Anarco-primitivismo
Decalogo sintetico del primitivismo
Critica della cultura simbolica
Rifiuto dell'addomesticamento della natura (grosse aziende agricole e allevamenti intensivi)
Rifiuto del patriarcato
Rifiuto della gerarchia
Critica alla divisione e specializzazione del lavoro
Rifiuto della scienza moderna
Critica alla tecnologia
Rifiuto dell'industrializzazione
Rifiuto della società di massa
Difesa della rivoluzione come mezzo di cambiamento sociale.
Correnti di pensiero primitiviste
I pensatori primitivisti che si rifanno a questa filosofia si differenziano, anche profondamente, nelle analisi delle cause e dei problemi della civilizzazione e nel fine ultimo che si propongono di raggiungere.
Una delle più famose correnti primitiviste è stata rappresentata da intellettuali statunitensi come H. D. Thoreau, autore tra l'altro di Walden ovvero Vita nei boschi.
Alcuni, come per esempio Theodore Kaczynski (il quale però non si è mai sentito parte integrante del movimento primitivista, anzi ne è fortemente critico), conosciuto anche come l'Unabomber americano, vedono nella rivoluzione industriale il problema primo della civilizzazione (da qui l'idea di distruggerla), altri invece si concentrano maggiormente sulle conseguenze dell'invenzione della scrittura, sul passaggio dal politeismo al monoteismo, sui nefasti effetti dello sviluppo del patriarcato ecc.
John Moore vede la civilizzazione come il luogo in seno al quale si sono coagulate le varie forme d'oppressione che hanno distrutto i valori della civiltà preindustriale. Moore non auspica un ritorno alla vita selvaggia ma un ritorno ai valori solidali delle società preindustriali (mutuo appoggio).
Lo psicologo Paul Shepard, influenzato dall'antropologo Claude Levi-Strauss, sostiene che la scoperta dell'agricoltura ha comportato lo sviluppo di comportamenti innaturali a carattere patologico, tipici delle specie che vengono poste al di fuori del loro habitat naturale. Nel suo Nature and Madness, egli sostiene la necessità di ritornare alla natura affinché possano essere curati anche i disagi individuali e sociali, risultato dell'allontanamento degli esseri umani dal loro habitat naturale. Shepard è considerato un pioniere dell'ecopsicologia, una dottrina che relaziona psicologia ed ecologia.
Un'altra opera molto importante per lo sviluppo di questo pensiero è stata l'opera di Bob Black intitolata L'abolizione del lavoro (1985) in cui il lavoro è visto come un mezzo di controllo sociale.
John Zerzan, uno degli editori di Green Anarchy (fondato nel 2000), nonché uno dei pensatori più conosciuti nell'ambito del primitivismo, si sofferma sull'analisi dell'addomesticamento figlio dell'industrializzazione forzata che reprime gli istinti naturali dell'uomo, i quali potranno liberarsi solo dal collasso della civiltà industriale.