Lettera del vescovo Zenti: "Non votate chi sostiene idee gender, ma la famiglia"

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L'appello del monsignore datato 18 giugno, nel pieno della campagna elettorale per il nuovo sindaco della città di Verona.

Dovere dei sacerdoti in occasione delle tornate elettorali nelle città è far coscienza a se stessi "e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender, al tema dell'aborto e dell'eutanasia". È un passaggio della lettera inviata ai confratelli della diocesi dal vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zeni, datata 18 giugno, nel pieno della campagna elettorale per il nuovo sindaco della città, in vista del ballottaggio di domenica prossima. Che sembra anche un un endorsement a Federico Sboarina, candidato di Fratelli d’Italia e Lega. Compito degli ordinati, spiega Zenti, "non è schierarsi per partiti o persone, ma segnalare presenze o carenze di valori civili con radice cristiana".

Ecco il passaggio integrale riservato alle elezioni nel testo di Zenti: "Nelle varie tornate elettorali, di qualsiasi genere, è nostro dovere far coscienza a noi stessi e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender; al tema dell'aborto e dell'eutanasia; alla disoccupazione, alle povertà, alle disabilità, all'accoglienza dello straniero; ai giovani; alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne. Queste sono frontiere prioritarie che fanno da filtro per la coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa".

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continua dal post precedente:

Ecco il passaggio integrale riservato alle elezioni nel testo di Zenti: "Nelle varie tornate elettorali, di qualsiasi genere, è nostro dovere far coscienza a noi stessi e ai fedeli di individuare quali sensibilità e attenzioni sono riservate alla famiglia voluta da Dio e non alterata dall'ideologia del gender; al tema dell'aborto e dell'eutanasia; alla disoccupazione, alle povertà, alle disabilità, all'accoglienza dello straniero; ai giovani; alla scuola cattolica, a cominciare dalle materne. Queste sono frontiere prioritarie che fanno da filtro per la coscienza nei confronti della scelta politica o amministrativa".

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doppione...

[Geralt di Rivia]

Per quanto mi riguarda, una persona è libera di scegliere se essere religiosa o atea, l'importante è che non imponga le sue idee agli altri.

Infatti, nessuno può negare che nelle religioni politeiste questi casini non succedono mai.

A quelle persone che fanno confusione, mettendo sullo stesso piano le religioni politeiste con quelle monoteiste, faccio ancora una volta l'esempio di Zeus, che quando suo fratello rapisce Persefone e la porta negli Inferi, va da Ade ed è costretto a scendere a compromessi con lui, spartendosi sua figlia per metà dell'anno ciascuno, ma non ha potere abbastanza per prendersela con la forza.

Questo è un messaggio chiarissimo, ossia che il potere assoluto è impossibile, è che al contrario deve essere condiviso, perchè le tirannie delle religioni monoteiste sono sempre sbagliate.

[Sheldon Cooper]

Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Tommasi no!