... problemi con Berlulsconi.
Quando narriamo una storia dobbiamo fare un'analisi di ciò che realmente è avvenuto e guardare con onestà ai fatti.
Berlusconi è un vincente e su questo non si discute.
Ecco perché bisogna dire le cose come stanno.
Dire che Berlusconi è un perseguitato, che è una povera vittima della giustizia e altre amenità del genere significa non rendere merito al personaggio.
Lui ha vinto sulla giustizia come un atleta ha vinto la sua sfida personale contro i suoi avversari. Negarlo significa non riconoscergli tale merito, soprattutto alla luce dei fatti documentati, delle sentenze di colpevolezza poi passate in prescrizione, delle testimonianze e delle condanne avvenute a persone che hanno collaborato ai suoi reati.
C'è tutto, è lì senza poterlo essere discusso.
Quindi, arrivati alla fine del percorso della vita di colui che ha messo in scacco la giustizia italiana, vogliamo riconoscerglielo questo merito?!? Vogliamo dare a Cesare quel che è di Cesare?
Ormai la battaglia è finita e lui ha vinto; ammetterlo è semplice e serve a porre fine ad una diatriba che dura da decenni.