Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12
Risultati da 11 a 19 di 19
  1. #11
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Feb 2014
    Messaggi
    23,623
     Likes dati
    7,712
     Like avuti
    3,788
    Mentioned
    211 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    Anarco-primitivismo

    Decalogo sintetico del primitivismo

    Critica della cultura simbolica
    Rifiuto dell'addomesticamento della natura (grosse aziende agricole e allevamenti intensivi)
    Rifiuto del patriarcato
    Rifiuto della gerarchia
    Critica alla divisione e specializzazione del lavoro
    Rifiuto della scienza moderna
    Critica alla tecnologia
    Rifiuto dell'industrializzazione
    Rifiuto della società di massa
    Difesa della rivoluzione come mezzo di cambiamento sociale.
    Correnti di pensiero primitiviste
    I pensatori primitivisti che si rifanno a questa filosofia si differenziano, anche profondamente, nelle analisi delle cause e dei problemi della civilizzazione e nel fine ultimo che si propongono di raggiungere.


    Una delle più famose correnti primitiviste è stata rappresentata da intellettuali statunitensi come H. D. Thoreau, autore tra l'altro di Walden ovvero Vita nei boschi.
    Alcuni, come per esempio Theodore Kaczynski (il quale però non si è mai sentito parte integrante del movimento primitivista, anzi ne è fortemente critico), conosciuto anche come l'Unabomber americano, vedono nella rivoluzione industriale il problema primo della civilizzazione (da qui l'idea di distruggerla), altri invece si concentrano maggiormente sulle conseguenze dell'invenzione della scrittura, sul passaggio dal politeismo al monoteismo, sui nefasti effetti dello sviluppo del patriarcato ecc.
    John Moore vede la civilizzazione come il luogo in seno al quale si sono coagulate le varie forme d'oppressione che hanno distrutto i valori della civiltà preindustriale. Moore non auspica un ritorno alla vita selvaggia ma un ritorno ai valori solidali delle società preindustriali (mutuo appoggio).

    Lo psicologo Paul Shepard, influenzato dall'antropologo Claude Levi-Strauss, sostiene che la scoperta dell'agricoltura ha comportato lo sviluppo di comportamenti innaturali a carattere patologico, tipici delle specie che vengono poste al di fuori del loro habitat naturale. Nel suo Nature and Madness, egli sostiene la necessità di ritornare alla natura affinché possano essere curati anche i disagi individuali e sociali, risultato dell'allontanamento degli esseri umani dal loro habitat naturale. Shepard è considerato un pioniere dell'ecopsicologia, una dottrina che relaziona psicologia ed ecologia.

    Un'altra opera molto importante per lo sviluppo di questo pensiero è stata l'opera di Bob Black intitolata L'abolizione del lavoro (1985) in cui il lavoro è visto come un mezzo di controllo sociale.

    John Zerzan, uno degli editori di Green Anarchy (fondato nel 2000), nonché uno dei pensatori più conosciuti nell'ambito del primitivismo, si sofferma sull'analisi dell'addomesticamento figlio dell'industrializzazione forzata che reprime gli istinti naturali dell'uomo, i quali potranno liberarsi solo dal collasso della civiltà industriale.

  2. #12
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    Citazione Originariamente Scritto da IlWehrwolf Visualizza Messaggio
    A tuo avviso a quale idea si può assimilare il pensiero di Theodore John Kaczinsky?
    In sostanza il primitivismo, pur con i dovuti distinguo dai primitivisti collocati a sinistra dello spettro politico. Questi ultimi hanno come priorità robe come i diritti degli omossessuali, la parità di genere e cose di questo tipo. Per Unabomber invece non sono delle priorità, i valori alternativi per lui sono quelli dell' uomo tradizionale come il coraggio, l' autodisciplina, l' onesta, la resistenza contro le pressioni esterne ecc. Poi non sopporta la tendenza degli anarcoprimivisti a falsificare la storia, descrivendo un quadro troppo politicamente corretto delle società primitive.
    Il pensiero di Theodore John Kaczinsky è molto vicino a quello di Massimo Fini.
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  3. #13
    email non funzionante
    Data Registrazione
    06 Feb 2014
    Messaggi
    23,623
     Likes dati
    7,712
     Like avuti
    3,788
    Mentioned
    211 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Saggio critico sul pensiero dell’uomo passato alla storia come Unabomber

    Fonte: Guido Dalla Casa

    “8 Autori su Theodore Kaczynski” di Andrea Larsen

    Primo saggio critico sul pensiero dell’uomo passato alla storia come Unabomber

    War-Wave Editore, maggio 2023 Pagine 218

    https://andrealarsen.it/libri/8-autori-su-kaczynski/



    Questo è il primo libro dedicato interamente a Theodore John Kaczynski, meglio noto come Unabomber, il genio matematico ricercato per 18 anni in tutti gli Stati Uniti, arrestato nel 1995 in una capanna del Montana e successivamente condannato all’ergastolo per aver causato la morte di tre persone con le sue bombe inviate per posta.

    Il suo libro principale, detto Manifesto di Unabomber, è stato pubblicato in versione integrale in lingua italiana dalla Casa Editrice War-Wave nel 2021.

    Otto Autori diversi e di diversa formazione, otto pareri scritti in modo indipendente, ma che hanno in comune qualcosa: Unabomber ci ha azzeccato in pieno. Trent’anni dopo l’uscita del suo libro principale i fatti gli stanno dando pienamente ragione. I temi cari a chi era stato uno stimato Professore di Berkeley sono la priorità della Natura, la follia della società industriale-tecnologica, la degenerazione psichica e sociale dell’Occidente, l’immancabile fine di questa civiltà.

