Partito Democratico Repubblicano

[cimad5]

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PDR - Partito Democratico Repubblicano

collocazione politica: Centro

ideologia politica: progressismo, riformismo, femminismo zoomer, keynesianesimo, neorealismo geopolitico, democrazia diretta (in prospettiva)

[Inferbus]

Benvenuta e buona fortuna per il nuovo partito politico

[cimad5]

Statuto (bozza)

Art. 1 - iscrizione ed espulsione
1. Si possono iscrivere al Partito Democratico Repubblicano (di seguito "partito") tutte le utenti del Forum che si identificano con la Carta dei Valori del medesimo.
2. Una nuova candidatura è valutata ed approvata dalla Consigliera per l'Ortodossia, motivando l'eventuale rifiuto.
3. Non è permesso ad una iscritta di far parte di un altro partito contemporaneamente. Qualora una utente si iscrivesse con un nick clone sarà irrevocabilmente espulsa.
4. Una iscritta può essere espulsa a maggioranza di 3/4 delle iscritte, qualora manifestasse apertamente, e continuativamente, comportamenti contrari alla Carta dei Valori o all'interesse elettorale o politico del partito.

Art. 2 - diritti e doveri
1. L'iscritta ha il dovere di partecipare alle attività di partito, nei limiti dei propri impegni personali.
2. L'iscritta ha il diritto di concorrere a determinare la politica del partito ed a candidarsi alle elezioni per gli organi interni.

Art. 3 - gli organi del partito
1. Sono organi del partito la Presidente, un numero variabile di vicepresidenti e la Consigliera per l'Ortodossia.
2. La Presidente rappresenta il partito, convoca i congressi, gestisce i rapporti con gli altri partiti politici.
3. Le vicepresidenti si occupano di materie specifiche (es. difesa, finanze etc.) ed avanzano proposte politiche al riguardo. Una vicepresidente è vicaria e sostituisce la Presidente in caso di impossibilità di questa ad esercitare le sue funzioni. Anche la Presidente può avere deleghe per materie specifiche.
4. La Consigliera per l'Ortodossia è la fondatrice del partito - l'utente cimad5 - la carica è vitalizia. Può cassare le proposte politiche se queste siano contrarie alla Carta dei Valori.

Art. 4 - congressi
1. La Presidente convoca obbligatoriamente almeno un congresso all'anno.
2. Il Congresso determina la linea politica del partito ed elegge gli organi del partito. Individua altresì le candidature al Parlamento.
3. Tutte le iscritte possono partecipare al congresso, ed hanno diritto di parola e di voto.

Art. 5 - il gruppo parlamentare
1. Le elette al Parlamento si costituiscono in gruppo e votano sulla base delle indicazioni ricevute dagli organi del partito.
2. In caso di voto difforme l'iscritta è irrevocabilmente espulsa dal partito.

Art. 6 - norme transitorie
1. La fondatrice del partito riveste temporaneamente la carica di Presidente.
2. La declinazione femminile delle norme del presente Statuto devono intendersi anche al maschile.

[cimad5]

Carta dei Valori



Crediamo in una cittadinanza libera e responsabile, aperta all'apporto di chi, non essendo cittadino, intenda far propri i valori della comunità politica italiana.

Crediamo nella cooperazione tra gli Stati europei, in nome dell'appartenenza ad una comune Civiltà. Tuttavia crediamo che l'interesse nazionale, in questa fase storica, sia preminente.

Crediamo nella libertà di pensiero e di parola, e siamo contrari a qualsiasi censura. Crediamo in una Scuola libera e prioritariamente scelta dalle famiglie (scuola paritaria).

Crediamo che il modello economico nazionale debba rifarsi ai principi di J. M. Keynes, e parimenti ne valutiamo positivamente il pensiero politico.

Crediamo nella necessità di una società dove la componente femminile sia posta su un piano di effettiva parità con quella maschile, nel rispetto e nella tutela delle sue caratteristiche di genere.

Crediamo di vivere in un mondo competitivo, quindi rifuggiamo da qualsiasi visione idealistica della Storia.

(to be continued...)

[cimad5]

Carta dei Valori



Crediamo in una cittadinanza libera e responsabile, aperta all'apporto di chi, non essendo cittadino, intenda far propri i valori della comunità politica italiana.

Crediamo nella cooperazione tra gli Stati europei, in nome dell'appartenenza ad una comune Civiltà. Tuttavia crediamo che l'interesse nazionale, in questa fase storica, sia preminente.

Crediamo nella libertà di pensiero e di parola, e siamo contrari a qualsiasi censura. Crediamo in una Scuola libera e prioritariamente scelta dalle famiglie (scuola paritaria).

Crediamo che il modello economico nazionale debba rifarsi ai principi di J. M. Keynes, e parimenti ne valutiamo positivamente il pensiero politico.

Crediamo nella necessità di una società dove la componente femminile sia posta su un piano di effettiva parità con quella maschile, nel rispetto e nella tutela delle sue caratteristiche di genere.

