A nnoi ci hanno fregato gli spot pubblicitari al rallenty e la furbizia alla Totò tale da considerare FESSO chi lavora
Al sud si diceva: "chi lavora magna, chi non lavora magna e pure beve".
Spesso si concludeva la frase con un "tiè" e tanto di gesto dell'ombrello.
Fosse possibile!...
Non si da la casa per cattiveria, perchè al governo ci sono i fascisti, ma perchè mancano i soldi... e pure altro territorio da cementificare.
Ultima modifica di ugolupo; 19-10-10 alle 12:01
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
Un fallimento è l'opportunità di ricominciare in modo più intelligente.
Henry Ford.
Chi sono i filosudici? Quelli che definiscono filoterroristi i difensori dei palestinesi.I fascioleghisti sono quelli che vogliono farvi dire che la meloni è bella e intelligenteIsraele=Paese Terrorista - Ai pazzi si da sempre ragione
Il discorso sull'immigrazione , in questo paese , è sempre stato di un manicheismo estremo , senza possibilità alcuna di mediazione.
Cioè il discorso era (ed è ancora) : chi entra deve restare , perchè si deve costruire una società multietnica.
Una obiezione anche minima , che so del tipo , immigrazione sì , ma solo quella necessaria al processo produttivo , subito veniva stoppata , senza se nè ma , come "razzismo".
Punto e basta.
Adesso , con la crisi , i nodi vengono al pettine.
Tra l'altro , una delle obiezioni era che la forte immigrazione degli anni '90 del secolo scorso era una conseguenza delle misure di sostegno alle esportazioni fatte nel 1992 (svalutazione della lira del 40%) , e in quanto tale era da considerarsi un fatto eccezionale , destinato col tempo a ridimensionarsi.
E difatti , quelle fabbriche e fabbrichette che allora avevano avuto il boom di vendite all'estero , una dopo l'altra ristrutturano o chiudono , e s'ingrossa la massa dei disoccupati.
E , si noti bene , è molto difficile che tornino certe situazioni , perchè oggi lo spettro delle possibilità di delocalizzazione è enorme , non è più la solita Romania , ma si va dalla Cina alla Tunisia , e addirittura l'Austria e , incredibile , la Svizzera......
Rimangono i cappannoni vuoti , e dall'altro lato le masse di immigrati disoccupati , inevitabilmente destinati a pesare sul "welfare" pubblico.
Ma la crisi significa anche meno risorse per lo stato , e quindi il risultato sarà un impoverimento generale , i cui segni iniziali già si intravvedono.
E' mancata totalmente qualsiasi visione del futuro , e una valutazione equilibrata dei fenomeni , sostituita da schemi ideologici , peraltro trasversali , sostenuti dai media in modo ossessivo.
Politiche di un paese male strutturato ed approssimativo , ma d'altra parte è sempre stato così.
Un fatto è certo: ne sono venuti troppi, forse allettati dagli schiavisti o dai buonisti beoti, ed ora sono DISOCCUPATI.
Chiaro il concetto?
Con la collaborazione della sinistra e dei sindacati i "padroni" hanno intascato i guadagni fatti sulla pelle dei migranti messi in concorrenza con gli operai italiani, ed ora li scaricano sulla groppa della comunità.
FURRRRBI a sinistra!
Ultima modifica di ugolupo; 19-10-10 alle 13:18
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)