Quando si parla di principi le differenze non esistono. Un principio vale sempre, in tutte le situazioni. Altrimenti devi specificare.
Se il tuo principio (come mi pare di capire) è il rispetto della legge, sempre e comunque, allora quelli che andavano a denunciare gli ebrei facevano bene. Quelli che bastonano le donen iraniane senza velo fanno bene. Etc.
Chi violenta un minore va impiccato, e la sozzona che ci copula va prostituita. Su questo spero che siamo tutti d'accordo.Non hai qualcuno a cui rompere col buonoscuola?
Non capisco cosa centri il discorso, purtroppo all'epoca il rogo era la pena di morte riservata a chi si macchiava del reato di eresia e chi ha comminato la sentenza ha agito in buona fede, convinto che la pena di morte fosse lecita a quei tempi.
Comunque la cosa non nega quanto ho affermato, che l'aborto è la soppressione volontaria di una vita innocente e come tale viola un diritto naturale.
Socio Fondatore di AS - Alternativa Sociale
Non capisci? Eppure è chiaro, ma quando non si sa ammettere la contraddizione del proprio "pensiero", ecco che compaiono "argomenti" (chiamiamoli eufemisticamente così) in grado di giustificare i crimini della chiesa cattolica del tempo. Non hai, poco elegantemente, risposto alla domanda "fu violato oppure no un diritto naturale nel caso di Giordano Bruno?". Se tu fossi onesto e non invasato dal tuo fideismo giustificativo di quel crimine, non avresti alcuna esitazione a rispondere "sì". Ma così purtroppo non è, e la tanto declamata "buona fede" può in tal modo giustificare qualsiasi nefandezza.
「寧我負人,毋人負我!」
"Le case d'ltalia son fatte per noi, è là sul Danubio la casa dei tuoi; Tu i campi ci guasti, tu il pane c'involi, I nostri figliuoli per noi li vogliam."