Crediamo di vivere in un mondo competitivo, quindi rifuggiamo da qualsiasi visione idealistica della Storia.

(to be continued...)

Crediamo nel Merito. Solo i cittadini capaci e meritevoli devono poter accedere alla gestione degli affari pubblici.

[Supermario]

In bocca al lupo e buon lavoro !

[cimad5]

Programma Politico di base (in progress)


Famiglia e diritti civili

1. Libertà nella costituzione delle famiglie, con l’abolizione di tutte le normative esistenti su matrimonio, divorzio ed unioni civili. Autonomia negli accordi di convivenza, nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico.
2. Tutela della genitorialità, con particolare attenzione alla maternità, con l’incremento almeno ad un anno della maternità obbligatoria. Nuova politica volta alla promozione della maternità consapevole nelle donne ultra trentacinquenni.
3. Piano nazionale per la gestione del decremento demografico, con la valorizzazione delle opportunità che questo fenomeno presenta. Consapevolezza che l’Italia è uno Stato sovrappopolato.
4. Innalzamento della maggiore età a venti anni. Cessazione degli obblighi genitoriali nei confronti delle figlie e dei figli al raggiungimento della maggiore età, a meno che questi non siano conviventi.
5. Obbligo di assistenza dei genitori da parte dei figli e delle figlie. Obbligo di contribuzione dei figli e delle figlie, conviventi, all’andamento della famiglia.
6. Codice della minore età. Disciplina dei diritti e doveri dei genitori nei confronti di figli e figlie.
6. Normativa sulla definizione di genere, con l’introduzione del genere “transessuale”, che in alcun caso può essere considerato femminile.
7. Revisione della legislazione sull’aborto, con la centralità delle esigenze mediche e sociali della donna. Promozione della contraccezione consapevole. Gratuità della contraccezione cosiddetta “del giorno dopo”.
8. Innalzamento dell’età del consenso (sessuale) a sedici anni.
9. Legalizzazione e disciplina dell’eutanasia.

Economia

1. Progressiva introduzione di un’assicurazione sanitaria personale, interamente detraibile dall’imposta, ovvero con pagamento a carico delle regioni per i propri cittadini. A regime il servizio sanitario sarà interamente privato.
2. Regolamentazione della prostituzione volta renderne tutte le forme volontarie completamente libere e legali.
3. Progetto Apollo, per la creazione, entro il 2050, di una rete di centrali solari satellitari.
4. Piano per l’energia, priorità alle acquisizioni con fornitori affidabili e a buon mercato.
5. Piano nazionale delle infrastrutture, con progetti quinquennali. Responsabilità penale personale di organi appaltanti e società appaltatrici, in caso di mancato raggiungimento degli obietti di qualità/tempo.
6. Istituzione di un salario minimo interprofessionale.
7. Riduzione dell’orario lavorativo ordinario ad un massimo di trentasei ore settimanali. Introduzione in prova della giornata lavorativa su quattro giorni.
8. Fondo per la ricerca a favore di università ed aziende.


Istruzione

1. Assegnazione di un bonus alle famiglie pari al costo stimato anno di uno studente. Il bonus può essere utilizzato indifferentemente nelle scuole statali o paritarie.
2. Autonomia completa di tutte le scuole statali, che si finanzieranno con il bonus scuola. Valutazione annuale della qualità delle scuole statali e paritarie, quelle che non raggiungeranno una valutazione minima perderanno la licenza d’insegnamento.
3. Revisione dei cicli scolastici. In generale gli istituti tecnici, con i relativi percorsi universitari, dovranno formare i lavoratori mentre i licei l’élite della Nazione.
4. Obbligo scolastico dal quarto anno d’età e fino al sedicesimo (o al diciassettesimo a seconda della scuola) anno d’età.
4. Introduzione del corso di Educazione Sentimentale a partire dal tredicesimo anno di età in tutte le scuole, statali e paritarie.
5. Università gratuita solo sulla base del merito, valutabile in base alla votazione media di studenti e studentesse. Valutazione indipendente degli atenei.
6. Doposcuola generalizzato.
7. Almeno una visita medica annuale per ogni studente e studentessa in ogni scuola statale e paritaria.
8. Divieto di scuole confessionali.
9. La Storia diviene la materia principale in ogni liceo.


Informazione

1. Vendita, frazionata, della RAI.
2. Creazione di un Comitato di Autorizzazione per la valutazione di trasmissioni, spettacoli, pubblicazioni etc. che possano essere diseducative. Divieto di censura, ma facoltà di impartire multe.
3. Creazione di una rete internet completamente nazionale.


Difesa

1. Stanziamento medio del 5% del Prodotto Interno Lordo per la Difesa.
2. Progetto di Difesa Nazionale, rivisto periodicamente, con obiettivi sull’utilizzo delle forze di difesa. Proiezione della Forza per la tutela e l’incremento degli interessi nazionali.
3. Obiettivo intermedio: entro il 2035 essere in grado di affrontare, e vincere, una guerra con una potenza di pari forza all’Italia.
4. Volontariato, anche per personale straniero, di cinque anni rinnovabili. Creazione della Riserva Disponibile (gratuità dell’università per i riservisti). Parità di accesso e parità di funzioni per uomini e donne, a parità di capacità.
5. Ammodernamento ed incremento dell’industria degli armamenti nazionale.
6. Progetto Apollo, entro il 2050 le centrali solari dovranno poter essere utilizzate come armi offensive/difensive.

Finanze

1. Tetto massimo, da inserire in Costituzione, della pressione fiscale complessiva (35%?).
2. Abolizione di tutte le sovvenzioni statali.
3. Revisione dell’IVA, tendenzialmente con aliquote ribassate.
4. Revisione delle aliquote sul reddito delle persone fisiche al fine di introdurre una maggiore progressività.
5. Imposta di successione progressiva per i patrimoni superiori a venti milioni di euro (o valuta equivalente). Libertà assoluta di testare, senza obblighi di legittima.
6. Creazione di un fondo per il debito pubblico consolidato.
7. Esecuzione di tutte le riforme, nei limiti del possibile, con l’emissione di debito pubblico.
8. Creazione di una società nazionale di valutazione del debito pubblico e privato.
9. Nazionalizzazione della Banca d’Italia.
10. Ripartizione delle entrate fiscali tra lo Stato e le Regioni.
11. Confisca di almeno metà dei beni della Chiesa Cattolica nel territorio dello Stato, promozione della povertà evangelica.

Politica Estera

1. Constatazione che l’Italia è uno Stato, al momento, a sovranità limitata. Sostegno, necessario, perché realista, alla Potenza Egemone (aka Stati Uniti d’America). Negoziazione, nei limiti del possibile, del sostegno italiano alle politiche statunitensi a fronte di contropartite.
2. Utilizzo intransigente del diritto di veto nell’ambito dell’Unione Europea per la tutela degli interessi nazionali.
3. Piano segreto per l’uscita dall’euro, da attuarsi tra il 2030 ed il 2035.

Politica Sociale

1. Scorporo dall’INPS della parte assistenziale, e sua attribuzione al Ministero delle Politiche Sociali.
2. Abolizione di tutte le forme assistenza, con relativi oneri (es. disoccupazione) sostituzione con un sussidio per le persone con un patrimonio inferiore a… ed un’età superiore a…
3. Abolizione del Trattamento di Fine Rapporto ed erogazione del suo controvalore mensile ai lavoratori.
4. Accesso alla pensione dopo quaranta anni di lavoro o al compimento del sessantacinquesimo anno d’età. Metodo unicamente contributivo. Riduzione dei contributi previdenziali (al 30%?).


Giustizia e Sicurezza

1. Progressiva abolizione delle pene carcerarie tranne per le pene superiori a dieci anni. Sostituzione con lavoro coatto e multe.
2. Introduzione massiva del cosiddetto patteggiamento.
3. Abolizione della Corte di Cassazione e trasferimento delle sue competenze alla nuova Prima Corte d’Appello (Roma o Milano).
4. Divieto d’interpretazione delle leggi da parte del giudice. Interprete unico della norma è il Consiglio di Stato.
5. Unificazione di tutte le forze di polizia.
6. Divieto per gli stranieri di partecipare a manifestazioni che possano turbare l’ordine pubblico.

Istituzioni

1. Reticolarizzazione delle sedi delle istituzioni della Repubblica.
2. Incompatibilità tra mandato legislativo ed appartenenza all’Esecutivo.
3. Abolizione dello statuto speciale regionale. Tutti i cittadini sono uguali in tutte le Regioni. Mantenimento del multilinguismo a livello locale.
4. Soppressione d’autorità dei Comuni con territorio inferiore a cinquanta chilometri quadrati o con popolazione inferiore a mille abitanti.
5. Legge sullo Stato d’Emergenza…
6. Presenza nelle liste elettorali di candidati in proporzione alla percentuale di genere nella popolazione italiana.
6. Abolizione di tutti gli accordi con tutte le confessioni religiose. Cessazione di ogni finanziamento.

Politiche migratorie

1. Accesso al territorio nazionale degli stranieri solo dopo una valutazione che tenga conto delle possibilità d’assimilazione culturale e del contributo positivo che possono apportare all’Italia.
2. Detenzione di tutti i migranti non accolti in campi di transito, in attesa del rimpatrio.
3. Divieto di ricongiungimento famigliare.

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Proposta generale: cambiare il rapporto debito pubblico/PIL con debito pubblico/patrimonio nazionale lo scopo sarà anche quello di sostenere la nuova moneta con la garanzia del valore complessivo delle nazione italiana stessa.

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Perché le spese militari?
La guerra è il fenomeno collettivo più orribile che l'essere umano conosca. Ma nessuna comunità umana può evitarla. Può cercare di sopravvivere armata, oppure soccombere disarmata.