parole sante, però.
però tra il 1948 e il 1967 nessuno ha fatto niente. la risoluzione 81 dell'Onu prevedeva appunto due stati, uno arabo e uno ebraico, ma gli arabi (e non intendo solo i palestinesi) non lo hanno accettato. pochi giorni dopo il termine del mandato britannico (15 maggio 1948) soldati libanesi, iracheni, egiziani invasero lo stato israeliano, soldati transgiordani invasero la zona di Gerusalemme e la parte che avrebbe dovuto costituire lo stato arabo.
la storia ci dice che gli arabi, nella circostanza, hanno preso una solenne legnata. ma evidentemente dei palestinesi non gliene fregava niente a nessuno perché dalla legnata in poi la striscia di Gaza era sotto la sovranità dell'Egitto, mentre la Cisgiordania era sotto la sovranità della Giordania, eppure tra il 1948 e il 1967 né Egitto né Giordania hanno mai pensato di cedere parte dei loro territori (Cisgiordania e Gaza nella fattispecie) per la costituzione di uno stato palestinese. che all'epoca nessuno voleva, tanto meno gli stati arabi "fratelli".
Nel 1967 Egitto, Giordania e Siria attaccano nuovamente lo stato di Israele e prendono nuovamente una solenne legnata, ma qui le cose cambiano. Israele occupa Gerusalemme Est, la Cisgiordania, il Sinai e il Golan. Nel 1970 re Hussein opera un massacro di palestinesi e li caccia dal suo regno (settembre nero).
Ora, non è che io approvi la politica di Netanyahu, però non si possono dare tutte le responsabilità ad Israele: la storia ci dice il contrario, soprattutto quei 19 anni nei quali chi voleva poteva fare molto per la causa dei palestinesi