere la comunicazione tra i soggetti che la utilizzano. Il fatto che, oltre a consentire la comunicazione, una lingua veicoli anche elementi della cultura in cui tale lingua si è sviluppata, è un "effetto accessorio", che, a seconda dei motivi per cui si utilizza una lingua, può essere considerato positivo, neutro o negativo. Ma una lingua che non veicoli una determinata cultura, non può, per questo motivo, essere considerata non funzionante, se adempie al proprio scopo, cioè quello di trasmettere informazioni tra i soggetti che la usano.
Quindi, le lingue artificiali, funzionano? Sì, se sono in grado di tramettere le informazioni in modo analogo alle lingue cosiddette "naturali". No, in caso contrario.
Saluti.
Midìl
Mi devo spiegare meglio.
La comunicazione è un problema complesso, perché sia efficace e il più possibile scevra da equivoci è indispensabile che i sillogismi mentali dei partecipanti siano simili.
Ciò è reso possibile dalla circostanza che i soggetti condividano una stessa cultura, che ne ha plasmato il modo di pensare e quindi il modo di esprimere i concetti in forme simili.
Quando la comunicazione coinvolge soggetti appartenenti a culture diverse, la difficoltà sta proprio nel garantirsi che il significato preciso di un concetto sia lo stesso o quanto meno non dissimile per chi lo esprime e per chi lo intende. E questo non è per nulla scontato.
Facciamo un esempio: nella lingua degli eschimesi, esistono tre diverse parole per indicare la neve, che noi siamo abituati ad indicare con un unico termine. Questa peculiarità non è arbitraria, ma ha origine dal fatto che nella cultura eschimese è essenziale, per il fine della sopravvivenza, distinguere fra tre diversi stati della neve: quando sta cadendo, quando si è appena posata al suolo ed è ancora morbida, e quando si è indurita. Per noi è sempre, semplicemente, "neve", per loro sono tre cose diverse.
Ora, come fai a rendere questa differenza in una lingua artificiale, che per il modo in cui è congegnata tende necessariamente ad una semplificazione estrema del vocabolario e della sintassi? Non puoi. Il risultato è un impoverimento complessivo della comunicazione.
Quando invece uno dei due partecipanti compie lo sforzo di immergersi nella cultura dell'altro, impara a pensare come lui e di conseguenza arriva a padroneggiare la sua lingua e a comunicare nel migliore e più completo dei modi.
Inviato dal mio JNY-LX1 utilizzando Tapatalk
Tutti guardano l'albero e nessuno vede la foresta.
Al mondo esistono solo due razze: gli uomini per bene e gli stronzi. Questi ultimi cercano quasi sempre di passare per i primi.