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  1. #41
    Edge of a straight razor.
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    Sarebbe forse cosa buona, giusto per informare maggiormente, chi sono le personalità dirigenti in questa avventura elettorale, Socialista e Sovranista?
    Ovvio che molti li conosciamo, ma altri sono finiti (o meglio lasciati deliberatamente) nell'ombra, a causa del menefreghismo giornalistico a "senso unico" (tranne rare interviste e partecipazioni).

    Prendetemi come un potenziale elettore e simpatizzante che cerca di "capire e costruirsi" un'idea in tal senso ovviamente.
    « Il popolo non crede ai cultori delle cedole bancarie.Crede all'azione, a chi gli indica le vie del destino.Crede soprattutto a chi gli aprirà le strade vere della giustizia sociale. » Filippo Corridoni
    « Nec spe nec metu » Isabella d'Este

  2. #42
    Edge of a straight razor.
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    E detto tra noi, una volta percepita maggiormente l'essenza dell'alleanza in oggetto, se ritenuta propositiva, non escluderei di scrivere al Compagno Rizzo (e non solo), riguardo le tematiche di morte che affrontiamo nella mia zona, del fatto di essere spesso trattati come inutile immondizia improduttiva, messi in condizioni economiche assolutamente indegne, curati MALE (nonostante le trattenute nelle misere buste paghe) ed in perenne lotta per i riconoscimenti di patologia...tutto questo, dopo aver visto morire soffocati i nostri Cari, con tanto di autopsie, celle frigoriferi e riconoscimenti post mortem.

    Cosa già fatta con altri "partiti e movimenti"....ma a parte tante belle parole e promesse vaghe, non si è ottenuto nulla se non prese per il culo.

    Scusate la "monotematica da asbestosico" con la quale rompo puntualmente i coglioni, ma non è solo per me ; mi chiedono spesso aiuto molti altri che "ci cadono dentro", colpevoli solo di aver respirato merda per sola esposizione ambientale....non sono più nell'Associazione, ma come privato cittadino, anche se con mille limitazioni attuali nel muovermi, cerco di fare il possibile in base alla mia conoscenza scientifica, tecnica e iuslavorista.

    Insomma ; mi piacerebbe che si tornasse a parlare di Lavoratori INSIEME ai Lavoratori....questo mi è mancato nella politica in troppi anni (e per questo me ne sono disamorato).
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  3. #43
    Edge of a straight razor.
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    Cerchiamo di curare/segnalare dove passeranno per la raccolta delle 40K firme ; se passano dalle mie parti (per me raggiungibile), e non è una giornata da 43°(altrimenti manco arrivo ai banchetti per collasso cardiocircolatorio da ipossia), un salto lo si fa più che volentieri.
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  4. #44
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    Benvenuto Max!

    Credo che sia un'ottima cosa segnalare a Rizzo e agli altri membri della coalizione i problemi che purtroppo ti affliggono. Non potranno fare molto, mi pare ovvio, ma solo il parlarne pubblicamente è un modo per farli conoscere a un "pubblico" più ampio. Per quanto concerne le firme, se si presentano a raccoglierle nella mia città, io andrò a dare una mano. Certo, la canicola è bestiale. Ma noi siamo più forti.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  5. #45
    ___La Causa del Popolo___
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    CI VEDIAMO IL 26 SETTEMBRE
    di Moreno Pasquinelli
    LUG 31-2022
    di SOLLEVAZIONE

    «Un cane aveva tra i denti un bell’osso. Ad un certo punto si fermò presso un fiume e osservò il riflesso di se stesso. Il cane scambiò il suo riflesso per un altro cane con un altro osso in bocca. Cercò allora di rubare l’altro osso, ma aprendo la bocca perse il suo». Esopo

    La perfezione non è di questo mondo … L’ottimo è nemico del bene … chi si accontenta gode.

    Ci sono tanti modi per tirarsi su di morale, altrettanti per giustificare porcherie politiche.

    Quello delle cinque liste annunciate in vista delle elezioni del 25 settembre — posto che tutte dichiarano di rappresentare il popolo che si è ribellato al regime di dittatura sanitaria —, è una schifezza politica senza precedenti. Se le cause di questo disastro annunciato non fossero l’irresponsabilità e l’insipienza dei capi di questi “partitini” si dovrebbe sospettare che tutti quanti certi dirigenti siano al soldo del regime. Una cosa infatti è indiscutibile: il regime gongola.

    Il giudizio politico sulla vicenda delle cinque liste lo abbiamo espresso. Lasciateci svolgere alcune considerazioni laterali.

    * * *

    Nell’APPELLO DEI 100 c’è scritto:

    «Una tappa importante di questa battaglia [quella per rovesciare l’élite al potere passare dalla resistenza all’attacco, NdR] saranno le elezioni politiche che si svolgeranno all’inizio del 2023 (forse addirittura nell’autunno di quest’anno). Serve fare del Parlamento la nostra trincea avanzata, serve una lista unica nazionale, con un simbolo unico e una piattaforma condivisa, servono candidati combattenti approvati da assemblee territoriali degli attivisti».

    Per tempo avevamo dunque segnalato la grande importanza della sfida elettorale — col rischio che si sarebbe potuto votare in autunno; per tempo avevamo messo in guardia dal pericolo di andare divisi. E tutti, ma proprio tutti, sapevamo che la stragrande maggioranza del popolo che ha riempito le piazze, chiedeva unità.

    Con l’Appello avevamo indicato cinque punti di senso comune attorno ai quali incardinare l’auspicato fronte unico tra le diverse forze del dissenso,[1] ed anche suggerito un metodo per comporre le liste e scegliere i candidati.

    E qui casca l’asino! Secondo noi sarebbe stato non solo fattibile ma vincente, un rapporto di reciprocità tra organizzazioni politiche e movimenti. Si poteva e si doveva trovare un equilibrio virtuoso, un punto d’incontro, tra orizzontalità e verticalità, rispettando sia la richiesta di democraticità e trasparenza che saliva dal basso, sia le legittime istanze di identità e visibilità dei diversi “partitini”. I dirigenti di questi ultimi hanno invece respinto come blasfema l’idea dì sottoporre i candidati di un’eventuale lista unica al vaglio di assemblee popolari territoriali. Hanno prevalso la mentalità di consorteria, il vincolo di parrocchia, la boria di partito, la presunzione élitaria.

    Una lista unitaria delle forze del dissenso avrebbe avuto un impatto politico enorme, che avrebbe spianato la strada ad ulteriori successi. Sarebbe stato l’evento veramente nuovo e polarizzante nel panorama italiano — in base ai nostri calcoli avrebbe ottenuto un rotondo 5%, portando a casa una quindicina di deputati e quattro o cinque senatori. Con cinque liste (e vedremo chi riuscirà a davvero a presentarsi e in quanti collegi) è molto probabile che nessuna passi lo sbarramento del 3%.

    * * *

    Ora che la frittata è fatta non ci resta che assistere, ma non inermi, all’epilogo di questa competizione fratricida dentro una gara elettorale già truccata. Ogni gruppo si è fatto prendere la mano dalla smania di protagonismo, ognuno stregato da miraggio dell’ingresso in Parlamento, ognuno scommettendo sull’insuccesso dell’altro, tutti convinti di essere in vantaggio nell’accalappiare il consenso dei risvegliati. Ma come narrava Esopo: chi troppo vuole niente stringe. Ci vediamo dunque il 26 settembre.

    NOTE

    [1] 1. Il ripristino di tutti i diritti di libertà cancellati in questi ultimi anni, tra cui la libertà di scelta terapeutica; 2. Il rifiuto dello Stato tecnocratico di polizia e l’abolizione di tutti i dispositivi elettronici di schedatura e sorveglianza; 3. L’abbandono del liberismo per un’economia che assicuri giustizia, lavoro e reddito per tutti, attuando ma aggiornando il modello di economia mista scolpito nella Costituzione del 1948; 4. La piena sovranità politica, economica, alimentare, monetaria dell’Italia, quindi l’uscita dall’euro e dalla Ue; 5. Una politica di neutralità, di pace e fratellanza tra i popoli, quindi di liberazione dalle catene della NATO.

    https://www.sollevazione.it/2022/07/...squinelli.html


    --------------------------------------

    Io per me ho deciso, voterò per Italia Sovrana e Popolare, se si riuscirà a raccogliere le firme per presentare le liste, però bisogna ammettere che M. Pasquinelli ha ragione da vendere. Liderismo e divisionismo, le malattie di sempre, contro le quali non si riesce a trovare cura...
    "L'odio per la propria Nazione è l'internazionalismo degli imbecilli"- Lenin
    "Solo i ricchi possono permettersi il lusso di non avere Patria."- Ledesma Ramos
    "O siamo un Popolo rivoluzionario o cesseremo di essere un popolo libero" - Niekisch

  6. #46
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    Citazione Originariamente Scritto da LupoSciolto° Visualizza Messaggio
    Benvenuto Max!