    I “benpensanti” lo hanno considerato un pazzo, lui, genio della matematica e della razionalità. Avrebbero dovuto preoccuparsi, perché aveva usato una metodologia di pensiero completamente accettata dalla cultura corrente. Infatti Kaczynski non è un “profeta”, un “veggente”, un astrologo, uno che vede il futuro “in trance”: si tratta di proiezioni in avanti di un matematico di grande valore. I “benpensanti cartesiani”, i fedeli seguaci del sistema, dovevano preoccuparsi e agire di conseguenza, invece hanno preferito considerarlo un “pazzo”. Era un esperto dei sistemi complessi, che diventano sempre ingovernabili oltre un certo orizzonte temporale. Ma nessuno lo ha ascoltato. Ha ammazzato tre persone per veder pubblicate le sue idee, è scampato per un pelo alla condanna a morte. Ciò non toglie che la civiltà industriale-tecnologica, come sistema complesso, è attualmente ingovernabile e destinata al collasso. La politica è del tutto ininfluente: l’ex-professore di Berkeley mette ripetutamente in guardia dalle “illusioni sinistroidi”, che sono sempre presenti più che mai in questa civiltà industriale-tecnologica che ha invaso tutto il mondo.

    Il libro è anche un avvertimento. Come uscirne? Una rivoluzione?

    Se andiamo alla radice di pensiero di questa civiltà, troviamo quattro miti (dall’articolo Perché la spinta alla crescita è così potente da aver invaso tutto il pianeta? (ariannaeditrice.it) di Gloria Germani):

    - Il mito del tempo lineare della storia e del Progresso;

    - Il mito della materia (un oggetto separato dal soggetto che lo studia) che è il fondamento del pensiero scientifico meccanicista con i suoi derivati: specializzazione, tecnologia, industria;

    - Il mito della scienza cartesiana-newtoniana dominante dall’Ottocento in poi;

    - Il mito dell’Ego, proclamato dal pensiero occidentale (Cogito. Ergo sum) come separato dal mondo ed esaltato anche tramite la pubblicità.

    In sostanza, questi miti sono nati dall’idea, gonfia di superbia, di essere separati e diversi dalla Natura, di cui invece facciamo parte integrante, come specie animale, come cellule di un Grande Organismo.



    Ma allora, quale tipo di rivoluzione è necessaria?
    "Sarà qualcun'altro a ballare, ma sono io che ho scritto la musica. Io avrò influenzato la storia dell'Europa del XXI secolo più di qualunque altro europeo".

    Der Wehrwolf

  4. #14
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    Io tutti i giorni analizzo ciò che succede,ciò che vivo, alla luce delle considerazioni espresse nei suoi scritti.
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  5. #15
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  6. #16
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    E' morto.

    Unabomber è morto: Theodore Kaczynski, l'uomo che ha terrorizzato gli Usa per 17 anni, trovato cadavere in prigione
    https://www.repubblica.it/esteri/202...LF-BG-P2-S1-T1
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  7. #17
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    Con costernazione ed infinita tristezza accogliamo la morte del Maestro. L' area mondiale del dissenso perde la voce più controcorrente, distintasi non solo per il messaggio e le analisi, ma in modo particolare per la pratica di vita, da cuì potè scaturire un' analisi seria e credibili, perché è la pratica che produce un pensiero vivo. Con la sua dipartita, ci sentiamo orfani.
    Aspettavamo ancora sue opere, sui scritti, magari inerenti l' attualità più stringente. Purtroppo non c'è stato proprio il tempo.
    La più grande perdita che poteva accadere perché è stato colui che ha scritto le cose per come sono, potendo commettere pure lui qualche inesattezza, ma non fallendo nelle sue analisi per almeno il 95%. Egli fu luce per un' area generale del dissenso flaggellata dai pecoroni eurasisti, trumpiani, appassionati di cose indiane ecc.
    Non ci resta che analizzare gli avvenimenti alla luce delle sue analisi e fare propri i suoi insegnamenti, nella rivolta contro il mondo moderno.
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  8. #18
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

  9. #19
    Moderatore
    Data Registrazione
    22 Apr 2009
    Messaggi
    13,470
     Likes dati
    543
     Like avuti
    1,680
    Mentioned
    191 Post(s)
    Tagged
    9 Thread(s)

    Predefinito Re: Il manifesto di Unabomber - la società industriale e il suo futuro

    Media Usa, Unabomber si sarebbe suicidato
    Kaczynski e' stato trovato ieri morto in cella
    https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...e6fedb353.html
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

 

 
Pagina 2 di 2 PrimaPrima 12

Discussioni Simili

  1. Società industriale e partito
    Di Frescobaldi nel forum Repubblicani
    Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 04-11-21, 23:34
  2. La società industriale e il suo futuro. Il manifesto di Unabomber.
    Di Josef Scveik nel forum Energia, Ecologia e Ambiente
    Risposte: 6
    Ultimo Messaggio: 26-06-16, 15:51
  3. Risposte: 40
    Ultimo Messaggio: 30-01-07, 15:03
  4. La società industriale contro le società vernacolari
    Di Sakura nel forum Etnonazionalismo
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 19-01-06, 03:07

Tag per Questa Discussione

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito