Penso che soltanto Di Maio e pochi altri (meno di cinque) troveranno posto nelle liste elettorali di partiti (penso al Pd) disposti ad ospitarli in posizione favorevole. Tutti gli altri dovranno tornare alla vita civile ed ai problemi quotidiani delle persone comuni. La diminuzione del numero dei parlamentari sottrarrà la cadrega a molti politici e al momento della redazione delle liste elettorali ci sarà una lotta al coltello per aver un posto in posizione favorevole per l'elezione: per questo i partiti 'ospitanti' non potranno essere molto generosi con gli scissionisti ex grillini in cerca di altra casacca. D'altronde Di Maio non ha la possibilità di creare dal nulla un nuovo partito e dunque può soltanto aspirare all'inserimento in lista da parte di altro partito (rispetto alla cui eventualità ha probabilmente avuto già tranquillizzanti assicurazioni).