    Credo che sia un'ottima cosa segnalare a Rizzo e agli altri membri della coalizione i problemi che purtroppo ti affliggono. Non potranno fare molto, mi pare ovvio, ma solo il parlarne pubblicamente è un modo per farli conoscere a un "pubblico" più ampio. Per quanto concerne le firme, se si presentano a raccoglierle nella mia città, io andrò a dare una mano. Certo, la canicola è bestiale. Ma noi siamo più forti.
    Grazie di cuore del benvenuto, carissimo @LupoSciolto° .
    Perdona il ritardo di risposta, ma tra la strenua resistenza ai 39° appena trascorsi (non esattamente graditi alla mia situazione) ed il tentativo di acculturarmi maggiormente sui rappresentanti di I.S.P, evitando di fare figure esageratamente pirlesche (data la mia parziale ignoranza crassa in proposito - conoscendomi da decenni, sai che sono solito cercare di colmare le latenze - ), ho impiegato più tempo del dovuto.

    Comunque, Rizzo è al corrente delle dinamiche lavorative di chi ha contratto malattie da esposizione professionale sia nel mio ambito, che in altri....e sinceramente, mi aspetto che possa fare perlomeno la differenza insieme all'intero progetto politico (se si chiude in un modo o nell'altro).

    Tra l'altro, come ti avrò già detto e ripetuto, mi mancano molto le nostre chiacchierate....nonostante siano trascorsi molti anni ed inevitabilmente per molti versi siamo siamo cambiati, per altri versi nell'Essenza" siamo ancora gli stessi.
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  7. #47
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    Citazione Originariamente Scritto da Kavalerists Visualizza Messaggio
    CI VEDIAMO IL 26 SETTEMBRE
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    «Un cane aveva tra i denti un bell’osso. Ad un certo punto si fermò presso un fiume e osservò il riflesso di se stesso. Il cane scambiò il suo riflesso per un altro cane con un altro osso in bocca. Cercò allora di rubare l’altro osso, ma aprendo la bocca perse il suo». Esopo

    La perfezione non è di questo mondo … L’ottimo è nemico del bene … chi si accontenta gode.

    Ci sono tanti modi per tirarsi su di morale, altrettanti per giustificare porcherie politiche.

    Quello delle cinque liste annunciate in vista delle elezioni del 25 settembre — posto che tutte dichiarano di rappresentare il popolo che si è ribellato al regime di dittatura sanitaria —, è una schifezza politica senza precedenti. Se le cause di questo disastro annunciato non fossero l’irresponsabilità e l’insipienza dei capi di questi “partitini” si dovrebbe sospettare che tutti quanti certi dirigenti siano al soldo del regime. Una cosa infatti è indiscutibile: il regime gongola.

    Il giudizio politico sulla vicenda delle cinque liste lo abbiamo espresso. Lasciateci svolgere alcune considerazioni laterali.

    * * *

    Nell’APPELLO DEI 100 c’è scritto:

    «Una tappa importante di questa battaglia [quella per rovesciare l’élite al potere passare dalla resistenza all’attacco, NdR] saranno le elezioni politiche che si svolgeranno all’inizio del 2023 (forse addirittura nell’autunno di quest’anno). Serve fare del Parlamento la nostra trincea avanzata, serve una lista unica nazionale, con un simbolo unico e una piattaforma condivisa, servono candidati combattenti approvati da assemblee territoriali degli attivisti».

    Per tempo avevamo dunque segnalato la grande importanza della sfida elettorale — col rischio che si sarebbe potuto votare in autunno; per tempo avevamo messo in guardia dal pericolo di andare divisi. E tutti, ma proprio tutti, sapevamo che la stragrande maggioranza del popolo che ha riempito le piazze, chiedeva unità.

    Con l’Appello avevamo indicato cinque punti di senso comune attorno ai quali incardinare l’auspicato fronte unico tra le diverse forze del dissenso,[1] ed anche suggerito un metodo per comporre le liste e scegliere i candidati.

    E qui casca l’asino! Secondo noi sarebbe stato non solo fattibile ma vincente, un rapporto di reciprocità tra organizzazioni politiche e movimenti. Si poteva e si doveva trovare un equilibrio virtuoso, un punto d’incontro, tra orizzontalità e verticalità, rispettando sia la richiesta di democraticità e trasparenza che saliva dal basso, sia le legittime istanze di identità e visibilità dei diversi “partitini”. I dirigenti di questi ultimi hanno invece respinto come blasfema l’idea dì sottoporre i candidati di un’eventuale lista unica al vaglio di assemblee popolari territoriali. Hanno prevalso la mentalità di consorteria, il vincolo di parrocchia, la boria di partito, la presunzione élitaria.

    Una lista unitaria delle forze del dissenso avrebbe avuto un impatto politico enorme, che avrebbe spianato la strada ad ulteriori successi. Sarebbe stato l’evento veramente nuovo e polarizzante nel panorama italiano — in base ai nostri calcoli avrebbe ottenuto un rotondo 5%, portando a casa una quindicina di deputati e quattro o cinque senatori. Con cinque liste (e vedremo chi riuscirà a davvero a presentarsi e in quanti collegi) è molto probabile che nessuna passi lo sbarramento del 3%.

    * * *

    Ora che la frittata è fatta non ci resta che assistere, ma non inermi, all’epilogo di questa competizione fratricida dentro una gara elettorale già truccata. Ogni gruppo si è fatto prendere la mano dalla smania di protagonismo, ognuno stregato da miraggio dell’ingresso in Parlamento, ognuno scommettendo sull’insuccesso dell’altro, tutti convinti di essere in vantaggio nell’accalappiare il consenso dei risvegliati. Ma come narrava Esopo: chi troppo vuole niente stringe. Ci vediamo dunque il 26 settembre.

    NOTE

    [1] 1. Il ripristino di tutti i diritti di libertà cancellati in questi ultimi anni, tra cui la libertà di scelta terapeutica; 2. Il rifiuto dello Stato tecnocratico di polizia e l’abolizione di tutti i dispositivi elettronici di schedatura e sorveglianza; 3. L’abbandono del liberismo per un’economia che assicuri giustizia, lavoro e reddito per tutti, attuando ma aggiornando il modello di economia mista scolpito nella Costituzione del 1948; 4. La piena sovranità politica, economica, alimentare, monetaria dell’Italia, quindi l’uscita dall’euro e dalla Ue; 5. Una politica di neutralità, di pace e fratellanza tra i popoli, quindi di liberazione dalle catene della NATO.

    https://www.sollevazione.it/2022/07/...squinelli.html


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    Io per me ho deciso, voterò per Italia Sovrana e Popolare, se si riuscirà a raccogliere le firme per presentare le liste, però bisogna ammettere che M. Pasquinelli ha ragione da vendere. Liderismo e divisionismo, le malattie di sempre, contro le quali non si riesce a trovare cura...
    Già, sfortunatamente è successo quello che non si sperava accadesse....fa piacere però sentire che resta qualche altro "Guardiano del Faro" che richiama costantemente all'Unità....porca miseria, la cosa che più mi ha fatto incazare degli ex Partiti Comunisti, è proprio stata la scissione a ciclo continuo distruttiva per il Popolo ed i Lavoratori.

    Possono dirmi quel che vogliono, ma la Forza del Popolo era nell'Unità dei Soggetti cari nel tutelarlo e nel Servirlo insieme ad Esso....dire il contrario (mi riferisco soprattutto alla materia fecale politica attualmente rappresentativa "bipolarista"), è solo ed esclusivamente da considerare tradimento.

    Della Società, del Popolo che la compone e ne è Sovrano, della Nazione e dei Lavoratori!
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  8. #48
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    Predefinito Re: Elezioni amministrative

    Citazione Originariamente Scritto da Max72 Visualizza Messaggio
    Grazie di cuore del benvenuto, carissimo @LupoSciolto° .
    Perdona il ritardo di risposta, ma tra la strenua resistenza ai 39° appena trascorsi (non esattamente graditi alla mia situazione) ed il tentativo di acculturarmi maggiormente sui rappresentanti di I.S.P, evitando di fare figure esageratamente pirlesche (data la mia parziale ignoranza crassa in proposito - conoscendomi da decenni, sai che sono solito cercare di colmare le latenze - ), ho impiegato più tempo del dovuto.

    Comunque, Rizzo è al corrente delle dinamiche lavorative di chi ha contratto malattie da esposizione professionale sia nel mio ambito, che in altri....e sinceramente, mi aspetto che possa fare perlomeno la differenza insieme all'intero progetto politico (se si chiude in un modo o nell'altro).

    Tra l'altro, come ti avrò già detto e ripetuto, mi mancano molto le nostre chiacchierate....nonostante siano trascorsi molti anni ed inevitabilmente per molti versi siamo siamo cambiati, per altri versi nell'Essenza" siamo ancora gli stessi.
    Esatto. nell'essenza siamo pur sempre rimasti noi.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

 

 
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